Per creare il clima della preghiera testo tratto da A. Pronzato, “Tutti i figli di Dio hanno le mani”
Signore, insegnami a pregare con parole semplici. Sono stanco di formule raffinate,espressioni complicate e brillanti, frasi elaborate, costruite al computer teologico. Non mi dicono più nulla ed esse non ti dicono nulla di me. Mi sembrano involucri vuoti, freddi, incapaci di contenere un sentimento autentico. Troppo eleganti per esprimere la vita reale. Meglio recuperare certe ruvide frasi come quella che si trova nel «Miserere»: un cuore contrito e umiliato tu, Dio, non disprezzi... Ecco, mi basta conservare un cuore «contrito e umiliato» e presentarmi davanti a Te con questo cuore. Passano re e imperatori, principi e perfino papi, passano le rivoluzioni (e anche le celebrazioni). Tutti i personaggi abbandonano il palcoscenico. Ma un cuore contrito e umile resiste al tempo, è sempre lì, gradito a Te, da Davide (e anche prima) fino a oggi. Si sfasciano tanti progetti cadono tante incrostazioni si dissolvono tante illusioni nella vita. E ci si accorge che è importante conservare un cuore contrito e umile.
Alla tua borsa valori le quotazioni di questo cuore sono sempre assai elevate. E poco importa che troppa gente punti su altri titoli. Anch’io ho tentato più volte, goffamente, di impormi alla tua attenzione (e naturalmente a quella degli altri) esibendo sciocchezze assortite. Ora ho capito che devo dedicarmi al cuore, ripulirlo assiduamente, coltivarlo con amore, vigilarlo premurosamente come fa un pensionato col suo orticello. Io, però, non mi sento un pensionato. Sono uno che impara, che comincia a vivere e si preoccupa di tenere in funzione, stando attento non si guasti, l’unico strumento indispensabile: il cuore. Naturalmente «contrito e umiliato». So benissimo che posso perdere tutto. Ma Tu mi chiedi, semplicemente, di salvare il cuore. È di lì che tutto può ricominciare... («Simone, mi vuoi bene?»).
Preghiera comune
dal salmo 50
Pietà di me, o Dio, nel tuo amore; nella tua grande misericordia cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa, dal mio peccato rendimi puro.
Tu gradisci la sincerità nel mio intimo, nel segreto del cuore mi insegni la sapienza.
Aspergimi con rami d'issòpo e sarò puro; lavami e sarò più bianco della neve.
Fammi sentire gioia e letizia: esulteranno le ossa che hai spezzato.
Crea in me, o Dio, un cuore puro, rinnova in me uno spirito saldo.
Rendimi la gioia della tua salvezza, sostienimi con uno spirito generoso.
Uno spirito contrito è sacrificio a Dio; un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi.
Nella tua bontà fa' grazia a Sion, ricostruisci le mura di Gerusalemme.
Allora gradirai i sacrifici legittimi, l'olocausto e l'intera oblazione;
allora immoleranno vittime sopra il tuo altare.
La sua Parola
Ez 36,22-36
22 Perciò annuncia alla casa d'Israele: Così dice il Signore Dio: Io agisco non per riguardo a voi, casa d'Israele, ma per amore del mio nome santo, che voi avete profanato fra le nazioni presso le quali siete giunti. 23 Santificherò il mio nome grande, profanato fra le nazioni, profanato da voi in mezzo a loro. Allora le nazioni sapranno che io sono il Signore - oracolo del Signore Dio -, quando mostrerò la mia santità in voi davanti ai loro occhi.
24Vi prenderò dalle nazioni, vi radunerò da ogni terra e vi condurrò sul vostro suolo. 25Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati; io vi purificherò da tutte le vostre impurità e da tutti i vostri idoli, 26vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. 27Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo le mie leggi e vi farò osservare e mettere in pratica le mie norme. 28Abiterete nella terra che io diedi ai vostri padri; voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio. 29Vi libererò da tutte le vostre impurità: chiamerò il grano e lo moltiplicherò e non vi manderò più la carestia. 30Moltiplicherò i frutti degli alberi e il prodotto dei campi, perché non soffriate più la vergogna della fame fra le nazioni. 31Vi ricorderete della vostra cattiva condotta e delle vostre azioni che non erano buone e proverete disgusto di voi stessi per le vostre iniquità e i vostri abomini. 32 Non per riguardo a voi io agisco - oracolo del Signore Dio -, sappiatelo bene. Vergognatevi e arrossite della vostra condotta, o casa d'Israele.
