«DALLA COMUNITÀ, NELLA COMUNITÀ, PER LA COMUNITÀ»

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Conoscere per servire

 

Introduzione: “Togliti i sandali dai piedi, perché il luogo sul quale tu stai è una

terra santa!» (Es 3,5). Con queste parole Dio si rivolge a Mosè, il personaggio

biblico che ci accompagnerà questa sera, per richiamarlo alla grandezza

dell’incontro con Lui! Succede qualcosa di straordinario: un roveto che arde e non

si consuma… è un miracolo che porta pian piano Mosè a riconoscere l’intervento

divino nella sua storia concreta.

Anche noi siamo davanti a una sorta di miracolo: Gesù si fa presente in un

piccolo pezzo di pane, ci rivolge la sua Parola, ci invia ad una relazione con Lui.

Per questo dobbiamo “toglierci i sandali”, disporci cioè ad un incontro diverso da

tutti gli altri. E così entriamo in preghiera, in adorazione.

Questa sera chiediamo al Signore di aprire il cuore a quanti egli chiama a servirlo in

ogni vocazione, e in particolare in quelle al sacerdozio, perché ciascuno,

pronunciando il suo Sì, scopra la pienezza della vita nella gioia del dono di sé.

Canto

 

I Momento: «HO OSSERVATO, HO UDITO, CONOSCO…»

 

Guida: c’è una realtà fatta di situazioni, di persone, di ricchezza e povertà

che chiede di essere osservata, ascoltata, conosciuta…

Dal libro dell’Esodo (1,13-14; 3,7-10)

Gli Egiziani fecero lavorare i figli d’Israele trattandoli duramente. Resero

loro amara la vita costringendoli a fabbricare mattoni di argilla e con ogni

sorta di lavoro nei campi: e a tutti questi lavori li obbligarono con

durezza.

Il Signore disse: «Ho osservato la miseria del mio popolo in Egitto e ho

udito il suo grido a causa dei suoi sorveglianti; conosco infatti le sue

sofferenze. Sono sceso per liberarlo dalla mano dell’Egitto e per farlo

uscire da questo paese verso un paese bello e spazioso, verso un paese

dove scorre latte e miele […]. Ora dunque il grido degli Israeliti è arrivato

fino a me e io stesso ho visto l’oppressione con cui gli Egiziani li

tormentano. Ora va’! Io ti mando dal faraone. Fa’ uscire dall’Egitto il mio

popolo, gli Israeliti!».

 

Dentro la vita…

In quale contesto/territorio è inserita la tua vita?

Di quali «miserie» ti sei accorto? Quali «grida» giungono alle tue orecchie?

Quali situazioni di sofferenza conosci o vorresti conoscere? A quali ti

avvicini?

 

INSIEME

Apri i nostri occhi, Signore, perché possiamo vedere te

nei nostri fratelli e sorelle.

Apri le nostre orecchie, Signore,

perché possiamo udire le invocazioni

di chi ha fame, freddo, paura, e di chi è oppresso.

Apri il nostro cuore, Signore, perché impariamo

ad amarci gli uni gli altri come tu ci ami.

Donaci di nuovo il tuo Spirito, Signore,

perché diventiamo un cuor solo ed un’anima sola,

nel tuo nome.

Amen.

(Madre Teresa di Calcutta)

 

 

II Momento: «CHI SONO IO

 

Canto

Guida: in questa realtà ci sei tu! Tu, con le tue domande - dalle più concrete

alle più profonde - con le tue ricchezze e con i tuoi limiti… Di tutto questo

Dio fa tesoro!

 

il servizio della consolazione

Gli Israeliti ebbero grande paura e gridarono al Signore. Mosè rispose:

«Non abbiate paura! Siate forti e vedrete la salvezza che il Signore oggi

opera per voi; perché gli Egiziani che voi oggi vedete, non li rivedrete mai

più!» (Es 14,10b.13).

Anche Mosè in quel momento ha paura, ma riesce comunque a dire alla sua

gente una parola di incoraggiamento efficace e precisa, a nome di Dio.

Canone: Dio è amore, osate vivere per amore.

Dio è amore, non temete.

 

il servizio della Parola e della Verità

Il Signore disse a Mosé: «Ora va’! Io sarò con la tua bocca e ti insegnerò

quello che dovrai dire» (Es 4,12).

Mosé è l’uomo della Parola. Ascolta la Parola e la riferisce, la espone, la

ripete fedelmente, la difende nella sua autenticità da ogni compromesso.

Mosé è l’uomo della Verità: sa guardare le cose con gli occhi di Dio e aiutare

il popolo a leggere la realtà con questo stesso sguardo.

Canone: Dio è amore, osate vivere per amore.

Dio è amore, non temete.

 

il servizio della preghiera

Mosè disse al Signore: «Vedi, tu mi ordini: Fa’ salire questo popolo, ma

non mi hai indicato chi manderai con me; eppure hai detto: Ti ho

conosciuto per nome, anzi hai trovato grazia ai miei occhi. Ora, se

davvero ho trovato grazia ai tuoi occhi, indicami la tua via, così che io ti

conosca, e trovi grazia ai tuoi occhi; considera che questa gente è il tuo

popolo» (Es 33,12-13).

La preghiera di Mosè è indispensabile: senza il suo dialogo faccia a faccia con

Dio, Israele si perde! La sua preghiera è d’intercessione, di lode e di

ringraziamento… è preghiera per capire la via…

 

Dentro la vita…

All’interno della comunità i servizi possibili sono tanti… Con tutto quello

che sei, come puoi servire la tua comunità/territorio?

RICORDA CHE PUOI VIVERE QUESTO DONO/SERVIZIO

IN OGNI LUOGO E IN OGNI MOMENTO…

 

INSIEME

Signore, continua ad offrirmi i tuoi doni

perché io li possa condividere;

continua a perdonarmi

perché io sappia essere indulgente;

continua a chiamarmi

perché non mi chiuda in me stesso;

continua a chiedermi qualcosa

perché non metta da parte nulla;

continua a disturbarmi

perché non possa installarmi tranquillo.

E sii paziente verso il tuo servo

perché non smetta di servirti.

(un monaco)

 

Canto finale

 

 

 


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