Dio richiede la santità e la richiede da tutti, anche dai semplici cristiani che la possono conseguire con l’osservanza dei comandamenti di Dio e della Chiesa, con l’esercizio delle virtù cristiane e l’adempimento perfetto dei doveri del proprio stato.
(B. Giuseppe Allamano)
PREGHIERA DI INVOCAZIONE ALLO SPIRITO
Concedimi Signore di stare alla tua presenza
e di adorarTi nel profondo del cuore.
Aiutami a fare silenzio intorno a me e dentro di me,
per poter meglio ascoltare la tua voce.
Ispira Tu i miei pensieri, sentimenti, desideri e decisioni
affinché io cerchi sempre e unicamente
quello che è più gradito a Te.
Spirito Santo, dono del Padre,
crea in me un cuore nuovo,
libero per donarsi senza riserve,
seguendo Cristo umile e povero.
Maria, madre di Gesù e Madre della Chiesa,
modello di disponibilità alla voce di Dio,
aiuta la mia preghiera con la tua preghiera.
Amen
LA PAROLA: «Ha fatto bene ogni cosa» (Mc 7,31-37)
31Di nuovo, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidone, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli. 32Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. 33Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; 34guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». 35E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. 36E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano 37e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i »muti!».
Riflessioni tratte da LA VITA SPIRITUALE del Beato Giuseppe Allamano e COSÌ VI VOGLIO
(Al termine di ogni brano si canta un ritornello e si lascia qualche minuto di silenzio)
Ha fatto bene ogni cosa
La santità che io vorrei da voi non è fare miracoli, ma fare tutto bene. Leggiamo nel Vangelo che, dopo il miracolo operato da Gesù della guarigione del sordomuto, le turbe meravigliate esclamarono: Bene omnia fecit! (164). Non vi pare che, come conseguenza del miracolo, avrebbero dovuto esclamare, come già altre volte: "Ha fatto cose grandi, cose strepitose, vidimus mirabilia hodie?" (165). Invece: "Ha fatto bene tutte le cose!" Con queste parole le turbe fecero di Gesù il più bell'elogio che potessero fare: affermando che non solo nelle cose straordinarie, ma anche nelle ordinarie e comuni faceva tutto bene. Bene omnia fecit! Queste tre parole meriterebbero di essere scritte su tutti i muri della Casa e bisognerebbe che alla nostra morte si potessero scrivere sul nostro sepolcro. Non scrivere: "Ha fatto miracoli", ma piuttosto e semplicemente "Ha fatto bene ogni cosa".[…]
E noi?
Abbiamo noi finora fatto bene tutte le cose? Nessuna azione peccaminosa, mai? Nessuna in opposizione alla volontà di Dio? Nessuna con fine men che retto? Perché noi siamo in questo mondo unicamente per amare e servire il buon Dio; quindi tutto ciò che non è conforme alla volontà di Lui, che non è fatto per piacere a Lui, non è ben fatto. Deploriamo dunque il passato e proponiamo per l'avvenire di far si che tutte le nostre azioni siano buone in sé e siano fatte con retto fine, con perfezione. Non basta che il servo compia materialmente il suo dovere più o meno bene, deve compierlo in modo da accontentare il suo padrone: con prontezza, con esattezza, con buona volontà. Non basta fare il bene, bisogna farlo bene, come diceva S. G. Cafasso. Non basta dire il rosario, bisogna dirlo bene, se studiamo studiare bene; se lavoriamo lavorare bene e così di tutte le azioni della giornata.
Santi nella via ordinaria
Certa gente cerca sempre le cose grandi, straordinarie. Non è cercare Dio, perché Egli è tanto nelle cose grandi come nelle cose piccole; perciò bisogna star attenti a far tutto bene. I Santi sono santi non perché abbiano fatto dei miracoli, ma perché bene omnia fecerunt. Non chiedetela al Signore la grazia di far miracoli: è una di quelle grazie che si chiamano gratis datae, che il Signore dà solo a chi vuole, e che non sono affatto necessarie per la nostra santificazione. Io non voglio che questa sia la casa dei miracoli; abbiamo tante altre cose da fare, prima di far miracoli. […] Non cose straordinarie, ma straordinari nell'ordinario. Facciamoci santi senza strepiti. Non è fare tante cose che importa, ma farle bene!
E quali sono i mezzi per conseguire questa perfezione in tutte le cose?
Fare ogni cosa come la farebbe Nostro Signore
San Basilio dice che ogni azione del Salvatore è una regola. Noi dobbiamo conformarci a Lui, far tutto come lo farebbe Lui, in modo che sia Gesù a vivere e operare in noi. Ma per questo bisogna far tutto bene, altrimenti gli faremmo fare cattiva figura ed Egli potrebbe dirci: "Oh, non sei la mia immagine, non son Io che vivo in te, perché Io le cose non le farei a questo modo!". Domandarci perciò ad ogni azione: "Se Gesù fosse al mio posto, come farebbe? penserebbe così? parlerebbe così? agirebbe così?".
