Il racconto di padre David Cooper, parroco della comunità dedicata a Maria Stella del Mare, a Freeport, capoluogo della Grand Bahama: “Al momento molte persone sono traumatizzate in seguito agli eventi. I bambini sono diventati muti nelle loro abilità sociali, gli adulti sono intorpiditi dal trauma e sopraffatti dalla realtà di dover ricominciare a costruire le loro case. Non hanno ancora compreso la gravità dell'uragano e il suo impatto sulla loro vita”
Una grande desolazione, ma anche una macchina della solidarietà che si sta mettendo in moto. Si presentano così, a una settimana dal terribile passaggio dell’uragano Dorian, le due isole di Grand Bahama e Abaco, nella zona nordoccidentale dell’arcipelago delle Bahamas. Desolazione del territorio, ma anche desolazione dei cuori, come riferisce al Sir in una drammatica testimonianza padre David Cooper, parroco della comunità dedicata a Maria Stella del Mare, a Freeport, capoluogo della Grand Bahama: “Al momento molte persone sono traumatizzate in seguito agli eventi. I bambini sono diventati muti nelle loro abilità sociali, gli adulti sono intorpiditi dal trauma e sopraffatti dalla realtà di dover ricominciare a costruire le loro case. Non hanno ancora compreso la gravità dell’uragano e il suo impatto sulla loro vita”.