Mi sta a cuore il mondo

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INTRODUZIONE


In questo incontro ci prenderemo a cuore tutti coloro che abbiamo nel cuore i nostri sacerdoti, i missionari e tutti gli uomini del mondo.

Vogliamo così che la nostra preghiera non rimanga chiusa su noi stessi, sui nostri problemi e situazioni; sarebbe una preghiera un po’ monotona, di un colore solo. Se invece con la preghiera abbracciamo tutta la diversità del mondo, prendendoci a cuore questa terra che Dio Creatore ci ha donato, con i suoi abitanti, che il Padre ci ha messo vicino, allora la nostra preghiera sarà nuova, diversa, universale.


Canto: GRANDI COSE

Grandi cose ha fatto il Signore per noi,
ha fatto germogliare fiori fra le rocce.
­Grandi cose ha fatto il Signore per noi,
ci ha riportati liberi alla nostra terra.
Ed ora possiamo cantare, possiamo gridare
l'amore che Dio ha versato su noi.

Tu che sai strappare dalla morte,
hai sollevato il nostro viso dalla polvere.
Tu che ha sentito il nostro pianto,
nel nostro cuore hai messo un seme di felicità.


C. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

A.Amen

C. Grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo.

A.E con il tuo Spirito

C. Preghiamo: O Padre, che hai stabilito la tua Chiesa sacramento universale di salvezza per continuare l’opera di Cristo sino alla fine dei secoli, risveglia il cuore dei tuoi fedeli, perché avvertano l’urgenza della chiamata missionaria affinché si realizzi il sogno di Dio, fare dell’umanità una famiglia sola. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

Amen


Dalla prima lettera di San Giovanni Apostolo (1Gv 4, 7 – 16)

Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio: chiunque ama è generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore.

In questo si è manifestato l’amore di Dio per noi: Dio ha mandato il suo unigenito Figlio nel mondo, perché avessimo la vita per lui.

In questo sta l’amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati.

Carissimi, se Dio ci ha amato, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri.

Nessuno mai ha visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l’amore di lui è perfetto in noi.

Da questo si conosce che noi rimaniamo in lui ed egli in noi: egli ci ha fatto dono del suo spirito. E noi stessi abbiamo veduto e attestiamo che il Padre ha mandato il suo Figlio come salvatore del mondo.

Chiunque riconosce che Gesù è il Figlio di Dio, Dio dimora in lui ed egli in Dio.

Noi abbiamo riconosciuto e creduto all’amore che Dio ha per noi. Dio è amore; chi sta nell’amore dimora in Dio e Dio dimora in lui.

Parola di Dio

A. Rendiamo grazie a Dio.

G. All’origine della nostra esistenza, vi è sempre l’appassionato amore di Dio per ciascuno di noi. Noi, gli stiamo a cuore !

Infatti, non ha esitato a sacrificare il Suo Unigenito per farci diventare, in lui, un’unica famiglia. Ma l’umanità sembra ancora tanto lontana dal realizzare il sogno di Dio! Ancora troppi sono i fratelli che non conoscono Gesù, perché mai raggiunti dalla Parola e tanti sono quelli che non sanno più riconoscerlo.

Chiediamo al Signore, Padre di tutti, di farci riscoprire il senso dell’essere cristiano: accogliere, perdonare, amare perché a mia volta, da sempre sono amato.

(silenzio)

Quando ci si sente immensamente amati,
non si può partecipare al mistero dell’Amore che si dona
restando a guardare da lontano.
Bisogna lasciarsi investire dalle fiamme e diventare,
noi pure,
amore .

(Giovanni Paolo II)

Facciamo nostra la preghiera di Madre Teresa di Calcutta che ben aveva compreso che l’amore di Dio equivale all’amore per il prossimo.


Signore, quando ho fame,
Mandami qualcuno da sfamare.
Quando ho sete,
mandami qualcuno da dissetare.
Quando ho freddo,
mandami qualcuno da scaldare.
Quando sono triste,
mandami qualcuno da consolare.
Quando sono povero,
mandami qualcuno più povero di me.
Quando non ho tempo,
mandami qualcuno da ascoltare.
Quando mi sento incompreso,
mandami qualcuno da abbracciare.
Quando sono scoraggiato,
mandami qualcuno da incoraggiare.
Quando sono umiliato,
mandami qualcuno da lodare.
Quando non mi sento amato,
mandami qualcuno da mare.


Canto: Dolce Sentire

Dolce è sentire come nel mio cuore
ora umilmente sta nascendo amore.
Dolce è capire che non son più solo,
ma che son parte di un’immensa vita,
che generosa risplende intorno a me:
dono di Lui, del suo immenso amor. (2 v)


Leggiamo ora liberamente alcune frasi del Vangelo, risponderemo con il canto:
ABBIAMO CONTEMPLATO, O DIO LE MERAVIGLIE DEL TUO AMORE.

“Se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto”.
ABBIAMO CONTEMPLATO, O DIO LE MERAVIGLIE DEL TUO AMORE.

“Voi mi chiamate maestro e Signore, e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. Vi ho infatti dato l’esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi.”
ABBIAMO CONTEMPLATO, O DIO LE MERAVIGLIE DEL TUO AMORE.

“Questo è il mio più grande comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici.”
ABBIAMO CONTEMPLATO, O DIO LE MERAVIGLIE DEL TUO AMORE.

“Andando di là, Gesù vide un uomo seduto al banco delle imposte, chiamato Matteo, e gli disse:”Seguimi”. Egli si alzò e lo seguì.”
ABBIAMO CONTEMPLATO, O DIO LE MERAVIGLIE DEL TUO AMORE.

