PRIMO GIORNO
«L'Avvento è la novena più lunga. Guardate come la Chiesa comincia subito a pregare il Signore che venga: “Veni, Domine, excita Domine, potentiam tuam et veni...” [Vieni, Signore, mostra la tua potenza e vieni]; espressioni che sono per preparare il nostro cuore alla venuta di Nostro Signore nel nostro cuore».(Conf., II, 123).
«13 dicembre 1908 - Domenica 2 Avvento - Siamo [vicini] alla Novena di Natale e bisogna che ci prepariamo più prossimamente; a questo serve l'Epistola di oggi: “Gaudete in Domino semper, iterum dico gaudete; modestia vestra nota sit omnibus hominibus, Dominus enim prope est” [“Fratelli, siate sempre lieti nel Signore, ve lo ripeto: siete lieti. La vostra amabilità sia nota a tutti. Il Signore è vicino!”]. Godete pure, godete, state allegri, ma nel Signore. E perché soggiunge: “modestia vestra ecc”? Per dire ai Filippesi (4,4-5): rallegratevi sì, ma con moderazione; sempre secondo la santa modestia. Sì, apprezziamo questa bella virtù, quantunque certa gente non se ne curi. […].
E quali sono i mezzi per acquistare questa bella virtù? Sono due: il primo ce lo dà S. Paolo nelle parole: “Dominus prope est” - Il Signore è vicino, Dio mi vede... Bisogna assuefarci all'idea della presenza di Dio. […]. Il secondo è, come dice il nostro Venerabile [Cafasso] nella sua predica: “lavorare, darsi attorno”. Certo bisogna star ben attenti, oh sì, costa, oh sì! Ma è necessario.
Sì, desidero proprio che abbiate un grande amore a questa bella virtù, e servirà a prepararvi alla venuta del Signore, il quale, diciamo anche noi con la S. Chiesa, prope est... è vicino a venire» (Conf. IMC, I, 280-282).