Giovanni Paolo II superando i 500 santi di Dante, ha affollato il paradiso di nuovi santi. Il grande drammaturgo degli anni giovanili, Carol Wotiła, fatto Papa, ha voluto presentarci sulla scena ogni piccolo o grande attore della vita cristiana quasi per dirci: essere santi non è cosa dell’altro mondo od uno sport riservato a grandi atleti. Essere santi è possibile ad ogni cristiano. Fa parte della vita normale di chi vuol essere un buon cristiano. Coraggio, sembra dirci il Giovanni Paolo II, un po’ di buona volontà, un pizzico di generosità, una vita onesta ed eccoti santo. Anche se in terra un Papa non ci proclamerà santi, in paradiso possiamo arrivarci tutti. C’è posto per tutti. Non vi è numero chiuso e non vi sono poltrone di favore.
E su questa terra, in lista di attesa più o meno lunga, vi sono molti tra di noi che meritano di entrare nella felicità del signore. Non li possiamo individuare, ma li possiamo incontrare ovunque nella vita. Sono quelle persone che in una società sempre più corrotta, sempre più a luci rosse, sempre più egoista, sanno mantenere vivo nell’animo il desiderio di essere buoni. Sono quelle persone che sanno essere oneste nella ramificata corruzione e sanno sottrarsi alla “piovra” del consumismo, vivendo con semplicità e sobrietà.
E di santità si può parlare assistendo a tanti gesti di generosità verso i poveri, osservanti tanti volontari dediti a chi è sofferente o emarginato nella società? Tutta questa bontà d’animo è espressione di vera santità, che a volte solo la morte riesce a mettere in evidenza e a premieare con la felicità del paradiso.
E Gesù, messosi a sedere, disse alle folle e ai suoi discepoli:
Beati voi, cioè santi sarete voi, se saprete condividere la situazioni del povero, dell’escluso, del sofferente. Beati sarete, cioè santi, se nella purezza del matrimonio saprete gustare la sacralità del corpo umano e vedere e rispettare l’immagine di Dio nel frutto del vostro amore, dal primo istante del concepimento e crescerlo sano fino alla maturità. Beati sarete voi, cioè santi, se saprete essere operatori di pace nella famiglia e nella società. Rallegratevi ed esultate, perché se così farete grande sarà la vostra ricompensa nel Regno dei cieli.
Amerigo Vespucci, giungendo al nuovo continente, nominò il primo approdo “Baia di Tutti i Santi”. Ogni mattina pregava con fiducia il santo del giorno e a lui dedicava il luogo appena scoperto: Capo S. Rocco, isola S. Sebastiano, porto S. Vincenzo e così via.
Giovanni Paolo II arrivando in Brasile proclamava: “Il santo ha la capacità di risvegliare in noi il senso di Dio, la capacità di tener vivo il desiderio del cielo, lo stimolo ad essere di aiuto agli altri”. E, prima di tutti, la Madonna regina di tutti i santi ci aiuta nelle difficoltà e nelle varie apparizioni ravviva il desiderio del cielo e ci promette: vi farò felici in cielo!