«HAI RIVELATO QUESTE COSE AI PICCOLI»

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bambini

Canto: Vi darò un cuore nuovo

Vi darò un cuore nuovo metterò dentro di voi uno spirito nuovo.

  1. Vi prenderò dalle genti

vi radunerò da ogni terra

e vi condurrò sul vostro suolo.

Vi darò un cuore nuovo ...

  1. Vi aspergerò con acqua pura:

e io vi purificherò

e voi sarete purificati.

Vi darò un cuore nuovo ...

  1. Io vi libererò

da tutti i vostri peccati

da tutti i vostri idoli.

Vi darò un cuore nuovo ...

  1. Porrò il mio spirito dentro di voi voi sarete il mio popolo

e io sarò il vostro Dio.

Vi darò un cuore nuovo ...

La presenza eucaristica di Cristo Salvatore è la forza e la garanzia di salvezza e di stabilità sia per la Chiesa come per ogni uomo che si apre ad essa. Il mondo è stanco di parole e di progetti, cerca soprattutto uno spazio di silenzio e di adorazione. E questo viene domandato particolarmente a noi, chiamati per rivelare il Dio-amore. Soltanto carichi di presenza e di parola contemplata potremo essere segno efficace e continuazione del divino progetto di redenzione. E’ importante quindi cogliere sem­pre più la necessità di queste ore di preghiera, lasciando agire in noi lo Spirito di Dio.

Preghiera personale

VEGLIARE

Mi hai fatto senza fine questa è la tua volontà. Questo fragile vaso continuamente tu vuoti continuamente lo riempi

di vita sempre nuova.

Questo piccolo flauto di canna hai portato per valli e colline attraverso esso hai soffiato melodie eternamente nuove.

Quando mi sfiorano le tue mani immortali

questo piccolo cuore si perde in una gioia senza confini

e canta melodie ineffabili.

Su queste mani

scendono i tuoi doni infiniti.

Passano le età, e tu continui a versare, e ancora c’è spazio da riempire.

Vegliamo nella notte. In ascolto dell’amico, di Colui che sempre ci accompagna

perché il suo sogno di gioia

in noi si realizzi.

Apri le tue mani al dono. Il tuo cuore,

abisso di desiderio, solo lui, l’Amore fedele potrà essere riempito.

G La vita è un cammino. Andare e venire, correre, affannarsi, riposare. Camminare sulla strada dei sogni, incespicare e cadere sulle difficoltà che la vita, con frequenza, ti offre.

Nel cammino della tua esistenza Lui ti incontra perché la tua vita sia risuscitata. Perché il tuo presente cammino sia gioiosa speranza di una meta certa la pienezza di gioia.

Canto: Camminiamo sulla strada

Camminiamo sulla strada che han percorso i santi tuoi tutti ci ritroveremo

dove eterno splende il sol.

E quando in ciel dei santi tuoi la grande schiera arriverà

o Signor come vorrei

che ci fosse un posto per me. E quando il sol si spegnerà e quando il sol si spegnerà, o Signor come vorrei

ci fosse un posto per me.

C'è chi dice che la vita

sia tristezza sia dolore

ma io so che viene il giorno in cui tutto cambierà.

E quando in ciel risuonerà la tromba che ci chiamerà o Signor come vorrei

che ci fosse un posto per me. Il giorno che la terra e i ciel a nuova vita risorgeran

o Signor come vorrei

che ci fosse un posto anche per me.

L’Eucaristia è il «Dio con noi » che dà sicurezza al nostro operare tra gli uomini. Dobbiamo però saper proclamare sovente la nostra fede perché diventi per tutti una valida proposta per il futuro. Per questo diciamo:

Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente.

Tu sei la parola del Padre fatta carne.

Tu sei l’Uomo-Dio che ci ha nobilitato.

Tu sei il figlio di Maria che ha vissuto tra noi. Tu sei la Buona Novella per l’uomo più povero. Tu sei guarigione e conforto per ogni sofferenza. Tu sei salvezza e perdono per tutti i peccatori. Tu sei modello di preghiera e di offerta al Padre. Tu sei il cibo che nutre la fame di ogni uomo. Tu sei la Pasqua di liberazione per ogni società. Tu sei l’Uomo della croce che attira tutti a sé. Tu sei la risurrezione e la vita dell’umanità.

