Ripercorrendo le tappe del viaggio in Thailandia e Giappone, Francesco ha ribadito la condanna per le armi nucleari. “Oggi la grave minaccia, nei Paesi più sviluppati, è la perdita del senso del vivere. Le prime vittime del vuoto di senso sono i giovani”. Una preghiera per l’Albania colpita dal terremoto. Domenica prossima Francesco si recherà a Greccio, luogo ove san Francesco fece il primo presepe e che scriverà una lettera dedicata proprio al presepe.
La “ferma condanna delle armi nucleari e dell’ipocrisia di parlare di pace costruendo e vendendo ordigni bellici” ribadita a Hiroshima e Nagasaki è stata ricordata oggi da papa Francesco nel discorso per l’udienza generale di oggi, dedicata a un bilancio dell’appena compiuto viaggio in Thailandia e Giappone.
In Thailandia, ha detto alle 20mila persone presenti in piazza san Pietro, “ho reso omaggio alla ricca tradizione spirituale e culturale del popolo Thai. Ho incoraggiato l’impegno per l’armonia tra le diverse componenti della nazione, come pure perché lo sviluppo economico possa andare a beneficio di tutti e siano sanate le piaghe dello sfruttamento, specialmente delle donne e dei minori”.
“La religione buddista è parte integrante della storia e della vita di questo popolo, perciò mi sono recato in visita al Patriarca Supremo dei buddisti, proseguendo sulla strada della reciproca stima iniziata dai miei Predecessori, perché crescano nel mondo la compassione e la fraternità. In questo senso è stato molto significativo l’incontro ecumenico e interreligioso, avvenuto nella maggiore Università del Paese”.
“La testimonianza della Chiesa in Tailandia...