"Decisiva, per il futuro, sarà la capacità di dialogo e di incontro, si avrà uno sviluppo solido solo in presenza di vasti accordi politici e sociali che evitino di estremizzare la polarizzazione". Ne è convinto Guzmán Carriquiry Lecour, già vicepresidente e segretario della Pontificia Commissione per l’America Latina (Cal), commentando quanto sta accadendo ormai da mesi nella sua “Patria grande”. "Le proteste - conferma - hanno come cause di fondo la povertà e la diseguaglianza"
“Quello che sta accadendo in America Latina è come una gigantesca esplosione di una pentola a pressione”. A causarla, nel mezzo di un cambio d’epoca, un mix di diseguaglianza, rottura dell’ordine sociale, corruzione, modelli economici fallimentari, mancanza di credibilità della politica. È l’analisi di uno dei massimi esperti del continente, Guzmán Carriquiry Lecour, che dopo aver servito per lungo tempo il Vaticano, negli ultimi anni in particolare come vicepresidente e segretario della Pontificia Commissione per l’America Latina (Cal), continua a seguire con attenzione le vicissitudini della sua “Patria grande”.