Fare le cose pensando che dobbiamo rendere conto a Dio
Far tutte le nostre azioni come vorremmo averle fatte quando ce ne sarà chiesto conto al tribunale di Dio. Dice l'Imitazione di Cristo che coloro che in vita si conformarono a Gesù Crocifisso, andranno al suo tribunale con grande fiducia. Non bisogna dunque aver paura di giudicarci fin d'ora, per essere poi tranquilli al tribunale di Dio. Quando andate in chiesa, specialmente nella Visita a Gesù Sacramentato, ditegli che vi giudichi adesso che è tempo di misericordia, affinché non abbia poi a giudicarvi quando sarà giusto Giudice.
Ogni azione come se fosse l’ultima
Fare ogni cosa, ogni azione, come se fosse l'ultima di nostra vita. Non differisce molto dalla precedente, tuttavia un poco sì; perché qui si tratta dell'azione particolare che sto facendo. Di ogni azione S. Bernardo si domandava: Se tu dovessi morire in questo momento, la faresti la tal cosa? (169) o la faresti in quel modo?
Fare ogni cosa come se non si avesse altro da fare
Avviene sovente che, mentre facciamo una cosa, pensiamo ad un'altra. Invece no. Age quod agis! Metti tutto l'impegno nel dovere attuale, senza pensare al fatto prima o al da farsi dopo. Specialmente in chiesa mandiamo via i pensieri estranei, anche se buoni, come i pensieri di studio, ecc. […] Così quando uno è a studio non pensi ad altro, metta tutto l'impegno all'azione che fa: studiare bene. Age quod agis! E perciò che si dice ai confessori che quando confessano un penitente, non stiano a guardare se c'è poca o molta gente in attesa. No, confesso costui come se non avessi da confessare altri dopo di lui. Certo non bisogna dire troppo, ma qualcosa sempre... Insomma, pensare a far bene l'azione attuale. Quando ho da studiare, studio bene e non penso alla cena; quando ho da pregare, prego bene e non penso al lavoro quando ho da lavorare, lavoro bene e non penso alla ricreazione. E così di tutte le azioni, anche le minime. Talora sogniamo a occhi aperti; invece di mettere tutta l'attenzione sul dovere attuale, pensiamo a cose passate che non si possono rimediare, o a cose future che forse non si presenteranno mai. No, non desiderare cose impossibili che non faremo mai, ma far bene quello che stiamo facendo: vincerci lì dove siamo.
Far conto delle piccole cose
Esaminatevi: chiedete sempre i piccoli permessi? Eseguite con precisione le piccole obbedienze? Vi prestate generosamente per i lavori, senza paura di far troppo, di fare più degli altri o ciò che spetterebbe ad altri? Avete un'affettuosa attenzione alle cose della comunità? Quante occasioni si presentano lungo il giorno di moltiplicare questi piccoli atti di virtù! […]
S. Agostino dice: "Vuoi essere grande? Incomincia dal poco" (172). Incomincia cioè a fare piccole cose e a fare bene le piccole cose. S. Agostino dice ancora "che come non è piccola cosa disprezzare Dio nel minimo, così non è piccola cosa essere fedele nelle minime cose" (173). Nostro Signore nel Vangelo chiama servo buono e fedele quegli che ha tenuto conto delle piccole cose.
Ma in ciò è necessaria la costanza e perseveranza.
TEMPO DI SILENZIO PER LA MEDITAZIONE PERSONALE
PREGHIERA COMUNITARIA
L: Signore Gesù, come un giorno hai chiamato i primi discepoli a diventare pescatori di uomini, così continua a far risuonare anche oggi il tuo invito: "Vieni e seguimi!". Per questo ti preghiamo.
T: Ascoltaci Signore.
L: Signore Gesù, donaci la grazia di rispondere prontamente alla tua voce e di rimanerti fedeli. Per questo ti preghiamo.
T: Ascoltaci Signore.
L: Signore Gesù, che chiami tutti i battezzati "a prendere il largo", percorrendo la via della santità, suscita nei nostri cuori il desiderio di essere testimoni attivi del tuo amore. Per questo ti preghiamo.
T: Ascoltaci Signore.
L: Signore Gesù, sostieni le famiglie e le comunità ecclesiali, affinché aiutino i più giovani a conoscere sé stessi e a trovare la strada per rispondere generosamente alla tua chiamata.
T: Ascoltaci Signore.
L: Ti ringraziamo Signore per i nostri confratelli da poco ordinati in Sud Africa e preghiamo per i diaconi che verranno ordinati in Kenya il prossimo febbraio.
T: Ascoltaci Signore.
PADRE NOSTRO e BENEDIZIONE EUCARISTICA
CANTO FINALE