“Se il mondo vive in funzione del denaro, chiunque dimostri che la vita può compiersi nel dono e nella rinuncia diventa un fastidio per il sistema dell’avidità”. “Il dramma della persecuzione è anche il luogo della liberazione dalla sudditanza al successo, alla vanagloria e ai compromessi del mondo. Di cosa si rallegra chi è rifiutato dal mondo per causa di Cristo? Di aver trovato qualcosa che vale più del mondo intero”.
“In questo momento, ci sono molti cristiani che patiscono persecuzioni in varie zone del mondo” e “i martiri di oggi sono più dei martiri dei primi secoli”. E’ tornato a ricordarlo papa Francesco nel discorso per l’udienza generale di oggi, dedicato alla ottava Beatitudine: «Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli» (Mt 5,10).
Nel corso dell’incontro, anche oggi svoltosi nella Biblioteca privata, salutando i fedeli di lingua francese, Francesco ha affidato “alla misericordia di Dio le persone colpite dalla disoccupazione a causa dell’attuale pandemia”.