O Signore risorto,
donaci di fare l'esperienza delle donne il mattino di Pasqua.
Esse hanno visto il trionfo del vincitore,
ma non hanno sperimentato la sconfitta dell'avversario.
Solo tu ci puoi assicurare che la morte è stata vinta davvero.
Donaci la certezza che la morte non avrà più presa su di noi.
Che le ingiustizie dei popoli hanno i giorni contati.
Che le lacrime di tutte le vittime della violenza e del dolore
saranno prosciugate come la brina dal sole della primavera.
Strappaci dal volto,
ti preghiamo o dolce Risorto,
il sudario della disperazione e arrotola per sempre,
in un angolo,
le bende del nostro peccato.
Donaci un po' di pace.
Preservaci dall'egoismo.
Accresci le nostre riserve di coraggio.
Raddoppia le nostre provviste di amore.
Spogliaci, Signore, da ogni ombra di arroganza.
Rivestici dei panni della misericordia e della dolcezza.
Donaci un futuro pieno di grazia e di luce
e di incontenibile amore per la vita.
Aiutaci a spendere per te
tutto quello che abbiamo e che siamo
per stabilire sulla terra
la civiltà della verità e dell'amore
secondo il desiderio di Dio
Amen
LITANIA PASQUALE
P. SILVANO GARELLO
( Pasqua 2004 )
O Cristo Risorto, mistero d'amore, di vita e di luce,
brilla nel mio cuore assopito, che stenta a riconoscere il tuo volto.
Fammi entrare nella grande trepidazione che avvolgeva il Padre
al momento della tua morte e della tua resurrezione.
Fai scoccare la scintilla che mi faccia intuire
anche nelle mie lacrime il tuo sentiero di luce.
Tu sei l'unico Compagno di viaggio su cui non aleggia la morte.
Tu, più ancora che a Nazareth, sei nascosto in ogni uomo
e in ogni donna del nostro villaggio terrestre.
Tu trascini sulla via della croce ognuno di noi
così restio a morire come il chicco di grano.
Tu mi mostri le tue piaghe gloriose,
perché nessun altro salvatore mi possa ingannare.
Tu, anche oggi, con il tuo Spirito, ti fai per me parola e silenzio,
tocco e sguardo, pane e vino, chiesa e umanità,
affinché ti possa riconoscere, amare, seguire e annunciare.
NON CAMBIARE |
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Per anni sono stato un nevrotico. |
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Ero ansioso, depresso ed egoista. |
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E tutti continuavano a dirmi di cambiare. |
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E tutti continuavano a dirmi quanto fossi nevrotico. |
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E io mi risentivo con loro, |
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ed ero d’accordo con loro, |
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e volevo cambiare, ma non ci riuscivo, |
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per quanto mi sforzassi. |
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Ciò che mi faceva più male |
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era che anche il mio migliore amico |
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continuava a dirmi quanto fossi nevrotico. |
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Anche lui continuava a insistere che cambiassi. |
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E io ero d’accordo anche con lui, |
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e non riuscivo ad avercela con lui. |
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E mi sentivo così impotente e intrappolato. |
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Poi, un giorno, mi disse: |
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"Non cambiare. Rimani come sei. |
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Non importa se cambi o no. |
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Io ti amo così come sei; |
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non posso fare a meno di amarti." |
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Quelle parole suonarono |
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come una musica per le mie orecchie: |
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"Non cambiare. Non cambiare. Non cambiare... |
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Ti amo." |
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E mi rilassai. E mi sentii vivo. |
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E, oh meraviglia delle meraviglie, cambiai! |
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Ora so che non potevo cambiare davvero |
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finché non avessi trovato qualcuno che mi avrebbe amato, |
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che fossi cambiato o meno. |
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È così che mi ami, Dio? |
Aiutami, o Signore risorto,
a sorridere alla Pasqua che oggi celebriamo,
a non pensare a ciò che ho lasciato,
ad essere felice di ciò che ho trovato.
Aiutami, o Signore risorto,
a non volgermi indietro perché l'ieri non c'è più
se non come briciola di lievito per il pane d'oggi.
Aiutami a sorridere alla vita che avanza,
sempre così ricca di sorprese e di novità.
Aiutami a sorridere alla poesia che canta nel cuore
per spingermi alla ricerca di spazi sconfinati.
Aiutami, o Signore risorto,
a sorridere ai tentativi che compio
per essere e restare creatura nuova.
Aiutami, o Signore,
che sento vivo dentro di me,
a sorridere ad ogni alba che viene,
perché ora so che,
se vengo e sto con te,
ogni giorno è Pasqua,
ogni giorno è "primo mattino del mondo".
Amen.
( A. DINI )