XXXI Domenica T.O. - C

Published in Domenica Missionaria
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Un Incontro Sconvolgente

Zaccheo

Gesù passa attraverso la città di Gerico, per salire a Gerusalemme.

A Gerico c’è un uomo ricco, e per di più capo degli agenti delle tasse. Si tratta di un uomo che è ai margini della società, perchè è considerato un pubblico peccatore.

Zaccheo ha una forte curiosità. Ha sentito parlare di Gesù e vuole vederlo. Non riesce, perchè Gesù è circondato da gente e Zaccheo è di statura bassa. Non si perde d’animo. Dimentica la sua dignità di uomo maturo e, come un ragazzino, corre davanti alla folla e s’arrampica su un albero. Di lì riesce bene a vedere Gesù che passa. Ma ha una sorpresa grande, quando Gesù lo vede, lo chiama per nome e gli dice: – Oggi devo fermarmi a casa tua! – Questo gesto di Gesù non è l’auto-invito ad una buona cena a casa di un ricco (indubbiamente Gesù e i suoi discepoli saranno stati contenti di quel lauto pasto!), ma significa specialmente che Gesù accetta Zaccheo, anche se è un peccatore pubblico. È un gesto che afferma solennemente: – Io ti stimo. Il passato è passato. Sappi che vali molto di fronte a me e di fronte a Dio. Non sei un dannato, anzi sei amato! –

Reazione

La folla, che vede questo invito, ne è scioccata. Tutti dicono: – Come è possibile che Gesù, questo uomo di Dio, conferisca un tale onore a questo “superimbroglione”? Zaccheo ha frodato molte persone con le tasse. Gesù gli offre una benedizione con la sua presenza! Forse ha ricevuto una bustarella da lui! [È come se il DALAI LAMA, figura di grande statura a livello morale, andasse a benedire la fabbrica di uno che ha frodato, mandandoli in rovina, migliaia di piccoli risparmiatori. Molti ne sarebbero sconvolti! Avrebbero dei dubbi sul valore del DALAI LAMA!] –

Zaccheo ha una reazione del tutto diversa. Lui è pieno di gioia. Lui aveva desiderato ardentemente vedere chi era Gesù, e adesso non solo può vederlo da vicino, ma è in grado di conversare con lui varie ore, mentre il banchetto viene preparato e consumato. Sente che Gesù lo toglie via dall’isolamento sociale in cui si trovava, a causa della sua professione e dei suoi imbrogli. In contatto con Gesù Zaccheo capisce meglio il valore relativo delle ricchezze. Sente di essere amato e risponde con un cambiamento radicale di vita. Egli afferma solennemente, in piedi e di fronte a tutti, non senza una punta d’esagerazione mediorientale, ma con grande sincerità: «Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; se ho frodato qualcuno di qualcosa gli rendo il quadruplo.»

Zaccheo, nel contatto con Gesù, comincia a vedere il denaro e le persone così come le vede Gesù e capisce cha la ricchezza è una prigione d’oro, e che le persone sono ben più importanti dei beni materiali. Lui s’impegna con generosità, a restituire ben quattro volte ciò che ha frodato alle persone e a distribuire ai poveri ben metà dei suoi beni. In altre parole, Zaccheo non solo riesce a vedere la realtà con gli occhi di Gesù, ma anche apre il cuore ad amare come ama Gesù, con impegno e azione concreta. È una conversione stupenda!

Gesù è estremamente felice di questa conversione. Gesù esclama con gioia grande: «Oggi la salvezza è entrata in questa casa, poiché anche questo è figlio d’Abramo; perché il Figlio dell’uomo è venuto per cercare e salvare ciò che era perduto».

I Missionari

Nella “BUONA NOTIZIA” d’oggi vedo due aspetti importanti per tutti i Cristiani, ma in particolare per i missionari.

Scendi Subito!

Gesù Cristo dice ad ognuno di noi: – Ottone (Marzia, Magda, etc.) sta bene attento! Voglio fermarmi a casa tua. – Lui vuole entrare in casa nostra. Vuole che gli facciamo spazio, che lo accogliamo come ospite d’onore, che lo ascoltiamo con il “cuore”, come Zaccheo. La meditazione, la preghiera mentale, in cui ci mettiamo in ascolto di fronte a Dio, ci può sconvolgere, perché ci sfida a cambiare il nostro modo di ragionare, di amare e di agire. Di fronte a Gesù Cristo, non possiamo mentire. Cadono tutte le nostre barriere d’autodifesa. Lui trasforma il nostro agire, secondo il Vangelo. Invece di mettere noi stessi al centro del mondo, noi mettiamo lui e il Regno di Dio. Secondo me, e secondo il nostro Fondatore Beato Giuseppe Allamano, la preghiera personale è così essenziale che dobbiamo “ritenere come perduto il giorno in cui non si fa meditazione.” Sono parole dure, ma che fanno vedere la necessità inderogabile d’incontrarsi intimamente con Cristo.

Combattere i Pregiudizi

Nessuno avrebbe previsto la conversione di quel super-peccatore di Zaccheo. Gesù, superando i pregiudizi di tutti, gli offre la sua accoglienza fraterna e lo trasforma.

Noi tutti abbiamo pregiudizi. Tocca a noi combatterli e superarli, per quanto ci è possibile. Mi permetto un esempio personale. Mio nonno lavorò in Argentina come cameriere per alcuni anni. Lì lavorava con dei colleghi Cileni, che lui considerava come “pigri”. Comunicò questa sua esperienza sui Cileni “pigri” a mia madre, la quale la comunicò a me. (Io non ebbi mai occasione d’incontrare mio nonno, in quanto lui morì prima che io nascessi.) Quando cominciai ad insegnare Bibbia a Londra, incontrai i primi Cileni della mia vita. Si trattava di due studenti di Teologia, Mario e Carlos. Mi vennero alla mente subito le parole di mia madre, che provenivano dall’esperienza del nonno: “I Cileni sono pigri!” Decisi in ogni modo di sospendere il giudizio e li trattai come gli altri studenti.

Dopo poco tempo Carlos mi chiese di divenire il suo Direttore Spirituale. Accettai. Si dimostrò un rapporto molto arricchente per entrambi. Carlos in seguito rischiò la vita per aiutare i poveri. Adesso è Vescovo. Si è dimostrato un uomo tutt’altro che pigro!

Mario chiese che io dirigessi la sua tesina di Baccalaureato. Poi proseguì gli studi e attualmente è Professore alla prestigiosa università di St. Andrews in Scozia. È così stimato che l’Università creò una cattedra apposta per lui che, notiamolo, non è cittadino Britannico! Ha pubblicato una dozzina di libri e molti articoli. Altro che pigrizia!

Se avessi dato ascolto al pregiudizio che mi era stato trasmesso, non li avrei accolti e – forse – la loro vita non avrebbe avuto il successo che ha avuto. Ad ogni modo, il pregiudizio che mi era stato trasmesso, era totalmente errato, nel caso di Mario e di Carlos!

L’accoglienza sincera dell’altro, nel combattere i pregiudizi che c’insidiano, è un insegnamento del Vangelo d’oggi. Questo insegnamento è importante per tutti, ma specialmente per i Missionari.


Sap 11,22 - 12,2;
Sal 144;
2 Ts 1,11 - 2,2;
Lc 19, 1-10
Last modified on Thursday, 05 February 2015 20:12
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