Preghiera Ecumenica Per La Salvaguardia Del Creato

Published in Preghiera missionaria

Chiesa di san Francesco - Brescia

“Una nuova sobrietà per abitare la Terra”

La Terra casa comune

 

“Una nuova sobrietà, per abitare la Terra”
La Terra casa comune

Canto: Domine Deus, Filius Patris, miserere nobis.

Presidente: Iniziamo questa celebrazione benedicendo insieme il Signore col

 

Salmo 104.

Rit. Bonum est confidere in Domino bonum sperare in Domino.

Il salmo è proclamato dal Pastore Bruno Rostagno

Benedici il Signore, anima mia, Signore, mio Dio, quanto sei grande! Rivestito di maestà e di splendore, avvolto di luce come di un manto. Rit.

Tu stendi il cielo come una tenda, costruisci sulle acque la tua dimora, fai delle nubi il tuo carro, cammini sulle ali del vento. Rit.

Fai dei venti i tuoi messaggeri, delle fiamme guizzanti i tuoi ministri. Hai fondato la terra sulle sue basi, mai potrà vacillare. Rit.

Emergono i monti, scendono le valli al luogo che hai loro assegnato.

Hai posto un limite alle acque: non lo passeranno, non torneranno a coprire

la terra. Rit.

Fai scaturire le sorgenti nelle valli e scorrono tra i monti;

ne bevono tutte le bestie selvatiche e gli ònagri estinguono la loro sete. Rit.

Fai crescere il fieno per gli armenti e l’erba al servizio dell’uomo, perché tragga alimento dalla terra: il vino che allieta il cuore dell’uomo;

l’olio che fa brillare il suo volto e il pane che sostiene il suo vigore. Rit.

Quanto sono grandi, Signore, le tue opere!

Tutto hai fatto con saggezza, la terra è piena delle tue creature.

La gloria del Signore sia per sempre; gioisca il Signore delle sue opere. Rit.

Voglio cantare al Signore finché ho vita, cantare al mio Dio finché esisto. A lui sia gradito il mio canto; la mia gioia è nel Signore. Rit.

(Dal Salmo 104)

 

Presidente: Siamo qui riuniti per celebrare il Dio Creatore, che ogni giorno

ci colma dei suoi benefici. Il primo grande dono di Dio per la famiglia umana è la terra, la casa in cui essa può abitare, trovandovi vita abbondante.

Lettore: La famiglia ha bisogno di una casa, di un ambiente a sua misura in cui intessere le proprie relazioni. Per la famiglia umana questa casa è la terra, l’ambiente che Dio ci ha dato perché lo abitassimo con creatività e responsabilità. Dobbiamo avere cura dell’ambiente: esso è stato affidato all’uomo, perché lo custodisca e lo coltivi con libertà responsabile, avendo come criterio orientatore il bene di tutti. (Benedetto XVI, Messaggio per la XL Giornata per la pace, n. 7)

Lodiamo il Dio Trino, che ci colma dei suoi beni

Ripetiamo assieme: Laudate omnes gentes, laudate Dominum, laudate omnes gentes, laudate Dominum.

Vescovo Luciano: Padre Creatore, Tu sei la sorgente di ogni vita

(viene intanto introdotto e posto al centro dell’assemblea un mazzo di fiori in

un vaso)

Laudate omnes gentes, laudate Dominum,

laudate omnes gentes, laudate Dominum.

Padre Creatore, Tu sostieni il mondo con il tuo Spirito che tutti illumina (viene intanto introdotto al centro dell’assemblea ed acceso un cero ben visibile) T. Laudate omnes gentes, laudate Dominum,

laudate omnes gentes, laudate Dominum.

Padre Creatore, nel Tuo Figlio Tu ci doni la Parola, fonte di vita

(viene introdotta al centro dell’assemblea una Bibbia e si accendono tutte le luci)

Laudate omnes gentes, laudate Dominum,

laudate omnes gentes, laudate Dominum.

Canto: Cantico delle creature.

Laudato sii, o Signore,

per frate sole, sora luna,

frate vento, il cielo e le stelle, per sora acqua, frate focu.

