Invocazione allo Spirito Santo
Siamo qui, dinanzi a Te, Spirito Santo,
sentiamo il peso delle nostre debolezze,
ma siamo tutti riuniti nel Tuo nome.
Vieni a noi, assistici,
scendi nei nostri cuori, e insegnaci Tu cosa dobbiamo fare,
mostraci Tu il cammino da seguire,
compi Tu stesso quanto da noi richiedi.
Sii Tu solo a suggerire e guidare le nostre decisioni.
Tienici stretti a Te, col dono della Tua grazia,
perché siamo una sola cosa in Te,
con Dio Padre e con il Figlio Suo,
e in nulla ci discostiamo dalla verità. AMEN.
Vocazione come… risposta
Dal Messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II per la XLII giornata mondiale di preghiera per le
vocazioni
Cari giovani voi vi trovate a dover assumere decisioni importanti per il vostro futuro. Conservo nel cuore il ricordo delle numerose occasioni d’incontro che negli anni passati ho avuto con i giovani, oggi diventati adulti e forse genitori di alcuni di voi, o sacerdoti, religiosi e religiose, vostri educatori nella fede. Li ho visti allegri come devono essere i ragazzi, ma anche pensosi, perché presi dal desiderio di dare ‘senso’ pieno alla loro esistenza. Ho capito sempre più che è forte nell’animo delle nuove generazioni l’attrazione verso i valori dello spirito, è sincero il loro desiderio di santità. I giovani hanno bisogno di Cristo, ma sanno anche che Cristo ha voluto aver bisogno di loro. Fidatevi di Lui, mettetevi in ascolto dei suoi insegnamenti, fissate lo sguardo sul suo volto, perseverate nell’ascolto della sua Parola. Lasciate che sia Lui a orientare ogni vostra ricerca e aspirazione, ogni vostro ideale e desiderio del cuore.
Silenzio…..
O Signore, tu sai che io sono una povera persona
e che non sempre so dirti di si;
tu sai che sono debole e infedele.
Eppure non vuoi escludermi dal tuo piano di salvezza.
Anzi vuoi rendermi tuo stretto collaboratore.
Aiutami, o mio Dio a non fuggirti,
ma piuttosto a cercarti,
perché senza di te io non sono nulla.
Fa che io conformi le mie azioni ai tuoi desideri
e non permettere che io mi allontani da te,
per cercare altre terre e altri mari,
come spesso sono tentato di fare.
Aiutami a lasciarmi svegliare
da quelli che tu mi fai incontrare,
perché non cada nel sonno
dell’indifferenza e della rassegnazione,
investi il mio cuore,
sconvolgilo col tuo amore,
fa’ che arda in me il desiderio di incontrarti,
fa’ che tutta la mia vita sia orientata
alla ricerca di Te...
Fare esperienza nella propria vita della "presenza" di Gesù di Nazareth, costituisce l'avventura più affascinante che possiamo vivere. Oltretutto, questo "incontro personale" non è solo per pochi privilegiati.
Chiunque può incontrare realmente Gesù, dal momento che è fratello di ogni uomo. La sua voce, se accolta, risuona nel cuore di ogni persona; e tutto questo avviene attraverso la sua Parola.
Il Vangelo è pieno di gente in ricerca: come il mercante di perle (Mt 13,45). La perla è sul banco, confusa con l'altra mercanzia; solo lui se ne accorge perché' ha sensibilità e passione. E quando il mercante alza di molto il prezzo, solo lui vi resiste.
Per trovare Cristo tra le cianfrusaglie della vita ci vuole conoscenza e passione, coraggio e determinazione.
Tanta gente cerca Gesù: alcuni perché' faccia qualcosa per loro, altri perché li aiuti nelle loro scelte di vita, di fede, di conversione, perché cercano la felicità...
Gesù è il punto di riferimento sicuro e decisivo della vita di una persona, ma occorre ascoltare con attenzione. Possiamo accogliere la Parola di Dio, custodirla nel cuore e permetterle di fare frutti, come un buon terreno accoglie e circonda ogni seme che gli viene affidato.
La giovinezza poi è il punto di partenza per sviluppare un colloquio con Cristo. Giovinezza come capacità di scoprire, scegliere, programmare, assumere una decisione in proprio.
La giovinezza è riassunta in una domanda: "Che cosa devo fare ?". C’è il progetto ineludibile di tutta la vita: Gesù, che pone interrogativi...
La vocazione cristiana è una conseguenza dell'incontro tra l'interrogativo del giovane e l'amore di Cristo.
Quando Cristo ti ama il futuro diventa presente e trova una realizzazione: seguimi !
"Che cosa devo fare ?" equivale a "io devo essere qualcuno". E Gesù non risponde semplicemente con una serie di consigli, ma con una decisione di vita: seguimi !
L'uomo si costruisce con delle decisioni totali.
Se ne siamo capaci, la conseguenza è che la nostra vita ne viene rinnovata, grazie proprio agli effetti di questa Parola in noi, e la nostra esistenza ottiene dei cambiamenti sostanziali, come frutto della presenza in noi del nostro Signore, che desideriamo e cerchiamo con tutto il cuore.
