SUOR LEONELLA SGORBATI

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Veglia di preghiera

in commemorazione

della Serva di Dio

Suor Leonella Sgorbati

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Commento di Inizio

La testimonianza di P .Giuseppe Inverardi[1] riassume il sentire comune dell’impatto che ha avuto questa morte a livello mondiale. Egli afferma: “La notizia dell’uccisione di suor Leonella, se oso dire così, è un dispiacere che sa di orgoglio. La presenza e l’attività delle Suore in Somalia, da anni è un martirio quotidiano. Il sangue di oggi è solo il timbro ufficiale di una vita martiriale ……. La sua morte è un annuncio di sacrificio, di dedizione e di amore….la sua morte è  narrata letteralmente in tutto il mondo. E’ testimonianza di un amore in Cristo che non conosce nessuna barriera. Il suo martirio sia motivo di riflessione per chi opera nella violenza, e fecondità di bene  per la Somalia e per la nostra famiglia missionaria”[2].

Giovanni Paolo II durante la giornata dei Martiri celebrata nel Colosseo nell’anno giubilare del 2000 ha affermato: «… La memoria dei martiri non deve andare perduta, anzi va ricuperata in maniera documentata” narrare la storia del martire, ma guardare anche al persecutore, perché martire e persecutore costituiscono una “coppia”, guardare in faccia il persecutore, comprendere la sua carica anticristiana e antiumana con un atteggiamento intelligente e capace di perdono …..la storia del martirio é quella di una lotta tremenda e tragica, che va scritta, capita e non dimenticata” »[3].

Suor Leonella rappresenta la realtà del martirio del XXI sec. in cui i cristiani vengono aggrediti a causa della loro fede in Cristo da una violenza che diviene espressione di fondamentalismi religiosi anticristiani.

Nel suo martirio suor Leonella ha rivelato “il vero volto del cristianesimo: la forza nella debolezza”[4] e il perdono come espressione dell’amore che è più forte della morte.

Suor Leonella è andata in Somalia in obbedienza a una richiesta della direzione Generale che le sollecitava, a nome del SOS Kinderdorf International, di iniziare una scuola per infermieri: Somali  Registered  Community  Nursing[5].  In questo impegno suor Leonella ha donato il meglio di se stessa ed è riuscita a farla riconoscere a livello internazionale dal World Health Organization[6].  

Al suo arrivo, la Somalia contava già con più di 10 anni di guerra civile segnata da anarchia, carestia, morti senza numero campi profughi, banditismo e gente in diaspora. In questo contesto si è sviluppato e radicato il fondamentalismo. Questo, facendo leva sulla generazione giovane, ha raggiunto tutti gli strati della società.

Le sorelle stesse della piccola comunità di Mogadiscio e in particolare Suor Marzia Feurra, con descrizione plastica, presentano, nei particolari, la situazione, le difficoltà e le pressioni avute perché diventassero mussulmane, pressioni che in seguito, si sono concentrate su Suor Leonella perché aveva contatto, attraverso la scuola, con la gioventù[7].

Suor Leonella morì il 17 settembre 2006 alle 1:45 p.m. a Mogadiscio[8]  per ferite da arma da fuoco[9]. Suor Marzia testimonia: «Era stesa su un lettuccio, in un bagno di sangue, la faccia bianca e gelata, gli occhi chiusi, ma serena. “Era come un agnello portato al macello che non aveva opposto resistenza”(Is. 53,7-12). In quel momento mi venne alla mente ciò che mi aveva confidato qualche giorno prima: “La mia vita l’ho donata al Signore e Lui può fare di me ciò che vuole, per questo non ho paura mi affido a Lui.”»[10].

 Le sue ultime parole, come Gesù furono: perdono, perdono, perdono[11]. Anche in quel momento Suor Leonella ha dimostrato con coerenza la sua identificazione con Gesù motivo e fine della sua Vita.

