“Stiamo terminando l’anno con il bilancio di tre stragi: in gennaio a Caraima, in febbraio a Cumaracapai-Santa Elena, e ora nel territorio Ikabarú”. Lo scrive in una nota mons. Felipe González, vicario apostolico del Caroní, a proposito del massacro avvenuto la scorsa settimana nel comune di Gran Sabana, nello stato sud-orientale del Bolívar, ai confini con il Brasile. Venerdì scorso un gruppo armato ha sparato in modo indiscriminato contro la popolazione. Otto, finora, le vittime accertate, secondo l’ong Provea. Il popolo Ikabarú è un’etnia mista i indigeni e non indigeni, di circa 2.500 persone.
In tutti e tre i casi, riflette il vescovo...