Laudato sii, Signore,

per la terra e le tue creature. (2 v)

Laudato sii, Signore,

quello che porta la tua pace e saprà perdonare,

per il tuo amore saprà amare.

Laudato sii, Signore, per sora morte corporale dalla quale omo vivente non potrà mai scampare.

Laudate e benedite, ringraziate e servite

il Signore con umiltate, ringraziate e servite.

Ma oggi la creazione non splende in tutta la sua bellezza; oggi la terra che abitiamo è avvelenata da cumuli di rifiuti, mentre la luce del sole è oscurata dall’inquinamento. Oggi è per noi come al tempo del profeta Osea:

Per questo è in lutto il paese e chiunque vi abita langue insieme con gli animali della terra e con gli uccelli del cielo; perfino i pesci del mare periranno (Os. 4, 3)

Oggi per noi risuona forte la parola indirizzata da Paolo ai Romani:

La creazione stessa attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio; essa infatti è stata sottomessa alla caducità - non per suo volere, ma per volere di colui che l’ha sottomessa - e nutre la speranza di essere lei pure liberata dalla schiavitù della corruzione, per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio. Sappiamo bene infatti che tutta la creazione geme e soffre fino ad oggi nelle doglie del parto; essa non è la sola, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l’adozione a figli, la redenzione del nostro corpo (Rom. 8, 19-23)

 

Ascoltiamo il grido della terra, lasciamolo risuonare in noi, cogliamone gli echi che vi suscita.

Riconosciamo la nostra corresponsabilità per la casa comune, per la sofferenza che colpisce la terra e coloro che la abitano.

Ripetiamo nel canto: Signore ascolta, Padre perdona, fa’ che vediamo il tuo amore.

T.: Signore ascolta, Padre perdona, fa’ che vediamo il tuo amore.

La tua Parola ci invita a riconoscerti nella bellezza della terra, ma noi ci siamo dimenticati di te

T.: Signore ascolta, Padre perdona, fa’ che vediamo il tuo amore.

La tua Parola ci chiede di amministrare con sapienza il giardino che ci hai donato, Signore, ma noi abbiamo agito stoltamente, sfruttandolo come se ne fossimo i padroni, dimenticando le altre creature

T.: Signore ascolta, Padre perdona, fa’ che vediamo il tuo amore.

La tua Parola ci chiama a vegliare, Signore, ma noi siamo stati

distratti: abbiamo trascurato la nostra responsabilità per la terra e non ci siamo opposti a chi ne faceva scempio

T.: Signore ascolta, Padre perdona, fa’ che vediamo il tuo amore.

La tua Parola ci chiama alla sobrietà, Signore, ma i nostri stili di vita pesano sulle risorse del pianeta, mettendo a rischio le possibilità delle generazioni future e quelle dei poveri

T.: Signore ascolta, Padre perdona, fa’ che vediamo il tuo amore.

La tua Parola ci chiama alla custodia della terra, ma oggi i nostri rifiuti ne avvelenano la vita, come l’esistenza degli uomini e le donne

T.: Signore ascolta, Padre perdona, fa’ che vediamo il tuo amore.

La terra geme e noi oggi gridiamo a te, assieme con essa: perdonaci, Signore, ridonaci vita, facci ritornare a te, in stili di vita rinnovati

T.: Signore ascolta, Padre perdona, fa’ che vediamo il tuo amore.

“Uno spirito contrito è sacrificio a Dio, un cuore affranto e umiliato, tu o Dio non disprezzi” (Sal. 52, 19). Il Signore accolga i nostri cuori e li trasformi, realizzando in noi una vera conversione ecologica.

T.: Canto di riconciliazione e perdono Chi ci separerà dal suo amore,

la tribolazione, forse la spada? Né morte o vita ci separerà, dall’amore in Cristo Signore.

chi ci separerà dalla sua pace, la persecuzione, forse il dolore? Nessun potere ci separerà,

da Colui che è morto per noi.

Chi ci separerà dalla sua gioia,

chi potrà strapparci il suo perdono? Nessuno al mondo ci allontanerà dalla vita in Cristo Signore.

 

 

Ascoltiamo la Parola del Signore

La Parola del Vangelo illumini i nostri cuori ci aiuti a comprendere il grido della terra

ed a rispondere ad esso in novità di vita.