 

Lettore 1 In verità, in verità vi dico: se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Gv 12, 20-28

Guida: Bruno Maggioni, noto biblista, ricercando la radice teologica del martire, afferma che  il martire non è colui che sceglie la morte, ma sceglie il modo di amare di Gesù. Ciò che contraddistingue il martire cristiano, la sua radicale specificità, è il vivere le situazioni della vita come le ha vissute Gesù. Scriveva Ignazio di Antiochia nel suo cammino verso il martirio: “Allora sarò veramente discepolo del Signore, quando il mondo non vedrà più il mio corpo, perché nel martirio comincerò ad essere discepolo[12].

Il martire quindi è anzitutto un  discepolo di Gesù, che segue il Maestro, ascoltando e custodendo nel cuore la sua parola e agendo come lui ha agito, quando si trova in situazioni simili. Soprattutto davanti al mistero della croce.

Ha imparato che è proprio il crocifisso colui che «ha narrato Dio» (cf. Gv 1,18) e sa che Gesù «ha reso testimonianza alla verità»[13], trasformando uno strumento di esecuzione capitale in occasione di amore supremo.

Il martire è dunque il discepolo divenuto testimone che, di fronte alla virulenza del mysterium iniquitatis, all’ostinazione dell’opposizione del mondo, arriva fino all’effusione del sangue e muore.

Canto:  Se il chicco di frumento N° A43

Se il chicco di frumento non cade nella terra e non muore rimane da solo, se muore , crescerà

  1. Troverà la sua vita chi la perde per me viene la primavera, l’inverno se ne va
  2. Come il tralcio che piange, anche tu fiorirai

Viene la primavera, l’inverno se ne va.

 

Guida: Ascoltiamo ciò che Suor Leonella ha scritto fin dagli inizi della sua formazione:

Lettrice 1:Io spero che un giorno il Signore nella sua bontà mi aiuterà a darGli tutto o... se lo prenderà... Perché Lui sa che questo  io realmente voglio... Lui sa!”

Prima Professione religiosa: il 22 novembre 1965

Guida Ascoltiamo ora la testimonianza che ha dato Suor Gabriella Bono, Madre Generale dell’Istituto:

Lettrice 2:Il Signore ha bussato alla porta della nostra Famiglia e ha trovato Suor Leonella pronta, con la lampada accesa, cinta la veste per il servizio. Non è stata una sorpresa.... non è stato un "incidente di percorso"; vi si era preparata, Suor Leonella, al Suo Incontro con Gesù, appassio­natamente amato!

Il suo si di Fedeltà a Dio l'aveva rinnovato, con l'ardore del suo cuore di donna tutta d'un pez­zo, decisa a donare tutto, con quel sorriso sulle labbra, con quella positività, entusiasmo e di­namicità, quella tenacia, quel suo cuore aperto agli altri senza misura e dimentico di sé, quella gioiosa passione per la vita che ha caratterizzato ogni momento della sua esistenza.

Scegliendo di rimanere in Somalia, in questi 16 anni di guerra, le nostre Sorelle hanno accet­tato, personalmente e comunitariamente di amare fino al dono della vita....in un martirio quotidiano, oggi suggellato dal Signore con il sangue di Suor Leonella.

Come fuoco che poco a poco si consuma, così, nel martirio di amore Suor Leonella si è offerta al Signore,

perdonando....perdonando....perdonando....

Tanti anni fa aveva scritto: "Vorrei che attorno al Signore, davanti a Lui, noi tutte potessimo cantare quello che a volte cantiamo in Chiesa e che io non trovo il coraggio di dire: - Signore mio Dio con cuore semplice e gioioso, ho dato tutto, - devo sempre dire .... -...desiderato darti tutto.... Ma io spero che un giorno il Signore nella sua bontà, mi aiuterà a dardi tutto... se lo pren­derà.... perché Lui sa che questo io realmente lo voglio... Lui sa!"

