«RALLEGRATEVI CON QUELLI CHE SONO NELLA GIOIA; PIANGETE CON QUELLI CHE SONO NEL PIANTO»

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Preghiera per le vocazioni – giovedì 7 febbraio 2013

 

In ascolto della Parola

Rm 12, 1-5; 9-16

Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale. Non conformatevi a questo mondo, ma lasciatevi trasformare rinnovando il vostro modo di pensare, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto.

Per la grazia che mi è stata data, io dico a ciascuno di voi: non valutatevi più di quanto conviene, ma valutatevi in modo saggio e giusto, ciascuno secondo la misura di fede che Dio gli ha dato. Poiché, come in un solo corpo abbiamo molte membra e queste membra non hanno tutte la medesima funzione, così anche noi, pur essendo molti, siamo un solo corpo in Cristo e, ciascuno per la sua parte, siamo membra gli uni degli altri.

La carità non sia ipocrita: detestate il male, attaccatevi al bene; amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda. Non siate pigri nel fare il bene, siate invece ferventi nello spirito; servite il Signore. Siate lieti nella speranza, costanti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera. Condividete le necessità dei santi; siate premurosi nell'ospitalità.

Benedite coloro che vi perseguitano, benedite e non maledite. Rallegratevi con quelli che sono nella gioia; piangete con quelli che sono nel pianto. Abbiate i medesimi sentimenti gli uni verso gli altri; non nutrite desideri di grandezza; volgetevi piuttosto a ciò che è umile. Non stimatevi sapienti da voi stessi.

 

In ascolto del Fondatore

«Piangete con quelli che sono nel pianto». La partecipazione non deve essere inopportuna, ma va fatta con riguardo: una preghiera, una piccola preferenza, ecc.; tutte cose che, sebbene non siano vistose, circondano di affetto il fratello o la sorella e leniscono indirettamente la pena. Se un dito duole, soffre tutto il corpo; così deve essere di noi in comunità.

Non bisogna avere solo carità spirituale ma anche materiale, cioè aiutarci a vicenda, dividere le fatiche, prenderci di mano i lavori. Com’è bella, in una comunità, questa gara di aiutarsi a vicenda! Questa sì che è carità! Non si fa forse così nelle famiglie?

Non siamo tante statue che ognuna non tocca l’altra! Bisogna che tutti sentiamo e abbiamo interesse per il bene della comunità ed esserne membri vivi e concordi. Sì, voglio che ci sia – e ci deve essere – questo amore di fraternità. Vorrei proprio che ciascuno facesse del bene, godesse e soffrisse con il fratello o la sorella, e aiutasse in tutto ciò che può. Vorrei proprio che vi usaste le piccole gentilezze, i piccoli aiuti e le piccole carità, che dimostrano che veramente vi amate. Ricordate che l’Istituto non è un collegio, neppure un seminario, ma una famiglia. Nell’Istituto dobbiamo formare una cosa sola fino a dare la vita gli uni per gli altri. Amarci fraternamente: dolori di uno, dolori di tutti; interesse di uno, interesse di tutti.

Come è bello starcene tutti assieme, non come statue in un museo, non come carcerati, ma come fratelli o come sorelle in una stessa casa, che formano una sola famiglia!

BEATO GIUSEPPE ALLAMANO, da Così vi voglio, p. 183, 187

 

Per riflettere

Personalmente, in silenzio

Nella vita di comunità, poi, deve farsi in qualche modo tangibile che la comunione fraterna, prima d'essere strumento per una determinata missione, è spazio teologale in cui si può sperimentare la mistica presenza del Signore risorto (cfr Mt 18, 20). Questo avviene grazie all'amore reciproco di quanti compongono la comunità, un amore alimentato dalla Parola e dall'Eucaristia, purificato nel Sacramento della Riconciliazione, sostenuto dall'implorazione dell'unità, speciale dono dello Spirito per coloro che si pongono in obbediente ascolto del Vangelo. E' proprio Lui, lo Spirito, ad introdurre l'anima alla comunione col Padre e con il Figlio suo Gesù Cristo (cfr 1 Gv 1, 3), comunione nella quale è la sorgente della vita fraterna. Dallo Spirito le comunità di vita consacrata sono guidate nell'adempimento della loro missione di servizio alla Chiesa e all'intera umanità, secondo la propria ispirazione originaria.

 

 

BEATO GIOVANNI PAOLO II,

Esortazione apostolica post-sinodale Vita consecrata, n. 42

 

Pregare con la Parola

Salmo 67

Dio abbia pietà di noi e ci benedica,

su di noi faccia splendere il suo volto;

perché si conosca sulla terra la tua via,

la tua salvezza fra tutte le genti.

Ti lodino i popoli, o Dio,

ti lodino i popoli tutti.

Gioiscano le nazioni e si rallegrino,

perché tu giudichi i popoli con rettitudine,

governi le nazioni sulla terra.

Ti lodino i popoli, o Dio,

ti lodino i popoli tutti.

La terra ha dato il suo frutto.

Ci benedica Dio, il nostro Dio,

ci benedica Dio e lo temano

tutti i confini della terra.

Gloria al Padre, e al Figlio,

e allo Spirito Santo,

come era nel principio e ora e sempre

nei secoli dei secoli. Amen

 

 

Preghiere d’intercessione

 

Ad ogni preghiera di intercessione si risponde con il ritornello: «Donaci il tuo Spirito, Signore», o altri adeguati, anche cantati.

 Signore Gesù, aiuta i giovani ad aprire il cuore alla tua presenza e al tuo amore

 Signore Gesù, donaci di saper accompagnare i giovani a te, di saperti indicare con l’autenticità della nostra testimonianza

 Signore Gesù, ti preghiamo per tutti i giovani in formazione nella nostra famiglia missionaria e per i loro formatori: si lascino guidare e formare alla missione da te.

 Signore Gesù, donaci di essere interpreti fedeli e creativi del carisma del nostro Fondatore, per poter continuare l’opera che tu hai iniziato per mezzo suo e che tanti fratelli prima di noi hanno portato avanti

 Signore Gesù, vera Consolazione, benedici la nostra famiglia con il dono di nuove vocazioni, anche qui in Italia e in Europa, perché il tuo vangelo continui a diffondersi in tutto il mondo attraverso il nostro carisma della consolazione.

 Signore Gesù, ti ringraziamo per il dono dell’Ordinazione sacerdotale di Giuseppino, avvenuta in Corea il 30 gennaio scorso.

 Signore Gesù, ti preghiamo per coloro che saranno ordinati diaconi e presbiteri il 16 febbraio, all’Allamano House di Nairobi, mentre si celebra il 25° anniversario del seminario.

 Signore Gesù, ti preghiamo per Dawinso, Kennedy, Daniel, Nicholas e Juan Carlos che si preparano a essere ordinati Diaconi il 2 marzo a Roma.

 Altre intenzioni

 

 

Padre nostro

 

Orazione conclusiva

 

O Dio, tu vuoi che tutti gli uomini siano salvi

e giungano alla conoscenza della verità;

guarda quant’è grande la tua messe e manda i tuoi operai,

perché sia annunziato il Vangelo ad ogni creatura

e il tuo popolo, radunato dalla parola di vita

e plasmato dalla forza dei sacramenti,

proceda nella via della salvezza e dell’amore.

Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,

e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,

per tutti i secoli dei secoli.

Amen.


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