Dal Vangelo secondo Luca (12, 22-31)

Per questo io vi dico: Non datevi pensiero per la vostra vita, di quello che mangerete; né per il vostro corpo, come lo vestirete. La vita vale più del cibo e il corpo più del vestito. Guardate i corvi: non seminano e non mietono, non hanno ripostiglio né granaio, e Dio li nutre. Quanto più degli uccelli voi valete! Chi di voi, per quanto si affanni, può aggiungere un’ora sola alla sua vita? Se dunque non avete potere neanche per la più piccola cosa, perché vi affannate del resto? Guardate i gigli, come crescono: non filano, non tessono: eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Se dunque Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, quanto più voi, gente di poca fede? Non cercate perciò che cosa mangerete e berrete, e non state con l’animo in ansia: di tutte queste cose si preoccupa la gente del mondo; ma il Padre vostro sa che ne avete bisogno. Cercate piuttosto il regno di Dio, e queste cose vi saranno date in aggiunta.

 

P. Insieme, affidiamo al Signore il nostro grido e la nostra speranza, il nostro impegno per la Salvaguardia del Creato e la nostra attesa di cieli nuovi e terra nuova pieni di giustizia:

Sii benedetto, Dio onnipotente, creatore del cielo e della terra: noi riconosciamo la tua gloria negli immensi spazi stellari

e nel più piccolo germe di vita che prorompe dal grembo della terra madre.

Nelle vicende e nei ritmi della natura tu continui l’opera della creazione. La tua provvidenza senza limiti si estende alle grandi ere cosmiche

e al breve volgere dei giorni, dei mesi e degli anni.

Ai figli dell’uomo, fatti a tua immagine e rigenerati in Cristo a vita nuova, tu affidi le meraviglie dell’universo e doni loro il tuo Spirito,

perché fedeli interpreti del tuo disegno d’amore ne rivelino le potenzialità nascoste

e ne custodiscano la sapiente armonia per il bene di tutti.

Stendi su di noi la tua mano o Padre, perché possiamo attuare un vero progresso.

Nella giustizia e nella fraternità senza mai presumere delle nostre forze. Insegnaci a governare nel rispetto dell’uomo e del creato gli strumenti della scienza e della tecnica.

E a condividere i frutti della terra e del lavoro con i piccoli e coi i poveri. Concedi a tutti i tuoi figli di godere della tua continua protezione

e fa che la società del nostro tempo si apra verso orizzonti di vera civiltà in Cristo uomo nuovo.

A te il regno, la potenza e la gloria nell’unità dello Spirito Santo Per Cristo nostro signore, oggi e nei secoli dei secoli.

Amen

Canto finale

Benediciamo il Signore:

a lui onore e gloria nei secoli.

 

Angeli del Signore, benedite il Signore. E voi, o cieli, benedite il Signore.

Sole e luna, benedite il Signore.

Astri del cielo, benedite il Signore. Acque sopra il cielo, benedite il Signore. Potenze del Signore, benedite il Signore. Piogge e rugiade, benedite il Signore.

O venti tutti, benedite il Signore.

Fuoco e calore, benedite il Signore. Freddo e rigore, benedite il Signore. Rugiada e brina, benedite il Signore. Gelo e freddo, benedite il Signore. Ghiaccio e nevi, benedite il Signore. Notti e giorni, benedite il Signore. Luce e tenebre, benedite il Signore. Lampi e tuoni, benedite il Signore.

Tutta la terra, benedica il Signore. Monti e colli, benedite il Signore. Ogni vivente, benedica il Signore. Acque e fonti, benedite il Signore. Mari e fiumi, benedite il Signore. Cetacei e pesci, benedite il Signore. Uccelli del cielo, benedite il Signore. Belve e armenti, benedite il Signore.

Figli degli uomini, benedite il Signore. Popolo di Dio, benedite il Signore. Sacerdoti del Signore, benedite il Signore. Servi del Signore, benedite il Signore. Anime dei giusti, benedite il Signore. Umili di cuore, benedite il Signore. Santi di Dio, benedite il Signore. Ora e per sempre, benedite il Signore.

Last modified on Tuesday, 30 June 2015 16:18
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