 

CANTO: Ti seguirò,

 

Ti seguirò, ti seguirò, o Signore,

e nella tua strada camminerò.

 

Ti seguirò nella via dell’amor

e donerò al mondo la vita. R.

 

Ti seguirò nella via del dolore

e la tua croce ci salverà. R.

 

Ti seguirò nella via della gioia

e la tua luce ci guiderà. R.

 

[durante il canto  si porta all’altare una croce avvolta da un drappo rosso]

Guida: Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

Assemblea: Amen.

Guida: Il Signore che illumina i nostri cuori e che ci invita alla libertà di amare sia con tutti voi.

Assemblea: E con il tuo Spirito.

 

IL PERDONO

Guida: Le tre Parole che conclusero la vita di Suor Leonella son il sigillo dell’autenticità de suo Martirio. Riascoltiamole nella testimonianza di Suor Marzia Feurra.

Lettrice 3: «Quando arrivai era distesa in un bagno di sangue,  la faccia bianca e gelata, gli occhi chiusi, ma distesa. Era come un agnello portato al macello che non aveva opposto resistenza.

In quel momento mi venne alla mente ciò che  mi aveva confidato qualche giorno prima: “La mia vita l’ho donata al Signore e Lui può fare di me ciò che vuole, per questo non ho paura mi affido a Lui.”

Suor Leonella faceva fatica a respirare, la sollevammo un poco ma non resse e subito si accasciò.

Gli insegnanti e tutti gli studenti facevano a gara per donarle il sangue e gliene diedero veramente tanto, ma tanto se ne dava, tanto ne perdeva. Ha avuto tutta l’assistenza possibile ma nelle sue condizioni tutto sembrava inutile. Prima di chiudere il suo ciclo terreno compì il suo ultimo gesto di amore e con un fil di voce pronunziò le sue ultime parole: “Perdono, Perdono, Perdono”; un istante dopo arrivò il chirurgo e confermò il suo decesso».

Guida: Padre Santo, anche noi vogliamo chiederti perdono per noi e per il male del mondo.

Signore, tu che sei nato per noi e per noi hai

dato la vita,  abbi pietà di noi.

 Assemblea: Signore pietà

Guida: Cristo fonte di vita che ci guidi nella

sofferenza e sui sentieri dell’amore,  abbi  pietà di noi.

Assemblea:  Cristo pietà.

Guida: Signore che nella fede ravvivi i nostri cuori, fa che con la speranza di essere sempre più tuoi testimoni, possiamo vincere il male terreno,  abbi pietà di noi.

Assemblea:  Signore pietà.

Guida: Dio di misericordia abbia pietà di noi,

perdoni i nostri peccati, e ci guidi alla luce della vita eterna.

Assemblea: Amen.

CANTO:  Beati voi

Rit.  Beati voi, beati voi, beati voi, beati!

Se un uomo vive oggi nella vera povertà

il Regno del Signore dentro lui e presente già.

Per voi che siete tristi e senza senso nella vita

C’è un dio che può donarvi una speranza nel dolore

 

Voi che lottate senza violenza e per amore
possiederete un giorno questa terra, dice Dio.
Voi che desiderate ciò che Dio vuole per noi,
un infinito all'alba pioverà dentro di voi.

 

E quando nel tuo cuore nasce tanta compassione
è Dio che si commuove come un bimbo dentro te.
Beati quelli che nel loro cuore sono puri

già vedono il Signore totalmente anche quaggiù.

 

Beato chi diffonde pace vera intorno a se

il Padre che è nei cieli già lo chiama "figlio mio".

Chi soffre per amore e sa morire oggi per Lui

 riceve il Regno subito e la vita eterna ha in sé.

 

Se poi diranno male perché siete amici Suoi,

sappiate che l'han fatto già con Lui, prima di voi.

Siate felici, siate felici, siate felici. Amen.

