GUIDA: I cristiani non sono chiamati a convertire il mondo, ma a creare le condizioni che permettano all’uomo di entrare in dialogo con Dio stesso e più in particolare a farsi “sacramento", cioè “segno” e “strumento” di quella vita nuova che già per la sua presenza riesce a trasformare il mondo stesso.
Un’oasi nel deserto: questo dovrebbe essere il cristianesimo e la Chiesa, capaci dunque di trasformare un luogo privo di vita e di speranza in una realtà ricca di sorprese e di mistero per coloro che lo abitano e lo sperimentano.
CELEBRANTE: Il Battesimo è un “segno” dell'amore di Dio per noi. Attraverso questa celebrazione vogliamo rivivere il nostro Battesimo e confermare la nostra lode in Lui fonte di ogni bene. La Chiesa è Madre, ci accoglie come suoi figli unici e irripetibili. Il nome esprime questa nostra unicità e irripetibilità di vita. Il nome è ancora segno di una chiamata personale che Dio ha su ciascuno di noi.
Rinnoviamo il dono del Battesimo.
Canto: Emmanuel (Roma 2000)
Introduzione e saluto.
LETTORE 1: Nella generalità dei casi ci siamo trovati cristiani senza averlo deciso. I nostri genitori hanno pensato che fosse un bene per noi inserirci nella famiglia della Chiesa. Una volta questo non faceva problema, oggi su questo dato ci si interroga: perché restare cristiani? Cristiani si è o si diventa? Si tratta per ciascuno di noi di scoprire personalmente il valore di un dono. Se si vuole rendere vitale l'esperienza del Battesimo, bisogna riscoprirne le ragioni e il significato e ricambiare possibilità e prospettive, che lo rendano più incisivo nella nostra storia personale.
CELEBRANTE: Cari fratelli, nel giorno del vostro Battesimo foste segnati con il segno della croce perché poteste presto ascoltare la Parola di Dio e professare la vostra fede. Oggi iniziamo questa celebrazione nel medesimo segno di salvezza.
(e chiamando i giovani uno ad uno)
Con grande gioia la Chiesa conferma la sua accoglienza
e in suo nome io ti segno con il segno della Croce.
GUIDA: II cristiano è colui che ascolta la Parola di Dio e la vive ogni giorno. Non ci può essere nessun vero incontro con Dio senza l’ascolto e l’accoglienza della sua Parola.
LETTORE 2: Dal Vangelo di Giovanni (3, 1-16)
C’era tra i farisei un uomo chiamato Nicodèmo, un capo dei Giudei. Egli andò da Gesù, di notte, e gli disse: “Rabbì, sappiamo che sei un maestro venuto da Dio; nessuno infatti può fare i segni che tu fai, se Dio non e con lui”. Gli rispose Gesù: “In verità, in verità ti dico, se uno non rinasce dall'alto, non può vedere il regno di Dio”. Gli disse Nicodèmo: “Come può un uomo nascere quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?”. Gli rispose Gesù: “In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quel che è nato dalla carne è carne e quel che è nato dallo Spirito è Spirito. Non ti meravigliare se t’ho detto: dovete rinascere dall'alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito”. Replicò Nicodèmo: “Come può accadere questo?”. Gli rispose Gesù: “Tu sei maestro in Israele e non sai queste cose? In verità, in verità ti dico, noi parliamo di quel che sappiamo e testimoniamo quel che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza. Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del cielo? Eppure nessuno è mai salito al cielo, fuorché il Figlio dell’uomo che è disceso dal cielo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna”. Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna.
(una strofa a testa)
Salmo 62
O Dio, tu sei il mio Dio, all’aurora ti cerco,
di te ha sete l’anima mia,
a te anela la mia carne,
come terra deserta, arida, senz’acqua.
Così nel santuario ti ho cercato,
per contemplare la tua potenza e la tua gloria.
Poiché la tua grazia vale più della vita,
le mie labbra diranno la tua lode.
Così ti benedirò finché io viva,
nel tuo nome alzerò le mie mani.
Mi sazierò come a lauto convito,
e con voci di gioia ti loderà la mia bocca.
Quando nel mio giaciglio di te mi ricordo
penso a te nelle veglie notturne,
tu sei stato il mio aiuto,
esulto di gioia all’ombra delle tue ali.
