Ascensione del signore

Published in Domenica Missionaria

“Mentre li benediceva, si staccò da loro e fu portato verso il cielo”. Lc.24,46-53.

 

Luca chiude il suo Vangelo e apre il libro degli Atti, con la scena dell’Ascensione, riassunta in una frase decisiva: “Fu elevato in alto.. e una nube lo sottrasse al loro sguardo”(Atti 1,9).

Gesù Cristo, salendo al cielo per sedere alla destra del Padre, porta a compimento la celebrazione della sua Pasqua, e chiude il cerchio di quel grande mistero che è l’Incarnazione di Dio per la salvezza dell’umanità. L’evento dell’Ascensione, ultimo della vita terrena di Gesù, compie e illumina tutta la sua opera di salvezza. Venuto dal Padre, Gesù ritorna al Padre: e l’Ascensione suggella l’itinerario dal Padre al Padre. E’ la festa dell’intervallo di tempo in cui Gesù Risorto scompare agli occhi dei suoi, iniziando con loro un altro rapporto, totalmente efficace che tutto sarà colmato della sua presenza. Questa nuova partenza definitiva di Gesù non significa che egli quindi si assenta dalla storia dell’uomo, tutt’altro. Egli è presente nel dono dello Spirito Santo. Questo è il tempo della Chiesa Missionaria e della testimonianza che il cristiano dà, aiutato dallo Spirito di Gesù: ”mi sarete testimoni.. fino agli estremi confini della terra”.

Il Vangelo ora ci è stato affidato per farlo conoscere a tutti.

> Nel duplice racconto dell’Ascensione, S. Luca dà due diverse interpretazioni della glorificazione di Cristo: negli Atti si ha una presentazione più realistica del fatto e con la glorificazione di Cristo inizia la missione della Chiesa nel mondo. Nel Vangelo Luca fa notare che l’Ascensione, che conclude la vita terrena di Gesù, è vista in una prospettiva più teologica.

/ Luca colloca l’Ascensione di Gesù dopo 40 giorni, utilizzando un numero biblico significativo, in corrispondenza anche con i 40 giorni che hanno preceduto l’inizio della missione di Gesù, dopo il Battesimo. Dopo l’Ultima Cena, Gesù aveva portato gli apostoli sul monte degli ulivi, e là aveva chiesto loro di pregare. Tre giorni dopo, alla fine di un’altra cena, li porta nel medesimo luogo; ed è qui che i loro occhi si aprono. In realtà, Colui che avevano visto la sera del Giovedì Santo, arrestato come un ribelle, appare loro, la Domenica di Pasqua, come il “Signore”. Questa volta essi hanno capito: tutta la loro vita diventerà ora preghiera e stupore, e ogni luogo della loro esistenza quotidiana, sarà d’ora in poi il nuovo Tempio.

> Il modo con cui Luca descrive l’Ascensione di Gesù al cielo: “Fu elevato in alto”, bisogna svestirlo da una lettura in chiave “astronautica”; il racconto viene espresso attraverso la visione del mondo e il linguaggio di allora. Il linguaggio,”discendere/salire”, risente dell’immagine dell’universo che si aveva nel mondo ebraico-biblico. In realtà esso esprime il mistero dell’inserirsi di Dio nel nostro mondo umano, e dell’inserirsi dell’uomo nel mondo di Dio, a cominciare dall’umanità di Gesù. L’uomo dell’antico oriente(e della Bibbia) ha del cosmo una visione tripartita. Ai suoi occhi il cosmo è suddiviso in tre parti: il cielo – la terra – gli inferi.

Dire che Dio è “nei cieli”, equivale ad affermare che Dio è “totalmente altro”, che Dio è “trascendente “. Quando Luca dice: ”fu elevato in alto”, intende affermare che il Cristo, dallo stato umano in cui l’ha precipitato l’Incarnazione, ritorna alla sua trascendenza e dignità divina.

Da notare che Colui che viene “elevato in alto”, porta con sé quella natura umana che ormai gli appartiene per sempre. E’ il principio della nostra Redenzione, non una salita in senso “spaziale”!

