Oggi, 1° dicembre, si celebra la Giornata mondiale contro l’Aids. Secondo un rapporto delle Nazioni Unite, nel 2018 il virus ha colpito quasi 38 milioni di persone nel mondo. I decessi correlati sono però scesi a 770.000, un terzo in meno rispetto al 2010, e circa 37,9 milioni di persone vivono attualmente con l’Hiv in tutto il mondo.
Le nuove infezioni in tutto il mondo sono diminuite del 40% circa dalla fine degli anni Novanta; nell’Europa orientale e in Asia centrale però questa cifra continua ad aumentare e, negli ultimi sei anni, il 30% dei nuovi casi è stato registrato proprio in questa regione. L’Africa è ancora il continente più colpito. In questa regione è ancora la causa principale di morte e qui vivono ancora i tre quarti dei sieropositivi e dei malati di Aids, e il 90% degli orfani per Aids di tutto il pianeta.
Particolarmente toccate le nuove generazioni. Nel 2016, il 73% dei nuovi casi di Hiv tra adolescenti era localizzato in Africa (fonte: www.avert.org). E si stima che da qui al 2030 ci saranno altri 740mila giovani che contrarranno il virus. A oggi, la metà delle ragazze e dei ragazzi sieropositivi è concentrata in sei nazioni. Cinque di queste...