A te si stringe l’anima mia.
La forza della tua destra mi sostiene.
LETTORE 3: Dal Vangelo di Marco (12, 28-34)
Si accostò uno degli scribi che li aveva uditi discutere, e, visto come aveva loro ben risposto, gli domandò: “Qual è il primo di tutti i comandamenti?”. Gesù rispose: “Il primo è: Ascolta, Israele. Il Signore Dio nostro è l’unico Signore; amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. E il secondo è questo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c’è altro comandamento più importante di questi”. Allora lo scriba gli disse: “Hai detto bene, Maestro, e secondo verità che Egli è unico e non v’è altri all’infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta la mente e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso val più di tutti gli olocausti e i sacrifici”. Gesù, vedendo che aveva risposto saggiamente, gli disse: “Non sei lontano dal regno di Dio”. E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.
CELEBRANTE: Chiamati ad essere figli di Dio, testimoni del suo amore, invochiamo i Santi, nostri protettori, perché ci custodiscano in questo nostro cammino.
(ogni giovane ricorda il Santo di cui porta il nome e tutti insieme rispondono: “Prega per noi”).
Litanie dei Santi
CELEBRANTE:
Benedetto sei tu, Dio, Padre onnipotente:
hai creato l’acqua che purifica e dà vita.
TUTTI: Gloria a te, Signore.
CELEBRANTE: '
Benedetto sei tu, Dio, unico Figlio Gesù Cristo:
hai versato dal tuo fianco acqua e sangue,
perché dalla tua morte e risurrezione nascesse la Chiesa.
TUTTI: Gloria a te. Signore.
CELEBRANTE:
Benedetto sei tu, Dio, Spirito Santo:
hai consacrato il Cristo nel Battesimo del Giordano,
perché tutti fossimo in te battezzati.
TUTTI: Gloria a te, Signore.
CELEBRANTE:
Dio, per mezzo dei segni sacramentali,
tu operi con invisibile potenza
le meraviglie della salvezza;
e in molti modi, attraverso i tempi,
hai preparato l’acqua tua creatura,
ad essere segno del Battesimo:
fin dalle origini
il tuo Spirito si librava sulle acque
perché contenessero in germe la forza di santificare;
e anche nel diluvio hai prefigurato il Battesimo,
perché, oggi come allora,
l’acqua segnasse la fine del peccato
e l’inizio della vita nuova;
tu hai liberato dalla schiavitù i figli di Abramo,
facendoli passare illesi attraverso il Mar Rosso,
perché fossero immagine del futuro popolo dei battezzati;
infine, nella pienezza dei tempi,
il tuo Figlio, battezzato nell’acqua del Giordano,
fu consacrato dallo Spirito Santo;
innalzato sulla croce,
egli versò dal suo fianco sangue ed acqua;
e dopo la sua risurrezione comandò ai discepoli:
”Andate, annunciate il Vangelo a tutti i popoli,
e battezzateli nel nome del Padre e del Figlio
e dello Spirito Santo”.
E ora Padre, discenda su quest’acqua
La potenza del tuo Spirito:
perché in essa, coloro che faranno memoria
del proprio Battesimo
possano innalzare il loro canto di lode e di gratitudine.
Memoria del Battesimo.
GUIDA: Ora ognuno di noi si accosterà al fonte battesimale e farà ad alla voce la sua professione di fede e la sua promessa di impegno nella testimonianza di vita. Al termine prendendo un po’ d’acqua si segnerà con il segno della Croce.
(ogni giovane)
Io N. oggi professo con gioia dinanzi a voi la mia fede
e ringrazio il Signore per essere stato battezzato
nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
CELEBRANTE: (chiamando ogni giovane per nome)
N. vuoi impegnarti a testimoniare in mezzo alla società l’amore crocifisso e risorto del Signore Gesù con una vita di preghiera, di fedeltà alla tua vocazione, di generosa attenzione ai fratelli?
GIOVANE: Si, con la grazia di dio, lo voglio.
Canto di Ringraziamento :
CELEBRANTE: (mostrando l’olio dei catecumeni)
Questo olio con il quale foste segnati nel giorno del vostro Battesimo è il segno visibile di quella forza che Dio non lascia mai mancare ai suoi figli che la invocano nella dura lotta contro il male.
