OTTOBRE MISSIONARIO

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Veglia di preghiera


“Gesù speranza dei popoli”



Canto : Gesù, sorgente di vita

Rit. E’ Gesù la sorgente di vita per l’umanità,
è Gesù la sorgente di vita per l’umanità ,
è Gesù la speranza e l’amore,
è Gesù nuovo raggio di sole,
è Gesù la sorgente di Dio per l’umanità.

1. Credo nell’azzurro universale del cielo,
credo nella terra, nei colori del mondo.
Credo nell’acqua divina che genera l’uomo,
credo in Cristo Gesù, speranza di vita.

2. Cristo è risorto e fiorisce la Chiesa,
Cristo è il profeta di un Vangelo di gioia.
Fonte di carismi e di fede, di annuncio di Lui.
Gloria a Cristo Gesù, speranza di vita.

3. Credo nella Chiesa missionaria del mondo,
noi saremo apostoli del terzo millennio.
Nuova Pentecoste di fuoco incendia la terra.
Gloria a Cristo Gesù, sorgente d’amore.

Presidente: Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Assemblea: Amen


Presidente: Il Dio della pace e della speranza sia con tutti voi.

Assemblea: E con il tuo spirito.

Guida: Il terzo millennio appena iniziato, con i suoi timori, attese, speranze, ci impegna con rinnovato entusiasmo nel servizio alla missione universale della Chiesa.

In questa Veglia di preghiera, vogliamo riflettere e meditare insieme sull'apporto che come cristiani, come famiglia di Dio siamo chiamati a dare per l'annuncio del Vangelo fin agli estremi confini della terra, pronti a dare ragione della speranza che è in noi.

In questa preghiera, sentiamoci accompagnati dalle parole del Papa nella recente Lettera Apostolica scritta al termine del Grande Giubileo:

“Occorre riaccendere in noi lo slancio delle origini, lasciandoci pervadere dall’ardore della predicazione apostolica seguita alla Pentecoste. Dobbiamo rivivere in noi il sentimento infuocato di Paolo, il quale esclamava: ‘Guai a me se non predicassi il Vangelo’ (1 Cor 9,16).

Questa passione non mancherà di suscitare nella Chiesa una nuova missionarietà, che dovrà coinvolgere la responsabilità di tutti i membri del popolo di Dio. Chi ha incontrato Cristo non può tenerselo per sé, deve annunciarlo. Occorre un nuovo slancio apostolico che sia vissuto quale impegno quotidiano delle comunità e dei gruppi cristiani... in una missionarietà fiduciosa, intraprendente, creativa” (Novo Millennio Ineunte, 40).

Parte prima

Noi speravamo che.....

Guida: Gesù risorto, che si accompagna a noi sulle nostre strade lasciandosi riconoscere, come dai discepoli di Emmaus «nello spezzare il pane » (Lc 24,35), ci trovi vigili e pronti per riconoscere il suo volto e correre dai nostri fratelli a portare il grande annuncio: «Abbiamo visto il Signore!» (Gv 20,25). (NMI 59)

Lettore: Dal Vangelo secondo Luca (vv. 24,13-35)

Ed ecco in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio distante circa sette miglia da Gerusalemme, di nome Èmmaus, e conversavano di tutto quello che era accaduto. Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona si accostò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo. Ed egli disse loro: "Che sono questi discorsi che state facendo fra voi durante il cammino?". Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli disse: "Tu solo sei così forestiero in Gerusalemme da non sapere ciò che vi è accaduto in questi giorni?". Domandò: "Che cosa?". Gli risposero: "Tutto ciò che riguarda Gesù Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i sommi sacerdoti e i nostri capi lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e poi l'hanno crocifisso. Noi speravamo che fosse lui a liberare Israele; con tutto ciò son passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; recatesi al mattino al sepolcro e non avendo trovato il suo corpo, son venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati al sepolcro e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l'hanno visto".

Ed egli disse loro: "Sciocchi e tardi di cuore nel credere alla parola dei profeti! Non bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?". E cominciando da Mosè e da tutti i profeti spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui. Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: "Resta con noi perché si fa sera e il giorno già volge al declino". Egli entrò per rimanere con loro.

Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma lui sparì dalla loro vista. Ed essi si dissero l'un l'altro: "Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?". E partirono senz'indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: "Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone". Essi poi riferirono ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane.

Guida : Di fronte alle tante situazioni del mondo, alla difficoltà di annunciare Cristo anche nella nostra famiglia, tra i nostri amici, nel luogo di lavoro, forse anche noi abbiamo pensato: “Noi speravamo che…Ma sono già passati tre giorni…” Facciamo qualche minuto di silenzio, chiedendo al Signore di dissipare le paure e tristezze che appesantiscono il nostro cuore e di rinnovarci nella sua speranza.

Riflessione a più voci

1° lettore: In un mondo in cui il numero di coloro
che non hanno occasione di conoscere
la storia di Gesù, continua ad aumentare,
non è forse necessario moltiplicare
la vocazione di testimonianza della Chiesa?

2° lettore: In un mondo in cui la maggioranza di coloro
che non conoscono Cristo sono i poveri
ai quali è promesso il Regno,
non è forse essenziale condividere con loro
il buon annunzio di questo Regno?

Tutti: In un mondo in cui uomini e donne lottano
per la giustizia e la liberazione,
spesso senza vedere alcun risultato,
non è forse urgente annunciare
che il Regno di Dio è proprio per loro?

1° lettore: In un mondo in cui gli emarginati e gli esclusi
dalla società del benessere cercano conforto
nella droga e nelle religioni esoteriche
non è forse impellente annunciare che Cristo
è venuto perché tutti abbiano la vita
e l’abbiano in abbondanza?

Tutti: In un mondo in cui l’impegno di molti credenti
verso Gesù Cristo e verso il mondo è solo teorico
non è forse necessario richiamarli
all’entusiasmo del loro primo amore?

2° lettore: In un mondo in cui le guerre e i rumori di guerre
mettono in questione il presente e l’avvenire
delle risorse naturali e dell’umanità,
non è forse cruciale proclamare beati
coloro che costruiscono la pace
nel nome di Cristo che ha distrutto le barriere
e riconciliato il mondo nel suo sangue?

Tutti: Uniamo le nostre vite in un solo grido di speranza:
siamo missionari, annunciamo Cristo
per questo siamo nati e siamo stati segnati
dall’acqua e dallo Spirito.


Canto: Io sarò con te

Rit. Io sarò con te sulle strade della vita,
io sarò con te anche quando non lo sai,
io sarò con te custodendoti per sempre
nella fedeltà è il mio amore.
Tu sarai con me sulle strade della vita,
tu sarai con me anche quando non lo so,
tu sarai con me custodendomi per sempre
nella fedeltà è il tuo amore.

1. Se forte e coraggioso tu sarai
scegliendo la via della vita,
ascoltando la mia Parola,
custodendola nel tuo cuore.

2. Se forte e coraggioso tu sarai
annunciando ad ogni uomo la salvezza,
cantando la speranza che non muore,
camminerò con Te ovunque andrai.

Parte seconda

GESÙ, SPERANZA CHE NON DELUDE

Guida: Il Cristo risorto ci ridà come un appuntamento nel Cenacolo, dove la sera del «primo giorno dopo il sabato» (Gv 20,19) si presentò ai suoi per « alitare » su di loro il dono vivificante dello Spirito e iniziarli alla grande avventura dell'evangelizzazione: lo stesso Spirito, che ci spinge oggi a ripartire sorretti da Cristo, speranza « che non delude » (Rm 5,5) (cf. NMI 40).

Lettore: Ora dobbiamo guardare avanti, dobbiamo « prendere il largo », fiduciosi nella parola di Cristo: Duc in altum! Ciò che abbiamo fatto quest'anno non può giustificare una sensazione di appagamento ed ancor meno indurci ad un atteggiamento di disimpegno. Al contrario, le esperienze vissute devono suscitare in noi un dinamismo nuovo, spingendoci ad investire l'entusiasmo provato in iniziative concrete. Gesù stesso ci ammonisce: « Nessuno che ha messo mano all'aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio » (Lc 9,62). Nella causa del Regno non c'è tempo per guardare indietro, tanto meno per adagiarsi nella pigrizia. ….

“Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28,20). Questa certezza, carissimi Fratelli e Sorelle, ha accompagnato la Chiesa per due millenni. Da essa dobbiamo attingere un rinnovato slancio nella vita cristiana, facendone anzi la forza ispiratrice del nostro cammino. È nella consapevolezza di questa presenza tra noi del Risorto che ci poniamo oggi la domanda rivolta a Pietro a Gerusalemme, subito dopo il suo discorso di Pentecoste: « Che cosa dobbiamo fare? » (At 2,37).

Ci interroghiamo con fiducioso ottimismo, pur senza sottovalutare i problemi. Non ci seduce certo la prospettiva ingenua che, di fronte alle grandi sfide del nostro tempo, possa esserci una formula magica. No, non una formula ci salverà, ma una Persona, e la certezza che essa ci infonde: “Io sono con voi”!

Non si tratta, allora, di inventare un « nuovo programma ». Il programma c'è già: è quello di sempre, raccolto dal Vangelo e dalla viva Tradizione. Esso si incentra, in ultima analisi, in Cristo stesso, da conoscere, amare, imitare, per vivere in lui la vita trinitaria, e trasformare con lui la storia fino al suo compimento nella Gerusalemme celeste. È un programma che non cambia col variare dei tempi e delle culture, anche se del tempo e della cultura tiene conto per un dialogo vero e una comunicazione efficace. Questo programma di sempre è il nostro per il terzo millennio” (Novo Millennio Ineunte 15,26.)

Riflessione silenziosa: “Nella causa del Regno non c'è tempo per guardare indietro, tanto meno per adagiarsi nella pigrizia”: cosa siamo disposti a “mettere in gioco” di noi stessi per la causa del Regno?

Preghiera

Ad ogni proclamazione delle soliste, tutti cantano il ritornello:
Beati voi, beati voi, beati!

1 Voce: Beati i piedi di colui che,
in mezzo alla lotta della vita,
trova il tempo di andare lungo le strade,
d’entrare nelle case
e avvicinarsi all’uomo
per un annuncio di speranza:
Cristo è vivo!

2 Voce: Beati i piedi di tanti missionari
del Vangelo,
di chi esprime la novità del Regno,
di chi si fa accoglienza trasparente di valori,
che sa attendere e provocare,
soffrire e continuare
per introdurre l’eterno nella storia

3 Voce: Beati i piedi che non si stancano mai
di promuovere la verità e la pace,
di cercare Dio,
che non misurano e non calcolano,
ma tracciano un solco profondo di gratuità;
che non si rassegnano, non si fermano
davanti alla fatica della strada,
alla delusione, al fallimento,
perché poggiano sulla vita del Risorto.

4 Voce: Beati i piedi della quotidianità dell’incarnazione,
messaggeri di quell’amore
che dà direzione e unità
ai frammenti dispersi dell’esistenza,
facile preda della molteplicità del tempo.

5 Voce: Beati i piedi che aprono le strade
ancora invisibili,
che avanzano portando nel cuore
il mistero di una Presenza mai compiuta,
di una pace piena.
Beati i piedi lavati dal Sangue
dell’Uomo-Dio.

Guida: O Padre,
che hai mandato tuo Figlio Gesù Cristo
ad annunciare il lieto messaggio ai poveri,
rendi sempre più missionaria la tua Chiesa
perché abbracci gli uomini di ogni lingua e nazione;
accompagna i passi dei tuoi missionari
e di tutti cloro che hanno donato la vita
per la causa del Regno
e la salvezza di tutti i popoli.

Tutti: Amen.

Segno: si predispone un cartellone con delle orme. Mentre si esegue il canto, si pongono sulle orme i nome dei missionari della parrocchia o della diocesi

Canto: Andate e ditelo a tutti

Rit. Andate in tutto il mondo
e annunciate il Vangelo
ad ogni creatura. (2 volte).

