Le esperienze virtuose dei membri della Familia Grande Hogar de Cristo in Argentina e gli interventi di prossimità dei Servidores del Servidor in Colombia, i movimenti in Brasile: così le comunità cristiane si impegnano nella prevenzione e nel recupero di giovani caduti nella rete delle dipendenze
L’America Latina è la terra della cocaina e della marihuana. In Colombia, Perù e Bolivia sono i maggiori produttori mondiali di cocaina, mentre dal Messico e dal Paraguay (oltre a Perù e Bolivia) provengono principali raccolti di marihuana. Dalla “cucina” della cocaina, si ottiene poi la micidiale “pasta base”, la “droga dei poveri”, anche chiamata crack o paco, un vero flagello che distrugge irrimediabilmente neuroni, inebetisce e causa reazioni violentissime.
La Chiesa continentale, così come Papa Francesco, ha più volte e duramente condannato il consumo (e l’intera filiera, che lo rende possibile) delle droghe psicoattive, mettendo al centro della problematica la persona tossicodipendente. “Droghe e dipendenze: un ostacolo allo sviluppo umano integrale” è il titolo di una conferenza internazionale tenutasi in Vaticano nel dicembre del 2018, promossa dal Dicastero per il Servizio allo Sviluppo Umano Integrale (DSSUI). Durante l’evento, Papa Francesco ebbe a dire, tra l’altro: “Per vincere le dipendenze è necessario un impegno sinergico, che coinvolga le diverse realtà presenti sul territorio...