[durante il canti si Intronizza la Parola]

 

LA PAROLA

Acclamazione Al Vangelo:

Alleluia: La Tua Parola Signore è Parola di vita eterna, alleluia

Lettrice 3 : Dal Vangelo secondo Luca 6, 22-23.26-31

Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell'uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti.

Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti.

Ma a voi che ascoltate, io dico: Amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l'altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da' a chiunque ti chiede; e a chi prende le cose tue, non richiederlo. E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro.

Omelia del Sacerdote

PPT: Suor Leonella Sgorbati : la sua vita e il suo Martirio

 

Guida: Lasciamo riecheggiare nel cuore alcune espressioni delle Circolari di Suor Leonella.

 

Lettrice 1: Sorelle,  lo Spirito Santo, che geme nella realtà dell’oggi, ci chiede di renderci presenti e farci uno con i  fratelli e le sorelle che soffrono oppressione, violenza e povertà per l’abuso di potere, di denaro... a causa di chi strumentalizza gli indifesi e semina morte e distruzione.

Lo Spirito della vita, dell’amore e della verità ci invita, quasi ci supplica a prendere le armi di Gesù-Consolazione per vincere l’orgoglio, seminatore di morte, con l’umiltà, la non-violenza, la debolezza.

E’ un cammino che dobbiamo percorre unite, insieme, perché è un cammino doloroso come quello della croce».  (Lettera circolare alle sorelle della Regione Kenya del 20 giugno 1998)

Lettrice 2 Sorelle…Consolare significa accogliere che il Figlio sia libero in me, in ciascuna di noi, libero di perdonare, attraverso la mia persona, a chi mi reca offesa, libero di amare attraverso di me con l’Amore più grande l’Amore che va fino alla fine, che è più forte dell'odio e dell'inferno...nella verità, nella pratica di ogni giorno e di ogni momento. Libero di spezzare il pane della bontà, della comprensione, ma che farà sgorgare lo Spirito Santo Consolatore dal cuore di chi, unita a Gesù, si dona a Lui per essere trasformata in Lui stesso, Consolazione.

Lettrice 1: Se il mio corpo e il Suo sono una cosa sola, se il mio sangue e il Suo sono una cosa sola, allora è possibile essere sempre dono d'amore per tutti. Sempre, in ogni momento... Allora è possibile testimoniare sempre che Lui c'è e ci ama». (Sabbatico Castelnuovo 2006)

Siamo disposte ad andare a cercare coloro che il messaggio dell’amore di Dio non l’hanno mai conosciuto, anche se questo implica distacco e sacrificio fino a dare la vita?

Siamo disposte a dare la vita, a dare il sangue se occorre, testimoniando la mitezza e la mansuetudine del Figlio? Sì, io credo di sì»  (Lettera del 18 gennaio 1994)

 

INTERCESSIONI

Guida: Padre Santo, che ci rendi tutti liberi nell’amore verso te, ascolta questa nostra preghiera che con umile voce ti presentiamo.

Ritornello: Ascoltaci, o Signore

  • Per la Chiesa, della quale siamo membra vive, perché sappia proporre l’annuncio del Vangelo con una testimonianza autentica, controcorrente che pone al centro i poveri e gli oppressi. Preghiamo.
  • Per tutti i missionari e le missionarie affinché il Signore dia loro la forza per superare le difficoltà ed essere sempre testimoni di gioia e speranza per tutti i fratelli che incontrano sul loro cammino. Preghiamo.

 

  • Per tutti i giovani e le giovani affinché il Signore sia per loro fonte di speranza per costruire un mondo in cui regni la pace, la giustizia e il rispetto per la vita.  Preghiamo.

 

  • Per tutte le comunità cristiane perseguitate e oppresse perché la loro sofferenza sia linfa vitale per tutta la Chiesa e seme di una nuova umanità redenta dal sangue di Cristo. Preghiamo.

