VEGLIA DI PREGHIERA VOCAZIONALE

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TI RENDIAMO GRAZIE PER IL DONO DELLA FRATERNITÀ

 

Guida: Anche noi, come Francesco e Chiara, ci disponiamo a fare tutto quello che il Signore vorrà dirci, ovvero, a “fare la sua volontà” alla luce della sua Parola. Disponiamoci all’incontro con il Signore invocando con il canto lo Spirito Santo. Durante il canto accendiamo la luce che rappresenta la nostra vita e la deponiamo attorno alla Parola.

Canto d’inizio

Saluto del celebrante

Cel. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Ass. Amen.

Cel. Il Signore, che ci invita a seguirlo e a ringraziarlo per il dono della fraternità, sia con tutti voi.

Ass. e con il tuo spirito.

Cel. Padre santo e buono, siamo radunati dal tuo amore per dirti grazie per il dono della vita, per essere tuoi figli e fratelli. Radunati e attirati dal tuo amore alla ricerca del tuo progetto su di noi, docili allo Spirito Santo incontriamo la tua Parola. È Cristo il progetto nel quale specchiarci per godere la gioia piena e realizzare la nostra esistenza. Apri i nostri cuori all’ascolto e rendici gioiosi annunciatori dell’amore che salva, coraggiosi testimoni dell’incontro col Risorto. Te lo chiediamo per lo stesso Gesù Cristo nostro Signore.

Ass. Amen.

Seduti

Canto

DAL VANGELO DI MARCO (1,14-20)

Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea predicando il vangelo di Dio e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo».

Passando lungo il mare della Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Seguitemi, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito, lasciate le reti, lo seguirono. Andando un poco oltre, vide sulla barca anche Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello mentre riassettavano le reti. Li chiamò. Ed essi, lasciato il loro padre Zebedèo sulla barca con i garzoni, lo seguirono.

 

Momento di preghiera silenziosa

Nel silenzio ciascuno mediti sulle parole del vangelo lasciandole risuonare nel cuore.

Salmo 138

1 L. Signore, tu mi scruti e mi conosci, tu sai quando seggo e quando mi alzo. Penetri da lontano i miei pensieri, mi scruti quando cammino e quando riposo. Ti sono note tutte le mie vie; la mia parola non è ancora sulla lingua e tu, Signore, già la conosci tutta

2 L. Alle spalle e di fronte mi circondi e poni su di me la tua mano. Stupenda per me la tua saggezza, troppo alta, e io non la comprendo.

1 L. Dove andare lontano dal tuo spirito, dove fuggire dalla tua presenza?

Ass. Dove andare lontano dal tuo spirito, dove fuggire dalla tua presenza?

 

2 L. Se salgo in cielo,

Ass. là tu sei,

1 L. se scendo negli inferi,

Ass. eccoti.

2 L. Se prendo le ali dell’aurora per abitare all’estremità del mare,

Ass. anche là mi guida la tua mano e mi afferra la tua destra.

1 L. Se dico: «Almeno l’oscurità mi copra e intorno a me sia la notte»;

Ass. nemmeno le tenebre per te sono oscure, e la notte è chiara come il giorno; per te le tenebre sono come luce.

2 L. Sei tu che hai creato le mie viscere e mi hai tessuto nel seno di mia madre.

Ass. Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio; sono stupende le tue opere, tu mi conosci fino in fondo.

1 L. Non ti erano nascoste le mie ossa quando venivo formato nel segreto, intessuto nelle profondità della terra.

2 L. Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi e tutto era scritto nel tuo libro; i miei giorni erano fissati, quando ancora non ne esisteva uno.

Ass. Quanto profondi per me i tuoi pensieri, quanto grande il loro numero, o Dio; se li conto sono più della sabbia, se li credo finiti, con te sono ancora.

PAROLA DI FRANCESCO D’ASSISI (FF: 372-373.375-376)

dalla Vita prima di s. Francesco scritta da Tommaso da Celano

Vedendo che di giorno in giorno aumentava il numero dei suoi seguaci, Francesco scrisse per sé e per i frati presenti e futuri, con semplicità e brevità, una norma di vita o Regola, composta soprattutto di espressioni del Vangelo, alla cui osservanza perfetta continuamente aspirava. Ma vi aggiunse poche altre direttive indispensabili e urgenti per una santa vita in comune. Poi, con tutti i suddetti frati, si recò a Roma, desiderando grandemente che il signor papa, confermasse quanto aveva scritto.

Era allora preposto alla Chiesa di Dio, il signor papa Innocenzo III, uomo che si era coperto di gloria, dotto, ricco di eloquenza, ardente cultore della giustizia nel difendere i diritti e gli interessi della fede cristiana. Questi, conosciuto il desiderio di quegli uomini di Dio, dopo matura riflessione, diede il suo assenso alla loro richiesta, e lo completò dandogli effetto; li incoraggiò con molti consigli e li benedisse, dicendo: «Andate con Dio, fratelli, e come Egli si degnerà ispirarvi, predicate a tutti la penitenza. Quando il Signore onnipotente vi farà crescere in numero e grazia, ritornerete lieti a dirmelo, ed io vi concederò con più sicurezza altri favori e uffici più importanti».

Veramente il Signore era con Francesco ovunque andasse, allietandolo con rivelazioni e animandolo con i suoi benefici. Una notte ebbe questa visione: sul ciglio della strada che stava percorrendo c’era un albero maestoso, robusto e bello, con un tronco enorme e altissimo.

Avvicinatosi per osservarne la bellezza e grandezza, egli stesso all’improvviso crebbe tanto da poterne toccare la cima. Lo prese e con una sola mano lo piegò agevolmente fino a terra. Così era avvenuto veramente: papa Innocenzo, che è come l’albero più alto e potente del mondo, si era inchinato così benevolmente alla preghiera del beato Francesco.

 

Canto

Preghiere di invocazione

Intenzioni di preghiera spontanee. Ad ogni invocazione preghiamo:

Rit. Padre nostro che sei nei cieli, ascoltaci.

Ass. Padre nostro…

Cel. Onnipotente, eterno, giusto e misericordioso Dio, concedi a noi miseri di fare, per tuo amore, ciò che sappiamo che tu vuoi, e di volere sempre ciò che a te piace, affinché, interiormente purificati, interiormente illuminati e accesi dal fuoco dello Spirito Santo, possiamo seguire le orme del tuo Figlio diletto, il Signore nostro Gesù Cristo, e con l’aiuto delle tua sola grazia giungere a te, o Altissimo, che nella Trinità perfetta e nell’Unità profonda vivi e regni e sei glorificato, Dio onnipotente per tutti i secoli dei secoli (FF 233).

Ass. Amen.

 

Guida: Preghiamo con le parole di san Francesco

Ass. Rapisca, ti prego, o Signore,

l’ardente e dolce forza del tuo amore

la mente mia da tutte le cose che sono sotto il cielo,

perché io muoia per amore dell’amor tuo,

come tu ti sei degnato morire per amore dell’amore mio (FF 277).

Il Signore vi benedica e vi protegga. Amen.

Faccia risplendere il suo volto su di voi e vi doni la sua misericordia. Amen.

Rivolga su di voi il suo sguardo e vi doni la sua pace. Amen.

Il Dio della gioia vi rivesta ogni giorno di tutti i suoi doni. Andate in pace. Rendiamo grazie a Dio.

Canto finale


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