Tu sei il Sacerdote e la Vittima della Nuova Alleanza. Tu sei l’amore che redime tutto il creato.

Signore Gesù, noi abbiamo trovato delle costanti nella tua vita terrena: fiduciosa sicurezza nell’azione del Padre, dialogo aperto e confidente nella preghiera, mitezza e umiltà di cuore. Ben più grande di Elia, tu hai voluto incarnare l’esperienza del pro­feta e del sacerdote. Dona anche a noi gli stessi valori di fede, di confidenza e di

mansuetudine, facendoci operatori efficaci nel tuo Regno. Tu vivi e regni nei secoli eterni. Amen.

* * *

Salmo 4

tema Speranza e riposo in Dio, per mezzo del Cristo.

Ogni uomo ha sete di felicità, ma spesso la cerca nella illusione mendace di cose vane. Solo lasciandosi afferrare dall’amore del Cristo arriverà a scoprire il Padre nel cui volto attingerà quella pace che il mondo non può dare.

PREGHIAMO O Padre, che ti riveli ai piccoli e ti nascondi ai sapienti, volgi a noi la luce del tuo volto: pieni di gioia per la tenerezza del tuo amore, riposeremo tranquilli con la pace nel cuore.

Rit. Hai messo tanta gioia nel mio cuore

Quando ti invoco, rispondimi, Dio, mia giustizia: dalle angosce mi hai liberato;

pietà di me, ascolta la mia preghiera.

Fino a quando, o uomini, sarete duri di cuore? Perché amate cose vane e cercate la menzogna?

Sappiate che il Signore fa prodigi per il suo fedele: il Signore mi ascolta quando lo invoco.

Tremate e non peccate,

sul vostro giaciglio riflettete e placatevi.

Offrite sacrifici di giustizia e confidate nel Signore.

Molti dicono: “Chi ci farà vedere il bene? ”. Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto.

Hai messo più gioia nel mio cuore

di quando abbondano vino e frumento.

In pace mi corico e subito mi addormento: tu solo, Signore, al sicuro mi fai riposare.

Rit. Hai messo tanta gioia nel mio cuore

* * *

Ci mettiamo in ascolto della preghiera tra le più intime e significative della vita di Gesù. È una breve e intensa lode al Padre perché ha voluto nel suo disegno rivelare in lui, il Cristo mite e umile di cuore e in coloro che assumono i suoi atteggiamenti, i misteri del Regno di Dio.

Canto: Beati quelli che ascoltano

R. Beati quelli che ascoltano la parola di Dio, e la vivono ogni giorno.

  1. La tua parola ha creato l'universo, tutta la terra ci parla di te, Signore.

  2. La tua parola si è fatta uno di noi: mostraci il tuo volto, Signore.

  3. Tu sei il Cristo, la Parola di Dio vivente, che oggi parla al mondo con la Chiesa.

  4. Parlaci della tua verità, Signore: ci renderemo testimoni del tuo insegnamento

Dal vangelo secondo Matteo 11,25-30

In quel tempo Gesù disse: « Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te. Tutto mi è stato dato dal Padre mio: nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno co­nosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare.

Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero

Parola del Signore. R. Lode a te, o Cristo.

Gesù in questa preghiera, come in numerosi altri momenti della sua attività apostolica, gioisce e si compiace con i piccoli e i poveri. E contento che ad essi sia rivelato pienamente l’amore salvifico del Padre. Con passione e viva partecipazione accoglie e perdona il peccatore: la Maddalena, la Samaritana, Zaccheo. Con evidente soddisfazione guarisce i lebbrosi, i ciechi, gli storpi, annuncia la liberazione

ai prigionieri, propone una beatitudine per i poveri e gli afflitti. Gesù stesso si dichiara il servo, colui che è mite e umile di cuore, il Maestro che lava i piedi ai discepoli, il Signore che dà la vita sulla croce. E uno stile di vita che il cristiano deve progressivamente assumere sull’esempio di Cristo.