33Così dice il Signore Dio: Quando vi avrò purificati da tutte le vostre iniquità, vi farò riabitare le vostre città e le vostre rovine saranno ricostruite. 34 Quella terra desolata, che agli occhi di ogni viandante appariva un deserto, sarà di nuovo coltivata 35e si dirà: "La terra, che era desolata, è diventata ora come il giardino dell'Eden, le città rovinate, desolate e sconvolte, ora sono fortificate e abitate". 36 Le nazioni che saranno rimaste attorno a voi sapranno che io, il Signore, ho ricostruito ciò che era distrutto e coltivato di nuovo la terra che era un deserto. Io, il Signore, l'ho detto e lo farò.
Santa Teresa di Lisieux
Ho indossato le armi dell’Onnipotente, la sua mano divina s’è degnata vestirmene; non c’è nulla ormai che mi spaventi, chi potrà separarmi dal suo amore? Scendendo in campo con lui non temerò né ferro né fuoco. I miei nemici sapranno che io sono regina, la sposa di un Dio.
O mio Gesù! conserverò l’armatura che vesto sotto i tuoi occhi adorati; e fino alla sera del mio esilio i sacri miei voti saranno il mio più bell’arnese.
Povertà, primo mio voto, sarai con me fino alla morte: perché io so bene che per scendere in lizza occorre staccarsi da tutto. Godetevi, gente, i rimorsi e le pene, gli amari frutti della vanità; io lietamente colgo sul campo i trofei della povertà.
Gesù ha detto: Il regno dei cieli s’acquista con la violenza. Ebbene, la povertà sia la mia lancia, il glorioso mio casco. La Castità mi fa sorella degli Angeli, spiriti puri e vittoriosi tra i quali spero di volare un giorno. Ma in quest’esilio debbo battermi come loro, senza riposo né tregua, pel mio Sposo, il Re dei Re. La castità è il gladio celeste che può conquistargli i cuori.
Con l’arma invincibile della mia castità vincerò i miei nemici; indicibile gioia! per essa sarò la sposa del Signore! L’Angelo superbioso gridò, in seno alla luce: Non obbedirò! ... In questa notte della terra io grido che voglio sempre obbedire. Sento nascere in me un’audacia santa che sfida tutti i furori dell’inferno. L’Obbedienza è la mia forte corazza, lo scudo del mio cuore.
O Iddio vittorioso! io non voglio altra gloria che sottometterti ogni mia volontà: perché l’obbediente ridirà le sue vittorie in eterno.
Sì, ho l’armi Potenti del guerriero, e se valentemente combatto imitandolo, io, come la vergine radiosa, canterò guerreggiando. Gesù, fa’ vibrare le corde della tua cetra, che sono quelle del mio cuore: così canterò la dolcezza e la forza delle tue misericordie.
E sorridendo sfido la mitraglia; o mio Sposo divino, morirò nelle tue braccia, cantando, sul campo di battaglia, con l’arma in Pugno!
Preghiera comune
Santa Teresa di Lisieux
Mio Dio, ti offro tutte le azioni che sto per fare in questo giorno, nelle intenzioni e per la gloria del sacro cuore di Gesù. Voglio santificare i battiti del cuore, i pensieri e le opere più semplici, unendoli ai suoi meriti infiniti, e riparando le mie colpe gettandole nella fornace del suo amore misericordioso. O Signore ti chiedo per me e per coloro che mi sono cari la grazia di compiere perfettamente la tua santa volontà, di accettare per amor tuo le gioie e le pene di questa vita passeggera. per essere un giorno riuniti nel cielo per tutta l'eternità.