CELEBRANTE: (mostrando l’olio del Crisma)
Questo olio con il quale foste segnati, non solo esprime l’appartenenza al popolo di Dio, ma vi identifica anche a Cristo stesso sacerdote, re e profeta rendendovi così anche partecipi della sua missione di rivelare al mondo il volto di Dio e il suo Vangelo.
CELEBRANTE: (mostrando al veste bianca)
La veste bianca è il segno della festa, è il simbolo dell’invito alla comunione eterna con Dio; invito al quale siamo chiamati a rispondere con fedeltà.
CELEBRANTE: La candela accesa al cero pasquale esprime la luce del Cristo risorto che ci accompagna lungo le strade della vita. Sta a noi far in modo che questa luce non venga mai meno impegnandoci a crescere nella conoscenza di Cristo e della sua Parola.
(ad ogni giovane vengono consegnate le candele accese al cero pasquale, dicendo: Ricevi la luce di Cristo).
Ritornello cantato: Dio è mia luce...
Rito dell’Effatà.
LETTORE 4: Dal Vangelo di Marco (7, 31-37)
Di ritorno dalla regione di Tiro, (Gesù) passò per Sidone, dirigendosi verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli. E gli condussero un sordomuto, pregandolo di imporgli la mano. E portandolo in disparte lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e disse: “Effatà” cioè: “Apriti! ”. E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo raccomandava, più essi ne parlavano e, pieni di stupore, dicevano: “Ha fatto bene ogni cosa; fa udire i sordi e fa parlare i muti! ”.
GUIDA: Come Gesù fece udire i sordi e parlare i muti, noi oggi, ripetendo lo stesso gesto, lo preghiamo perché possiamo essere ascoltatori attenti della sua Parola per poi testimoniarla con coraggio nella vita.
CELEBRANTE:
(ogni giovane si avvicina al sacerdote che, facendo un segno di croce sulle labbra e sulle orecchie , dice la seguente preghiera)
II Signore Gesù, che fece udire i sordi e parlare i muti, ti conceda di essere ascoltatore attento della sua Parola e di professare la tua tede a lode e gloria di Dio Padre.
Ognuno dà la sua adesione dicendo: AMEN
GUIDA: La gioia è il segno che abbiamo incontrato Gesù risorto, e la pace è il dono che siamo invitati a scambiarci in suo nome. Allora, mentre cantiamo un canto di gioia ci scambieremo un segno di pace.
CELEBRANTE: La pace del Signore sia sempre con voi.
TUTTI: E con il tuo spirito.
CELEBRANTE: Scambiatevi un segno di pace.
Canto: Pace a te, è risorto per noi Gesù.
Adorazione eucaristica
GUIDA: Il Signore si fa riconoscere da noi nel segno e nella presenza del pane spezzato, il Pane eucaristico. Siamo invitati all’adorazione e al silenzio per permettere ai nostri occhi di riconoscere il Signore e al nostro cuore di essere interpellato dalla sua voce. Accogliamo Gesù Eucaristia in mezzo a noi.
(il celebrante pone l’Eucarestia sull’altare, mentre viene eseguito un canto)
Tempo di silenzio e preghiera personale.
Canto di Meditazione:
Tempo di silenzio e preghiera personale.
Condivisione con ritornello cantato ad ogni intervento.
TUTTI:
Signore, abbiamo bisogno di bruciarci, di non essere prudenti,
di offrire la nostra vita a quei larghi orizzonti
che si schiudono sul nostro cammino.
Signore, abbiamo tanta voglia di donarci,
di non guardare indietro, di fare a meno dei calcoli,
di spenderci subito senza nessuno che ce lo chieda.
Signore, aiutaci a vincere il nostro egoismo,
aiutaci a donare a piene mani quanto nella tua bontà continui ad offrirci
perché ogni uomo che incontriamo sul nostro cammino
sappia riconoscere quanto tu lo ami. Amen.
Preghiera del Padre nostro.
CELEBRANTE: Preghiamo. Signore Gesù Cristo, che nel sacramento dell'Eucaristia ci hai lasciato il memoriale della tua Pasqua, fa’ che adoriamo con viva fede il santo mistero del tuo Corpo e del tuo Sangue, per sentire sempre in noi i benefici della redenzione. Tu sei Dio...
Benedizione eucaristica.
Canto finale: