Con Francesco davanti al crocifisso di S. Damiano
Introduzione
Canto: Madonna Povertà (M. Frisina) o altro canto adatto
Oggi siamo chiamati a venire a te, poverello d’Assisi, che hai fatto della povertà la tua sposa e della Chiesa il tuo unico amore...
Oggi ti presentiamo tutti noi e preghiamo te di intercedere per le nostre famiglie. Aiutaci ad essere testimoni dell’amore di Dio...
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Ci mettiamo davanti al Volto del crocifisso di San Damiano.
È una croce particolare, che sembra parlare anche a noi,
come è successo a Francesco.
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è un crocifisso che pare già risorto. Non è morto, non ha gli occhi chiusi. Sono occhi spalancati, sul mondo, sui giovani, su di noi...
1. Francesco, ripara la mia casa
F.: Eccomi a voi, fratelli... Sono qui a parlarvi, a dirvi quanto amore si è acceso in me quando ho incontrato l’Amore.
Anch’io, con voi, davanti al crocifisso.
Mi viene in mente l’inizio della mia storia...
Io, Francesco, come voi, ho sperimentato ad un certo punto della vita un richiamo, una gioia profonda... Eccomi qui, come allora.
Passo accanto alla chiesa di San Damiano, quasi in rovina e abbandonata da tutti. Lo Spirito mi conduce dentro quella Chiesa, a pregare... Mi prostro davanti al crocifisso, sono toccato dalla sua Grazia, mi ritrovo cambiato... Provo una sensazione inspiegabile, forte, mai avvertita prima.
All’improvviso quell’immagine di Cristo in croce dal dipinto mi parla e mi dice: “Francesco, va’, ripara la mia casa che, come vedi, è tutta in rovina...”
E’ per me un invito chiaro, un richiamo... Prima vivevo nelle ricchezze, nei divertimenti, nella sicurezza. Ora mi accorgo che mi manca la vera ricchezza, cioè la povertà... E mi innamoro perdutamente della povertà.
Solo chi è povero sa di aver bisogno di ricchezze. Chi si impoverisce di sé si fa tutto ricco di Dio. Provate a fissare intensamente il crocifisso, vedete l’amore di Cristo per noi...
Vedo Gesù che si dona a noi...
“Gesù”, “Gesù” : è questo stesso nome che ci salva. Basta pronunciarlo nella fede... Gesù, mio amore.
Francesco era davvero molto occupato con Gesù. Gesù portava sempre nel cuore, Gesù nelle labbra, Gesù nelle orecchie, Gesù negli occhi, Gesù nelle mani, Gesù in tutte le altre membra. Quante colte, mentre sedeva a pranzo, sentendo o pronunciando lui il nome di Gesù, dimenticava il cibo temporale e, come si legge di un santo, “guardando non vedeva e ascoltando non udiva”. C’è di più, molte volte, trovandosi in viaggio e meditando o cantando Gesù, scordava di essere in viaggio e si fermava a invitare tutte le creature alla lode di Gesù...
(Tommaso da Celano)
è vero : abbiamo bisogno di Gesù.
E non solo noi, che siamo qui. Tanta gente, nelle nostre strade, sente di aver bisogno di quest’amore, di questa pace...
Essere con Gesù, per vivere nello Spirito e ritrovare il Padre...
D’ora in poi voglio dire : “Padre nostro che sei nei cieli”,
non più “padre mio Pietro di Bernardone”
Io andai a riparare una chiesa di mattoni, abbandonata e rovinata, con alcuni compagni. Ma, ecco..., mi accorsi a un certo punto che il Signore voleva da me un altro servizio, con semplicità: costruire la Chiesa fatta di persone innamorate di Cristo.
Canto: Ogni uomo semplice
Sì, in alto vogliamo arrivare. Anche noi vogliamo riparare la Chiesa, non quella di mattoni, ma quella di persone...
Questa sera siamo qui e veniamo da tante parti. Aiutaci, Francesco, a tornare nelle nostre comunità trasformati dall’amore per Cristo.
F.: La gente che vi è intorno vuole solo una cosa: la Pace che è Cristo; la Pace, che è Amore.
Tutti: Signore, fa’ di me uno strumento della tua pace.
Dov’è odio, fa’ che io porti l’amore.
Dove è offesa, che io porti il perdono.
Dove è discordia che io porti l’unione
Dove è dubbio che io porti la fede.
Tutti: Signore, fa’ di me uno strumento della tua pace.
Dove è errore, ch’io porti la verità.
Dove è disperazione, che io porti la speranza.
Dove è tristezza che io porti la gioia.
Dove sono le tenebre che io porti la luce.
Tutti: Signore, fa’ di me uno strumento della tua pace.
O Maestro, fa’ che io non cerchi tanto:
di essere consolato, quanto a consolare,
di essere compreso, quanto a comprendere;
di essere amato, quanto ad amare.
