IV Domenica di Avvento "C"

Published in Domenica Missionaria
{mosimage}I testi della Liturgia della IV Domenica di Avvento ci invitano a gioire per l' imminente celebrazione del Natale e a vivere quest'avvenimento tanto sublime in modo veramente cristiano, mentre la società si accinge a organizzare feste, passeggi, "giornate bianche" e cose simili, in un ambiente di completa distrazione.

La scena di quest' ultima domenica di Avvento, che quest'anno coincide con la Vigilia, é dominata dalla figura di Maria nell'atto di visitare sua cugina Elisabetta, e ci viene presentata come modello per prepararci al Natale in un atteggiamento di fede e di carità.

1) "QUANDO COLEI CHE DEVE PARTORIRE, PARTORIRA" (Mi. 5, 2). Il Profeta Michea, circa otto secoli prima, annuncia la nascita del Messia nella piccola aldea di Betlemme di Efrata. Nella donna a cui vagamente il Profeta fa allusione, é facile intravedere la figura di Maria.

La missione dei Profeti dell'A.T. era quella di riaccendere nel cuore della gente la speranza e la fiducia in Dio, soprattutto nei momenti di maggior sconforto quando quella speranza veniva meno. Michea, contemplando la futura nascita di Cristo, afferma che Egli prenderà in mano le sorti del suo popolo e allora tutto cambierà: il suo governo si caratterizzerà per la sicurezza e la pace. Tutti, "fino agli estremi confini della terra", potranno beneficiare di questo tempo di tranquillità.

Celebrando il Natale, il cui primo annunzio é stato di "pace in terra agli uomini di buona volontà", non può essere che una nuova occasione per cercare e incontrare cammini di pace per tutti, specialmente per quei paesi in cui si soffre il flagello della guerra e della violenza.

Un impegno questo per ogni persona, ma soprattutto per ogni cristiano che ha scelto di seguire Gesù. E se per la pace nel mondo non possiamo fare molto direttamente se non mettendola nelle intenzioni della nostra preghiera, però si possiamo fare molto per migliorare le relazioni con gli altri, incominciando dalla propria famiglia, dall'ambiente di lavoro o di studio e con le persone che frequentiamo abitualmente.

2) "ECCO, IO VENGO... PER FARE, O DIO, LA TUA VOLONTA' " (Ebr. 10, 7). San Paolo sottolinea la libera volontà di Gesù per compiere la Volontà del Padre. Dal momento dell' Incarnazione Gesù ha una attitudine di totale disponibilità per realizzare il progetto divino di salvezza dell'umanità. Disponibilità piena che continuerà fino alla sua consumazione nella Pasqua.

Ed é questa la grande lezione che ci da Gesù fin dal primo momento della sua esistenza. E' facile dire parole di conforto a chi é disperato; può essere relativamente facile condividere qualcosa con i poveri; certamente molto più difficile essere costanti n un servizio disinteressato e completamente disponibili per gli altri.

Gesù ci insegna questa disponibilità totale non solo per qualche momento, ma per sempre, perché c' é sempre bisogno di lottare contro il male per far trionfare il bene.

3) "BEATA COLEI CHE HA CREDUTO" (Lc. 1, 45). Il Vangelo che viene proclamato in questa IV Domenica di Avvento della visita di Maria a sua cugina Elisabetta, descrive la gioia di queste due madri che si incontrano per condividere le meraviglie operate da Dio in ciascuna di esse e per mezzo loro a favore dell' intera umanità. E' anche la gioia di Giovanni il Battista per la vicinanza di Gesù, che manifesta saltando nel grembo di Elisabetta. E questa, illuminata dallo Spirito Santo, proclama "beata" Maria per la sua fede, perché non ha dubitato, come Zaccaria, alla parola del Signore che la chiamava ad essere la Madre del Messia promesso.

In questo Vangelo possiamo trovare vari elementi di riflessione, per cui Maria diventa modello per noi di come prepararci alla ricorrenza del Natale. Anche Lei, quando si stavano realizzando questi fatti, era in gioiosa attesa di quel primo Natale che ha spaccato la storia dell'umanità in due.

La prima lezione che ci da Maria é precisamente la sua fede: una fede solida alla parola di Dio che ha permesso che quella stessa Parola si incarnasse nel suo seno, grazie alla sua generosa disponibilità. In questa visita si manifesta anche l' amore agli altri. Nella sua sensibilità Maria intuisce che sua cugina, già anziana, avrebbe avuto bisogno della sua presenza giovane che l' accompagnasse e aiutasse durante gli ultimi mesi del suo imbarazzo. E Maria, piena della presenza di Gesù le dedica tutta l' attenzione e il tempo necessario mettendosi al suo servizio: "Maria restò con Elisabetta circa tre mesi e poi se ne tornò a casa" (Lc. 1, 56).

Ma c'é anche un altro elemento molto importante che é giusto sottolineare. Maria appare in questo Vangelo come colei che si sente spinta a portare Gesù agli altri. Maria Missionaria. Gesù che si sta formando nel suo seno é portato per santificare Giovanni Battista e confermarlo nella sua missione di Precursore. "Il cristiano - diceva Paolo VI parafrasando l'affermazione del Concilio riguardo alla chiesa é per sua natura missionario".

Quel Gesù in cui crediamo, che é l'Emmanuele, il Dio-con-noi, non é per tenercelo nascosto o magari per godere da soli della sua presenza, ma é per "darlo", come Maria, agli altri: a tutti coloro che sono disposti ad aprirGli il loro cuore per accoglierLo.

O Signore, aiutaci ad essere disponibili e generosi come Te e come Maria, Tua e nostra Madre.

Mi. 5, 2 - 5
Ebr. 10, 5 - 10
Lc. 1, 39 - 48

Last modified on Thursday, 05 February 2015 20:12
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