Cristo sa che c’è questa ricerca nel cuore dell'uomo, anche se non sempre manifesta e chiara o entusiasta.
Così è Gesù stesso che chiama e sceglie: Egli ci tira fuori dalla massa degli uomini per farci capire chi siamo, cosa dobbiamo fare e come.
Cristo, se siamo disponibili, ci aiuta a scoprire la direzione da prendere e il volto da dare al nostro progetto.
Gesù sa scoprire in ognuno di noi quello che gli altri non vedono e arriva anche nella parte più intima dei nostri pensieri e del nostro cuore.
Ogni vocazione, ogni chiamata, è in effetti un incontro e un dialogo. Il Signore parla, ci chiama e ci chiede di seguirlo. E questo invito attrae come una risposta di amore, perché' quello che Gesù ci propone è sempre qualcosa di meraviglioso, coinvolgente ed unico, e arriva direttamente al nostro cuore.
La chiamata presa in considerazione e accolta fa scaturire dal nostro cuore "Eccomi!". Tanti "eccomi" troviamo nella Parola di Dio: è la risposta della prontezza e generosità e anche della gioia di chi sta attento e attende la realizzazione di qualcosa a cui deve partecipare con tutte le qualità ed energie della propria vita.
Silenzio….
In quei giorni Gesù se ne andò sulla montagna a pregare e passò la notte in orazione. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede il nome di apostoli: Simone, che chiamò anche Pietro, Andrea suo fratello, Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo d'Alfeo, Simone soprannominato Zelota, Giuda di Giacomo e Giuda Iscariota, che fu il traditore.
Come vivere questa Parola?
Un arido elenco di nomi? No! Il segno che per Dio non siamo numeri. Egli chiama ciascuno per nome, fa emergere dal nulla, dando un volto ben definito. Ognuno è se stesso: unico, irrepetibile. Da sempre Dio lo ha sognato così. E in quel nome una chiamata, che è la mia, solo mia. "Ne scelse dodici ai quali diede il nome di apostoli". Dodici. Eppure la vocazione di Simone non è quella di Andrea, perché Simone dall'eternità era nel cuore di Dio come Simone, quel Simone lì impulsivo pieno di slanci eppure tanto fragile, quel Simone che rinnegherà ma poi verserà il sangue per il Maestro. Quel Simone che avrà il compito di confermare gli altri e a cui saranno affidate le chiavi del Regno... Così per ogni uomo... per me. Chiamato da sempre, perché da sempre sognato così, con questo volto, questo compito da svolgere nella vita, che non può essere distinto da me. Io non ho una vocazione: io sono la mia vocazione. Quella voce che mi ha tratto dal nulla, che mi ha dato un volto nel momento stesso in cui in un atto di infinita tenerezza pronunciava il mio nome, quella voce mi chiamava ad "essere per". VOLUTO DA DIO PERCHÉ AMATO DA DIO COSÌ COME SONO.
Come posso non amarmi, non accettarmi anche nei miei limiti, non amare la mia vocazione? Come posso non esplodere di gioia? Sì, quella voce di cui serbo in cuore l'eco con nostalgia profonda, quella voce continua a chiamarmi alla gioia…
Oggi, nella mia preghiera, lascerò emergere nel mio cuore la gioia profonda di sapermi desiderato da sempre.
Cercherò di guardarmi con quello sguardo carico di compiacenza con cui Dio mi ha accolto quando sbocciavo alla vita. Lentamente, sentendole pronunciate per me, mi ripeterò le parole della Genesi: "Dio vide che era cosa molto buona!".
Spazio per preghiere spontanee…
Preghiamo
Io sono creato per fare e per essere qualcuno
per cui nessun altro è creato.
Io occupo un posto mio
nei consigli di Dio, nel mondo di Dio
un posto da nessun altro occupato.
Poco importa che io sia ricco, povero
disprezzato o stimato dagli uomini:
Dio mi conosce e mi chiama per nome.
Egli mi ha affidato un lavoro
che non ha affidato a nessun altro.
Io ho la mia missione.
In qualche modo sono necessario
ai suoi intenti
tanto necessario al posto mio
quanto un Arcangelo al suo.
Egli non ha creato me inutilmente.
Io farò del bene, farò il Suo lavoro.
Sarò un angelo di pace
un predicatore della verità
nel posto che Egli mi ha assegnato
anche senza che io lo sappia,
pur ch'io segua i Suoi comandamenti
e Lo serva nella mia vocazione.
Dio della mia gioia,
dammi di percepire sempre nel mio cuore
quel richiamo carico di tenerezza che mi ha dato di essere.
Che io scopra giorno dopo giorno il mio "nome",
in un alone di stupore e di riconoscenza.
Che io lo viva in pienezza,
condividendo il tuo sogno,
rispondendo all'Amore con l'amore.
Grazie, grazie Dio della mia gioia.