/ La formula del nostro Credo:” E’ risuscitato, è salito al cielo, siede alla destra del Padre”, esprime la fede pasquale della Chiesa nel destino di Gesù di Nazareth. Quest’uomo, con il quale gli apostoli ”hanno mangiato e bevuto” durante la sua esistenza terrena, dopo la morte è diventato “il Signore”. Dopo la sua Risurrezione e Ascensione, Gesù è presente tra i suoi secondo una nuova dimensione, e cammina con loro sulle vie del mondo, dove li manda come testimoni della risurrezione, annunciatori del perdono dei peccati e della vita di figli di Dio, portatori della forza dello Spirito che raduna gli uomini da tutte le nazioni nell’unica Chiesa.

> Gesù era “sceso” tra noi, vivendo con noi, camminando sulle nostre strade; ha condiviso la nostra condizione, sofferto le nostre angosce, subìto le ingiustizie e infamie che siamo stati capaci di infliggergli. Ma il Signore non è venuto tra noi solo per condividereciò che è nostro”: egli è venuto soprattutto per farci condividereciò che è Suo”, il suo essere Figlio di Dio, la sua vita, il suo amore, la gioia, la pace, la sua condizione definitiva presso il Padre.

> I discepoli, dopo l’Ascensione, tornano “pieni di gioia” dal monte degli Ulivi al Tempio, lodando Dio. E’ la pennellata finale di Luca che si conclude nel Tempio dove era iniziato( l’annuncio a Zaccaria nel Tempio). Gerusalemme e il Tempio sono il luogo dove si compie la storia della salvezza, dove si rivelano le meraviglie dell’amore di Dio in Cristo, dove lo Spirito darà l’impulso iniziale alla vita e missione della Chiesa che porterà la salvezza anche ai pagani. Luca, di provenienza pagana, è sensibile a tutto questo e, in sintonia con l’antica tradizione profetica(Isaia,60-62), vede Gerusalemme non solo come un luogo geografico, ma come simbolo e profezia della patria cui ogni cristiano è proteso.

> L’Ascensione non è quindi la festa della “nostalgia” per un amico che se ne va e tantomeno un invito ad evadere dalla terra o a estraniarsi dai suoi problemi, dalle sue angosce, dalle sue speranze, ma è, da una parte, la celebrazione e la “memoria del nostro futuro”, e, dall’altra, la presa di coscienza di un modo nuovo di essere di Cristo in mezzo a noi.

/ Perciò alla luce del Vangelo di Luca, l’Ascensione di Gesù va compresa come il culmine del cammino di salvezza che il cristiano, a somiglianza di Gesù, ha iniziato con il Battesimo. La sua vita è destinata alla risurrezione e alla glorificazione presso il Padre celeste.

Pertanto noi, ogni cristiano, è mandato come testimone del Risorto. Una comunità cristiana non può permettersi di non vivere la dimensione missionaria della Chiesa. Dobbiamo ubbidire alle ultime parole di Gesù dette ai suoi e che gli Angeli sollecitano, quasi a ricordare che non si può perdere tempo nell’attuarle:” mi sarete testimoni..fino agli ultimi confini della terra”, e, “Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo?”.. L’Ascensione di Gesù non è una memoria e un perdersi a cercare tra le nubi il volto dell’amore, ma il destino di tutti coloro che credono all’amore e sanno fin d’ora che la loro vera vita è nascosta nel cielo ove Gesù è entrato per primo, per preparare un posto a coloro che gli sono uniti con la fede e la carità, e ritornare poi a prenderli, affinché siano sempre con Lui.

/ Pensiamo spesso alle cose di lassù, “ove occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrò in cuore d’uomo, ciò che Dio ha preparato a quelli che lo amano”(I Cor.2,9).

// La festa odierna è un invito a “guardare in alto e a guardare in basso”:

  1. A guardare “in alto”, per attingere le motivazioni ideali per la nostra identità cristiana.
  2. A guardare “in basso, per essere nel mondo come l’anima per il corpo.

/ Il monte degli Ulivi(luogo dell’Ascensione di Gesù) fu così il primo ponte lanciato da Gesù per la comunicazione sociale. Per questo oggi si celebra nel mondo la Giornata delle Comunicazioni Sociali.

> // Leggiamo nel libro degli Atti che dopo l’Ascensione, gli apostoli e i discepoli di Gesù ”tutti questi erano assidui e concordi nella preghiera, insieme con alcune donne e con Maria, la Madre di Gesù e con i fratelli di lui”, mentre aspettavano la venuta dello Spirito Santo.

Facciamo così anche noi in questi giorni di “novena dello Spirito Santo”, e lasciamoci guidare da Maria SS., attendendo lo Spirito Santo nella festa di Pentecoste.
                                                                                                                                                                                                                                                                          

 

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