La decisione scongiura la ripresa del conflitto. Monsignor Kussala: «Come Chiesa abbiamo fatto di tutto per trovare una soluzione sensata alla crisi».
Dopo estenuanti trattative che non hanno condotto, come concordato, alla formazione di un esecutivo in Sud Sudan, ad ottobre si è arrivati a un passo dal mandare all’aria il “Revitalized Agreement on the Resolution of the Conflict” del settembre 2018 e riprendere per l’ennesima volta la via delle armi. Se la tregua ancora regge – la più lunga fin qui della martoriata storia del Paese in guerra dal 2013, due anni appena dopo la sua nascita – e si è deciso di posticipare di cento giorni l’implementazione del governo di unità nazionale quando tutto ormai sembrava perso, lo si deve anche all’intervento di varie forze della società civile, prime fra tutte, le Chiese. Hanno incontrato, consigliato, pungolato i leader politici, ricordato...