P
Matteo 9:15
M
Il digiuno non può essere interpretato soltanto come una regola che dobbiamo osservare. Il digiuno di cui parla Gesù si riferisce anche al modo come ci rapportiamo tra di noi. A cosa serve digiunare se poi non sono più umile, più attento ai bisogni del prossimo, più impegnato nell’amore che sa anche perdonare? Magari poi confessiamo che non abbiamo digiunato, dimenticandoci che bisogna confessare soprattutto le volte in cui potevamo amare, servire e consolare il prossimo e non l’abbiamo fatto. Il vero digiuno è quello del nostro peccato.
P
Gesù, nostro cibo,
Grazie perché ci alimenti spesso con la tua parola,
Ed il tuo corpo. Fa’ che il digiuno del nostro orgoglio
E egoismo alimenti la fame di amore del prossimo. Amen.
A
Cosa m’impedisce di essere sorgente di speranza e di gioia per chi ne ha fame?