1. Cristo è la salvezza dell’uomo,
andate e ditelo a tutti.
Cristo è una notizia di gioia
andate e ditelo a tutti.

2. Cristo è una speranza di pace,
andate e ditelo a tutti.
Cristo è una presenza d’amore,
andate e ditelo a tutti.

3. Cristo è un amico dell’uomo
andate e ditelo a tutti.
Cristo è una forza nel pane,
andate e ditelo a tutti.

Parte terza

TUTTI CHIAMATI A UNA SOLA SPERANZA

Guida: Il Cristo contemplato e amato, fonte viva della nostra speranza, ci invita ancora una volta a metterci in cammino: il mandato missionario ci introduce nel terzo millennio invitandoci allo stesso entusiasmo che fu proprio dei cristiani della prima ora” (NMI 58)

Lettore: Gli undici discepoli, intanto, andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro fissato. Quando lo videro, gli si prostrarono innanzi; alcuni però dubitavano. E Gesù, avvicinatosi, disse loro: "Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra. Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo".

Silenzio

Testimonianza di un partente, o di un missionario/a rientrati,
Se non è possibile, la lettura di una esperienza missionaria.

Preghiera a due cori

Guida: “Dunc in altum! Questa parola risuona oggi per noi e ci invita a fare memoria grata del passato, a vivere con passione il presente, ad aprirci con fiducia al futuro” (NMI 1). Con questa consapevolezza, eleviamo al Signore il canto della lode:

Ad ogni strofa si canta il ritornello:
Benediciamo il Signore, a Lui onore e gloria nei secoli!


1° Coro: Benedite il Signore, evangelizzatori di tutta la terra,
beneditelo voi che edificate la Chiesa
in ogni angolo della terra,
beneditelo con Cristo, primo inviato del Padre,
beneditelo con Maria, Regina delle Missioni.

2°Coro: Beneditelo, voi tutti catecumeni,
beneditelo, fratelli in cammino di conversione,
beneditelo, catechisti che animate le comunità nascenti,
beneditelo tutti con la vostra dedizione e fede.

1°Coro: Beneditelo voi Chiese d’Europa e d’America del Nord,
beneditelo voi Chiese dell'Asia, immensa e religiosa,
beneditelo Chiese dell’Africa, feconda e misteriosa,
beneditelo Chiese vive d’America latina e di Oceania.

2° Coro: Beneditelo voi, membri degli Istituti missionari,
beneditelo voi, Pastori che reggete le nostre Chiese,
beneditelo consacrati, consacrate
e contemplativi di tutto il mondo
con tutto il popolo di Dio,
capace di donare con sacrificio e con generosità.

Insieme: Benediciamo il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo,
con tutti i popoli, ora e nei secoli dei secoli. Amen.

BENEDIZIONE FINALE

Presidente: Dio Padre,
noi ti lodiamo e ti benediciamo
perché tu sei il Padre di Gesù
e perché vuoi essere anche
il Padre di tutti gli uomini,
nel tuo grande amore e nella tua misericordia.

Assemblea : Amen.


Presidente: Dio Figlio,
noi ti lodiamo e ti benediciamo
perché tu sei il Figlio del Suo amore
e vuoi essere anche il fratello primogenito
di una moltitudine di fratelli, figli di Dio.

Assemblea : Amen


Presidente: Dio Spirito Santo
noi ti lodiamo e ti benediciamo
perché tu sei l’amore del Padre e del Figlio
che scaturisce come il fuoco della loro tenerezza,
e vuoi abitare nel cuore di tutti gli uomini
come una fiamma d’amore.

Assemblea : Amen.


Presidente: E la benedizione di Dio Onnipotente, Padre, Figlio e Spirito Santo, discenda su di voi e con voi rimanga sempre.

Assemblea : Amen.


Presidente: Andate nella pace del Signore e annunciate ad ogni creatura Gesù speranza dei popoli.

Assemblea : Amen.


Canto finale: Madre della Speranza

Rit. Madre della speranza,
veglia sul nostro cammino
guida i nostri passi
verso il Figlio tuo, Maria!
Regina della pace,
proteggi il nostro mondo:
prega per questa umanità, Maria.
Madre della speranza.
Madre della speranza!

1. Docile serva del Padre,
piena di Spirito Santo,
umile Vergine Madre
del Figlio di Dio!
Tu sei la piena di grazia,
scelta tra tutte le donne.
Madre di misericordia,
Porta del cielo.

2. Noi che crediamo alla vita,
noi che crediamo all’amore,
sotto il tuo sguardo
mettiamo il nostro domani.
Quando la strada è più dura,
quando è più buia la notte,
stella del giorno,
risplendi sul nostro sentiero.
così il tuo tutto il mondo invaderà.

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