Tutti: Signore, fa’ di me uno strumento della tua pace.
E’ dando che si riceve,
perdonando che si è perdonati,
morendo, che si risuscita a vita eterna.
Tutti: Signore, fa’ di me uno strumento della tua pace.
2. Chiesa in Missione
Sì, Signore, rendici strumento di pace.... Soprattutto ora che la Chiesa vive nel Terzo Millennio. Vogliamo essere pronti.
F: Io sono venuto a Roma, dal Papa, per trovare conferma della mia missione. Non esiste infatti missione che ci venga da Cristo che non debba essere vissuta nella Chiesa.
Al Papa ho chiesto di accogliere la nostra regola. Nulla valgono le nostre opere se non siamo in comunione con il Papa...
Ci disse: “Andate con Dio, fratelli e come egli si degnerà di ispirarvi, predicate a tutti la penitenza. Quando il Signore onnipotente vi farà crescere in numero e grazia, ritornerete lieti a dirmelo”.
I cristiani oggi si affidano di nuovo al Papa. Siamo tanti, ma siamo chiamati a crescere nell’unità...
Tutti noi la desideriamo, per noi e per il mondo... Il terzo millennio ci impone una speranza rinnovata.
Dice Giovanni Paolo II: La Chiesa crede che Cristo, per tutti morto
e risorto, dà all’uomo, mediante il suo spirito, luce e forza,
perché l’uomo possa rispondere alla suprema sua vocazione;
La Chiesa crede di trovare nel suo Signore e Maestro la chiave, il centro e il fine dell’uomo, nonché di tutta la storia umana. La Chiesa afferma che al di sotto di tutti i mutamenti, ci sono molte cose che non cambiano; esse trovano il loro ultimo fondamento in Cristo, che è sempre lo stesso ieri oggi e nei secoli...
Vi posso donare la mia debolezza. Vi dono la croce.
Dobbiamo amare molto l’amore di Colui che molto ci ha amati !
F. Dio mio e mio tutto !
O Signore alto e glorioso, illumina il cuore mio. Dammi fede retta...
Dammi speranza certa...
Dammi carità perfetta...
Dammi umiltà profonda, senno, discernimento. Fa’ che io possa sempre servire con gioia i tuoi comandamenti...
O Signore, fa’ che l’ardente e dolce forza del tuo amore porti il mio cuore solamente a te, fino a morire per amore del amor tuo,
come tu moristi per amore dell’amor mio.
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Canto: Lodi all’Altissimo (M. Frisina)
F.: Come sarebbe bello, un giorno, cantare tutti insieme il mio canto :
Altissimo, onnipotente, bon Signore,
Tue so’ le laude, la gloria e l’honore
et onne benedictione.
Canto: Laudato si’ Signore mio
3. Ave Maria
(musica di sottofondo: Sotto il tuo manto.
Momento di silenzio, finché non smette la musica)
1. Abbiamo bisogno di una guida, Francesco,
nelle nostre comunità, nella nostra città....
2. A volte sperimentiamo un vuoto, una mancanza di fiducia,
ma tu, Francesco, ci puoi ora illuminare...
F.: La guida che vi accompagna è sempre Lei, la Madre di Dio, lei che fece del Signore della maestà un nostro fratello...
Sì... La madre mia... e tua e di ciascun cristiano..., di ciascun uomo. Rivolgiamoci a Lei, perché non è mai venuta al mondo una donna simile a Maria, figlia e serva dell’altissimo re e Padre celeste, Madre del Santissimo Signor nostro Gesù Cristo.
E a Te, Maria, io dico: Ave, Signora, Santa Regina
Guida: Ripetiamo insieme: Ave, Signora, Santa Regina
G.: Ave, Signora, Santa Regina
Ave, Santa Madre di Dio, Maria,
che sei vergine fatta Chiesa.
R.: Ave, Signora, Santa Regina
G.: Ave, eletta dal santissimo Padre celeste,
che ti ha consacrata insieme col santissimo suo Figlio diletto
e con lo Spirito Santo Paraclito.
R.: Ave, Signora, Santa Regina
G.: Ave, tu in cui fu ed è ogni pienezza di grazia e ogni bene.
Ave, suo palazzo,
ave, suo tabernacolo,
ave, sua casa.
R.: Ave, Signora, Santa Regina
G.: Ave, suo vestimento,
ave, sua ancella,
ave, sua Madre.
R.: Ave, Signora, Santa Regina
Guida: AVE MARIA, ....
Canto: Sotto il tuo manto
Canto del PADRE NOSTRO
Guida: E ora, a conclusione, di questo intenso momento di preghiera, vogliamo rivolgere il nostro sguardo al mondo. È lì che incontriamo Cristo. È lì che Cristo ci invia.
Canto: Dolce è sentire