Il tempo della pandemia non è “tempo di egoismi” delle “indifferenze” e delle “divisioni”, né quello della dimenticanza. È piuttosto il tempo di trovare nuove forme di solidarietà, per non lasciare nessuno indietro. Il consueto messaggio urbi et orbi di Papa Francesco si sofferma a lungo sulla situazione creata dalla pandemia, prima della consueta panoramica internazionale: dall’Africa al Medio Oriente, dall’Europa all’Asia fino all’America, Papa Francesco mette in luce i fronti caldi e le preoccupazioni della diplomazia vaticana. Ma al centro resta la questione della pandemia, e una certezza: la resurrezione di Cristo è “il contagio della speranza”.
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