La pioggia battente ha avvolto piazza san Pietro, l’atmosfera plumbea ha creato naturalmente l’ambientazione di quello che è stato il grande e straordinario momento di preghiera del Papa. Il Vangelo proclamato e poi commentato da papa Francesco ha preso corpo, nel silenzio e nello smarrimento di quella piazza, nella quale il Crocifisso regnava dormiente nell’attimo della sua Ora.
La pioggia battente ha avvolto piazza san Pietro, l’atmosfera plumbea ha creato naturalmente l’ambientazione di quello che è stato il grande e straordinario momento di preghiera del Papa. Il Vangelo proclamato e poi commentato da papa Francesco ha preso corpo, nel silenzio e nello smarrimento di quella piazza, nella quale il Crocifisso regnava dormiente nell’attimo della sua Ora. Quella Croce verso la quale ha rivolto lo sguardo l’intera umanità, quel Cristo addormentato sul legno, come lo fu sulla barca della lunga traversata, continuava a bagnarsi con gli sbuffi della tempesta, di quella tempesta che vorrebbe avvinghiare ed affondare la barca. Ma Cristo continua a scegliere di stare sulla barca della sua Chiesa, a poppa, ed il primo ad incontrare la tempesta per calmarla al momento opportuno, al solo cenno del nostro grido di aiuto.
Meditazione di Papa Francesco