“Chi accoglie voi, accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato. E chi avrà dato anche solo un bicchiere di acqua fresca a uno di questi piccoli, perché è mio discepolo, in verità vi dico: non perderà la sua ricompensa.”
ABBIAMO CONTEMPLATO, O DIO LE MERAVIGLIE DEL TUO AMORE.

“In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come bambini, non entrerete nel Regno dei Cieli. Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel Regno dei Cieli. E chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me.”
ABBIAMO CONTEMPLATO, O DIO LE MERAVIGLIE DEL TUO AMORE.

“Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo.”
ABBIAMO CONTEMPLATO, O DIO LE MERAVIGLIE DEL TUO AMORE.


C. Gesù ci ha insegnato a pregare in modo particolare il Padre suo e nostro, a sentirci uniti come fratelli con tutti coloro che soffrono e a cui noi siamo inviati ad annunciare la pace e l’amore di Cristo. Con questo spirito preghiamo insieme a cori alterni:

Coro maschile: Padre nostro, Padre degli uomini, Padre di tutti i popoli che abitano la terra.

Coro femminile: Sia santificato e benedetto da tutti il tuo nome. Ti santifichi la tua Chiesa con la sua preghiera, con il servizio ai poveri, con il rispetto per tutti gli uomini.

Coro maschile: Venga il tuo regno che è carità, verità, amore, speranza e libertà. Venga il tuo regno in mezzo a noi e tra tutti gli uomini di buona volontà.

Coro femminile: Si compia nel mondo la tua volontà come già si compie in cielo. Sia fatta la tua volontà che è libertà e buona notizia da proclamare.

Coro maschile: Dacci oggi il nostro pane quotidiano. Perché si possa realizzare sempre il principio di una universale condivisione dei beni creati da Dio per tutti.

Coro femminile: Padre nostro, perdonaci come noi perdoniamo chi non ci ha amato. E per essere capaci di perdonare sempre, riempici del tuo Spirito d’Amore.

Coro maschile: Padre, non lasciare che la tentazione ci vinca, soprattutto la tentazione di poter esistere e fare senza di Te.

Coro femminile: E liberaci dal male, da tutti i mali, specialmente dall’egoismo e dall’indifferenza.

Insieme: Donaci, Signore un cuore che sappia amare sempre. Donaci un cuore libero dai pregiudizi che rendono indifferenti ai diritti dell’altro e alla sua sofferenza. Donaci un cuore pronto ad accogliere, a portare a tutti l’amore con il quale siamo amati da Te. Poiché tuo è il regno, tua la potenza e la gloria nei secoli.

Amen.



Canto: Dolce Cuor del Mio Gesù

Dolce cuor del mio Gesù
Fa ch’io t’ami sempre più.
I sospiri del mio cuor
Son, per te, Gesù d’amor.
Vergin Santa, dammi ardor
Nella via del Signor.
Voglio amarti sempre più,
o dolcissimo Gesù.

Dall’Enciclca “Deus caritas est”

(c. 14) L'unione con Cristo è allo stesso tempo unione con tutti gli altri ai quali Egli si dona. Io non posso avere Cristo solo per me; posso appartenergli soltanto in unione con tutti quelli che sono diventati o diventeranno suoi. La comunione mi tira fuori di me stesso verso di Lui, e così anche verso l'unità con tutti i cristiani. Diventiamo « un solo corpo », fusi insieme in un'unica esistenza.

Amore per Dio e amore per il prossimo sono ora veramente uniti: il Dio incarnato ci attrae tutti a sé.

(c. 39)

Fede, speranza e carità vanno insieme.

La speranza si articola praticamente nella virtù della pazienza, che non vien meno nel bene e neanche di fronte all'apparente insuccesso, ed in quella dell'umiltà, che accetta il mistero di Dio e si fida di Lui anche nell'oscurità.

La fede ci mostra il Dio che ha dato il suo Figlio per noi e suscita così in noi la vittoriosa certezza che è proprio vero: Dio è amore! In questo modo essa trasforma la nostra impazienza e i nostri dubbi nella sicura speranza che Dio tiene il mondo nelle sue mani e che nonostante ogni oscurità Egli vince.

La fede, che prende coscienza dell'amore di Dio rivelatosi nel cuore trafitto di Gesù sulla croce, suscita a sua volta l'amore. Esso è la luce — in fondo l'unica — che rischiara sempre di nuovo un mondo buio e ci dà il coraggio di vivere e di agire. L'amore è possibile, e noi siamo in grado di praticarlo perché creati ad immagine di Dio.

Vivere l'amore e in questo modo far entrare la luce di Dio nel mondo.

(silenzio)

Siamo giunti al termine di questa prima occasione di incontro, riflessione, preghiera e silenzio comunitario.
Prima di lasciarci con il canto e la lettura di una storia che ci invita a NON AVERE PAURA DI AMARE, che vi invitiamo a portare a casa come ricordo e proseguimento della riflessione di questa sera, ci rivolgiamo a Maria, perché con la sua intercessione sappiamo essere, come lei, testimoni di fede, carità, accoglienza.

Ave, o Maria…

Canto: SALVE REGINA

Salve, Regina, mater misericordiae;
vita, dulcedo et spes nostra, salve.
Ad te clamamus, exules filii Evae.
Ad te suspiramus, gementes et flentes
in hac lacrimarum valle. Eja ergo, advocata nostra,
iullos tuos misericordes oculos ad nos converte.
Et Jesum, benedictum fructum ventris tui,
nobis post hoc exilium ostende.
O clemens, o pia, o dulcis virgo Maria.


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