Attraverso l’atteggiamento costante del povero si assume quella docilità e semplicità di cuore che avvicina a Dio, predispone al dialogo e alla confidenza, si apprende la dipendenza e la mansuetudine (da mansuesco: abituarsi alla mano di qualcuno; « mansueto» è colui che si abitua alla mano di Dio). Ecco perché Gesù dice: « Venite a me », entrate nel mio stile di vita, « voi tutti che siete affaticati e oppressi », cioè nella situazione privilegiata del povero, « e io vi ristorerò »: il ristoro e la pace avvengono nell’incontro con Cristo quando in lui scopriamo la novità di una parola che salva, di una vita sicura che ci fa accettare con serenità la situazione materiale in cui viviamo portandoci alla continua conversione del cuore.

Il « giogo » che gli israeliti sentivano pesante, opprimente e impossibile era la legge con le sue numerose pratiche imposte dai farisei e dai dottori. Gesù propone anch’egli la sua legge, è il comandamento dell’amore. Lui stesso ci dice: è «il mio giogo sopra di voi », prendetelo! Un invito dolce ma sicuro. Dobbiamo assumere l’amore nella nostra vita non solo come proposta, ma anche come esperienza di vita: « imparate da me » dice Gesù. Lui è il modello, lui è accanto a noi la presenza, il compagno di viaggio che ci aiuta a rendere dolce e leggero l’impegno di un amore radicale anche fino al dono della vita.

Silenzio di meditazione e di preghiera

* * *

Uniamo la nostra preghiera alla preghiera filiale di Cristo, rendendo grazie per tanti benefici e diciamo:

Ascoltaci, o Padre.

Per la Chiesa, i suoi vescovi, i sacerdoti e i fedeli, perché siano segno e presenza di servizio e di carità umile e concreta tra gli uomini, preghiamo.

Per i giovani, perché sappiano scoprire i valori evangelici della povertà, della mansuetudine e della semplicità di cuore per scelte di vita stabili e autentiche, preghiamo.

Per ogni uomo che soffre, che prega, che cerca la verità, che vive la solitudine e l’incapacità di amare, perché sappiano tutti trovare in Cristo ristoro e pace, preghiamo.

(Intenzioni libere)

Signore Gesù, abbiamo contemplato nella tua preghiera l’atteggiamento filiale e confidente della tua lode al Padre, insieme all’amore sincero verso gli ultimi e i poveri, ai quali hai voluto rivelare i più profondi misteri. Aiutaci a mettere nel nostro quotidiano il tuo stile di vita, a farci umili e mansueti per essere sempre accolti alla tua presenza ed essere sostenuti nel portare il giogo dell’amore che salva. Con te allora saremo figli e salvatori per la gloria del Padre, ora e nei secoli eterni. Amen.

PREGHIERA PER LE VOCAZIONI

O Vergine di Nazaret, il sì pronunciato nella giovinezza ha segnato la tua esistenza ed è divenuto grande come la tua stessa vita.

O Madre di Gesù, nel tuo sì libero e gioioso e nella tua fede operosa tante generazioni e tanti educatori hanno trovato ispirazione e forza nell’accogliere la Parola di Dio e nel compiere la sua volontà.

O Maestra di vita, insegna ai giovani a pronunciare il sì che dà significato all’esistenza e fa scoprire il “nome” nascosto da Dio nel cuore di ogni persona.

O Regina degli Apostoli, donaci educatori sapienti, che sappiano amare i giovani e farli crescere, guidandoli all’incontro con la Verità che rende liberi e felici. Amen.

Canto: Le tue mani

  1. Le tue mani son piene di fiori; dove li portavi, fratello mio ?

Li portavo alla tomba di Cristo,

ma l'ho trovata vuota, fratello mio !

R. Alleluja, alleluja, alleluja, alleluja !

  1. I tuoi occhi riflettono gioia; dimmi: cos'hai visto, fratello mio ? Ho veduto morire la morte,

ecco cosa ho visto, fratello mio !

  1. Hai portato una mano all'orecchio; dimmi: cosa ascolti, fratello mio ? Sento squilli di trombe lontane ! Sento cori d'angeli, fratello mio !

  2. Stai cantando un'allegra canzone; dimmi: perché canti, fratello mio ? Perché so che la vita non muore, ecco perché canto, fratello mio !


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