“Dalla sera di sabato 14 marzo le chiese di Guayaquil sono chiuse. Dal pomeriggio fino all’alba del giorno seguente vige il coprifuoco, assolutamente nessuno in strada. La mattina sono aperte solo le attività commerciali di prima necessità”. Descrive questo scenario di guerra all’Agenzia Fides don Saverio Turato, sacerdote fidei donum a Duràn, alle porte dell’infuocata Guayaquil. “Se fino a poche settimane fa tutto il mondo era affacciato su una parte (Cina, Italia, Europa…), ora invece il nemico invisibile ci fa girare la testa verso l’America, del Sud e del Nord. E così ‘tutti siamo sulla stessa barca’, citando Papa Francesco", prosegue il missionario. "Durante questa emergenza nessuno apre le porte a chi ha i sintomi del Covid-19 per l’incapacità di assolvere al protocollo dei contagiati. La struttura sanitaria è al collasso”, avverte.