 

  • Per noi qui riuniti in assemblea, perché la chiamata del Signore risuoni nei nostri cuori affinché diventiamo operatori di pace e testimoni della mitezza di Cristo. Preghiamo.

 

CANTO: Siamo Discepoli tuoi A 173

Siamo Discepoli tuoi, impariamo da te. Sei il nostro Pastore,

sei la guida sicura e dalla tua Parola sgorga la novità.

E con la forza della libertà, noi camminiamo insieme a Te Gesù

E il nostro amore confini non ha perché l’amore sei tu.

 

Testimoni di Te fino a dove tu vuoi, sale che dona sapore

Ci vuoi luce del mondo E nello Spirito doni coraggio e lealtà.

 

Guida: Uniti in Cristo con tutto l’amore diciamo insieme:  PADRE NOSTRO

 

CANTO: O Consolata Madre d’amor…



[1] P. Inverardi G. Superiore Generale IMC dal 1981 al 1993.

[2] Nepi (VT) Istituto Suore Missionarie della Consolata Archivio Generale Suor Leonella Sgorbati 726, 4 Testimonianze, 3.2, condoglianze Istituto Missioni Consolata, n 3 P. Giuseppe Inverardi IMC

[3] www.vatican.va Giovanni Paolo II, commemorazione dei testimoni della fede del secolo xx,  Omelia, Colosseo 7 maggio 2000

[4]www.vatican.va Giovanni Paolo II, commemorazione dei testimoni della fede del secolo xx,  Omelia, Colosseo 7 maggio 2000

[5] Nepi (VT), Archivio generale, Istituto Suore Missionarie della Consolata,  emergenza Somalia, H/2 153 n 17

[6] Nepi (VT), Archivio Postulazione, Istituto Suore Missionarie della Consolata,  Somalia II/4 n 1,2,3,4

[7] Nepi (VT), Archivio generale, Istituto Suore Missionarie della Consolata,  Suor Leonella Sgorbati, 726  4  testimonianze, 4.2 Istituto Suore Missionarie della Consolata, n 37,  Suor Marzia Feurra.

[8] Nepi (VT), Archivio generale, Istituto Suore Missionarie della Consolata, Suor Leonella Sgorbati, 726 1 Documenti – Formazione – Studi, Certificati 1.1 n 3. Register of Desth 26, Nairobi, Registrar’s Serial Lee. Il certificato segnala che la sorella è morta a causa di diverse ferite da arma da fuoco sulla porta dell’ospedale SOS. In esso si legge che la causa del decesso è dovuta a forte emorragia interna causata da diversi colpi di arma da fuoco sparati da persona sconosciuta alle ore 1:30 p.m. del 17 settembre del 2006, fuori del cancello dell’Ospedale.

[9] Nepi (VT), Archivio generale, Istituto Suore Missionarie della Consolata, Suor Leonella Sgorbati, 726 1 Documenti – Formazione – Studi, Certificati Certificato dell’Autopsia praticata a Suor Leonella Sgorbati dal medico: Dr. Jane Wasike Siminyu, Nairobi, il  18/09/06.

[10] Nepi (VT), Archivio generale, Istituto Suore Missionarie della Consolata,  Suor Leonella Sgorbati, 726  4  testimonianze, 4.2 Istituto Suore Missionarie della Consolata, n 37,  Suor Marzia Feurra. Suor Marzia Feurra da trent’anni in Somalia guidava con prudenza e amore la piccola comunità come superiora locale. Lei e tutte le sorelle erano in costante pericolo, ma la loro presenza era segno di consolazione e di speranza per tante donne e mamme prive di assistenza.

[11] Nepi (VT), Archivio generale, Istituto Suore Missionarie della Consolata,  Suor Leonella Sgorbati, 726 4  testimonianze. 2 Suor Gianna Irene Peano.

[12] Cf. Ignazio di Antiochia ai Romani IV,3; V,3

[13] cf. Gv 18,37, verbo martyréo.

 

 

 


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