Nella maggior parte delle nazioni dell’area è vietato l’accesso alle moschee o vi sono pesanti restrizioni. Timori per possibili difficoltà nelle scorte alimentari. In Kuwait cambia la chiamata alla preghiera, con un invito a pregare nelle case. Pandemia e digiuno aprono un nuovo fronte di scontro fra sunniti e sciiti.
In piena emergenza sanitaria globale causata dalla pandemia di nuovo coronavirus, oltre un miliardo di musulmani celebrano il 23 aprile l’inizio del Ramadan, mese sacro che l’islam dedica al digiuno e alla preghiera. Esso varia di alcune ore fra le diverse nazioni nel mondo, a seconda del momento in cui avviene l’avvistamento della luna crescente da parte degli esperti islamici. Il mese di digiuno si concluderà la sera del 23 maggio con la festa di Eid al-Fitr, contraddistinta da celebrazioni e banchetti. Celebrazioni a forte rischio, in un contesto diffuso di cinema, ristoranti e caffè chiusi e con la prospettiva di festeggiare confinati nelle proprie case.