Proseguono le proteste in Iraq dove ieri sono rimaste uccise almeno 44 persone negli scontri scoppiati tra manifestanti e forze di sicurezza a Nassiriya e Najaf. Un bagno di sangue che spinge il patriarca caldeo di Baghdad, card. Louis Raphael Sako, all'ennesimo appello al dialogo: "Basta alla violenza e alla repressione. Governo e manifestanti si ritrovino intorno ad un tavolo per trovare un accordo"
ono almeno 44 le persone rimaste uccise ieri negli scontri scoppiati tra manifestanti e forze di sicurezza nel Sud dell’Iraq. Fonti della sicurezza parlano di almeno 33 persone morte a Nassiriya, capoluogo della provincia di Dhi Qar, mentre altre 11 sono decedute nella città santa sciita di Najaf, dove il giorno prima era stato dato alle fiamme il consolato iraniano. Un gesto che mostra in modo evidente come la crescente presenza e influenza iraniana nella politica del Paese – guidato dal premier sciita Adel Abdul Mahdi – siano sempre più mal digerite dagli iracheni. Dall’inizio delle proteste anti-governative dello scorso ottobre il bilancio parla di circa 400 morti e...