Metti per iscritto su un quaderno tutte le cose che in questi cinquanta giorni di quarantena hai capito di te e del mondo; quelle che la clausura imposta ti ha permesso di riprendere a fare dopo tanto tempo che non le facevi; quelle che in quei giorni hai smesso di fare e che ora non ti mancano.
“Come in questo tempo la nostra fede è stata messa alla prova, così non possiamo presumere di saper ‘ritornare in Galilea’ se da questa prova, essa non ne è uscita più coraggiosa, cioè più libera e meno ripiegata su di sé.
Con realismo: per quanto possiamo essere stati ridestati a una maggiore autenticità, come tutti i tempi di prova anche questo della pandemia ha portato in luce pure il male e il peccato di cui siamo impastati e che certamente si ripresenteranno: nelle famiglie non meno che nelle comunità cristiane o nella città.