…Gesù non solo è pane eucaristico, ma anche pane della Parola di Dio
Introduzione
Ci ricorda S. Agostino: ―L‘Eucaristia è il nostro pane quotidiano, ma dobbiamo riceverlo non tanto per saziare il nostro stomaco, quanto per sostentare il nostro spirito… Anche le letture che ogni giorno ascoltate nella chiesa, sono pane quotidiano, e gli inni sacri che ascoltate e recitate, sono pane quotidiano‖. In questa celebrazione apriamo il nostro cuore all‘ascolto della Parola di Dio, che ci nutre nel cammino della nostra vita.
Canto
Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo
Ass. Amen
Cel. Cristo, Parola del Dio vivente, sia con tutti voi.
Ass. E con il tuo spirito
Cel. Preghiamo
Noi ti lodiamo e ti benediciamo, Padre Santo, per Gesù Cristo, tuo dilettissimo Figlio. Per mezzo di Lui, tua Parola vivente, hai creato tutte le cose, e lo hai mandato a noi salvatore e redentore, fatto uomo per opera dello Spirito Santo, e nato dalla Vergine Maria Per compiere la tua volontà e acquistarti un popolo santo, egli stese le braccia sulla croce, morendo distrusse la morte e proclamò la risurrezione. Per questo mistero di salvezza, noi ti lodiamo e sempre ti benediciamo, per4 tutti i secoli dei secoli.
Ass. Amen
DALA VANGELO SECONDO GIOVANNI (cap. 6, 48 ss.)
In quel tempo Gesù disse: ―Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo".
Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: "Come può costui darci la sua carne da mangiare?". Gesù disse loro: "In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno". Gesù disse queste cose, insegnando nella sinagoga a Cafàrnao. Molti dei suoi discepoli, dopo aver ascoltato, dissero: "Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?".Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai Dodici: "Volete andarvene anche voi?". Gli rispose Simon Pietro: "Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio".
Canto di Meditazione
DAL MESSAGGIO DEI VESCOVI PER IL CONGRESSO EUCARISTICO NAZIONALE
“Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna”. Il testo giovanneo rivela che Gesù è pane disceso dal cielo per la vita secondo una doppia modalità: non solo come pane eucaristico, ma anche come pane della Parola di Dio. Nella celebrazione eucaristica, questi due modi di presenza del Signore prendono la forma di un‘unica mensa, intrecciandosi e sostenendosi mutuamente. È una sinergia che già i Padri sottolineavano nei loro commenti alla preghiera evangelica del Padre nostro, meditando l‘invocazione: ―Dacci oggi il nostro pane quotidiano‖ (Mt 6,11; cfr Gv 6,32.34-35). Con la Costituzione conciliare Dei Verbum, ripresa dalla recente Esortazione postsinodale Verbum Domini, la Chiesa si è prodigata perché la Parola di Dio fosse portata con abbondanza al cuore delle celebrazioni liturgiche e in una lingua percepita dal popolo con immediatezza, raccomandando al tempo stesso di incrementare la pastorale biblica non in giustapposizione ad altre forme della pastorale, ma come animazione biblica dell‘agire ecclesiale, avendo a cuore l‘incontro personale con Cristo, che si comunica a noi nella sua parola. Dall‘unità di Parola di Dio ed Eucaristia nasce così un atteggiamento contemplativo, in grado di dare ―forma eucaristica‖ ai contenuti della vita quotidiana: il senso di gratitudine per i doni di Dio, la coscienza umile della propria fragilità, la capacità di accoglienza e di relazioni positive con le persone, il senso di responsabilità nei confronti degli altri nella vita personale, familiare e sociale, l‘abbandono in Dio come attesa e speranza affidabile.
Riflessione
Intenzioni di preghiera
Cel. Ed ora apriamo il nostro cuore alla confessione della nostra fede.
Lett. Proclamiamo insieme:
TU SOLO HAI PAROLE DI VITA ETERNA
Quando il dubbio ci assale e la nostra fede vacilla, proclamiamo
Quando è facile lasciarsi sedurre dalla parole umane che stordiscono la nostra mente e confondono il nostro cuore, proclamiamo
Quando la durezza della tua Parola supera le nostre forze, proclamiamo
Quando la tua Parola è spada che ferisce e balsamo che guarisce, proclamiamo
Cel. Eleviamo a Dio i nostri cuori e fiduciosi preghiamo
Padre nostro
Benedizione
Preghiera comunitaria
Signore Gesù,
di fronte a Te, Parola di verità
e Amore che si dona,
come Pietro ti diciamo:
―Signore, da chi andremo?
Tu hai parole di vita eterna‖.
Signore Gesù,
noi ti ringraziamo
perché la Parola del tuo Amore
si è fatta corpo donato sulla Croce,
ed è viva per noi nel sacramento
della Santa Eucaristia.
Fa‘ che l‘incontro con Te
nel Mistero silenzioso della Tua presenza,
entri nella profondità dei nostri cuori
e brilli nei nostri occhi
perché siano trasparenza della Tua carità.
Fa‘, o Signore, che la forza dell‘Eucaristia
continui ad ardere nella nostra vita
e diventi per noi santità, onestà, generosità,
attenzione premurosa ai più deboli.
Rendici amabili con tutti,
capaci di amicizia vera e sincera
perché molti siano attratti a camminare verso di Te.
Venga il Tuo Regno,
e il mondo si trasformi in una Eucaristia vivente.
Amen.
Canto finale