XXXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Hits: 2181 times

Moltiplichiamo i talenti donandoli

 

Pr  31,10-13. 19-20. 30-31. Una donna saggia attiva i propri talenti e li lavora per la famiglia senza dimenticarsi degli altri e dei poveri. Le circostanze sociali e culturali di quei tempi lontani non animavano molto al riguardo.

1 Ts  5,1-6. Il giorno del Signore non è una data, ma visione di un mondo completamente differente, che si vive già come attesa piena di impegni e compiti animati dalla fede, speranza e carità.

Mt  25,14-30. Nel contesto del Vangelo, i talenti rappresentano soprattutto la grazia che i discepoli hanno ricevuto quando si sono incontrati con Gesù. La rivelazione dei misteri del Regno diventa missione che è annuncio e pratica di quella fede, che porta frutti solo se è attiva e operosa.

 

Il Signore è venuto ad incontrarsi con noi  per ridarci la grazia dello stare assieme che avevamo lasciato perdere perché ci sentivamo lontani e in colpa. Sentiamo che il Signore è con noi e possiamo cominciare una vita nuova che assume capacità qualificata e quantificata proprio perché sono conseguenze immediate se stiamo con Gesù. Domenica scorsa abbiamo capito che la Eucaristia è luogo privilegiato e momento di intensa grazia. Troviamo doni completi di vita, di salvezza, di sapienza. Se offriamo segni idonei lo scambio è completo. Certamente manca sempre qualcosa alla somma che presentiamo e i nostri limiti indicano la misura scarsa che possiamo offrire. Ogni Eucaristia diventa modo e possibilità di aumentare e migliorare la partecipazione in vista della condivisione. Migliorando la capacità aumenta il numero dei talenti che riceviamo. L’accordo è di farli fruttificare nella vita di ogni giorno nei territori della nostra attività specifica. La parabola dei talenti ci parla di una assenza. Quella di Cristo che si è preoccupato di dire ai suoi discepoli:”è bene che io me ne vada” (Gv 16,7). E’ una assenza che ci fa ricordare il ritiro di Dio alla fine del sesto giorno, quando affidò la sua creazione all’uomo e alla donna dopo averli benedetti.  Così il Signore lasciandoci questo spazio, si rivela agli antipodi del Dio tuttofare dei nostri desideri infantili, che agirebbe al nostro posto, rimedierebbe a tutte le nostre deficienze, ci eviterebbe il rischio di questa libertà che noi rivendichiamo anche se la temiamo. Non possiamo dimenticare che i talenti ricevuti non chiudono ma aprono il nostro agire. Perché se i primi due hanno saputo svolgere la propria creatività, fare fruttificare i propri talenti, il terzo è inciampato non a causa di Dio o del destino o degli altri, ma della propria paura. Una paura che alimenta la sfiducia, gela ogni iniziativa, si circonda di scuse  e può anche nascondersi sotto diversi altri motivi: ragionevoli come la prudenza; spirituali come la falsa umiltà che sotterra i talenti sotto il pretesto di non mettersi in mostra.

 

Allora tocca a noi imparare a discernere di cosa si tratta, per liberarci progressivamente e stupirci che Dio abbia voluto darci fiducia, accettando di arrischiare, accompagnandoci nei nostri percorsi con una presenza che è sempre riconoscibile anche se dopo. Ecco allora che ci provoca ad andare avanti perché la gioia di Dio è alla fine del cammino. La paura e il ripiego timoroso non vanno d’accordo con la fede. Dio ci vuole audaci e creativi. Non teniamo per noi i talenti che abbiamo ricevuto. Proteggerli è come seppellirli con egoismo. Sono fatti per essere offerti. 

 

 

 


Gli ultimi articoli

Giustizia Riparativa e la “pedagogia allamana”

15-07-2024 Missione Oggi

Giustizia Riparativa e la “pedagogia allamana”

La Corte di Giustizia dello Stato del Paraná (Brasile) ha tenuto dal 3 al 5 luglio l'incontro sulla Giustizia Riparativa...

Perù: prima assemblea dei popoli nativi

14-07-2024 Missione Oggi

Perù: prima assemblea dei popoli nativi

I rappresentanti dei popoli nativi dell'Amazzonia peruviana, insieme ai missionari, si sono riuniti nella Prima Assemblea dei Popoli Nativi, che...

Padre James Lengarin festeggia 25 anni di sacerdozio

13-07-2024 Notizie

Padre James Lengarin festeggia 25 anni di sacerdozio

La comunità di Casa Generalizia a Roma festeggerà, il 18 luglio 2024, il 25° anniversario di ordinazione sacerdotale di padre...

Nei panni di Padre Giuseppe Allamano

13-07-2024 Allamano sarà Santo

Nei panni di Padre Giuseppe Allamano

L'11 maggio 1925 padre Giuseppe Allamano scrisse una lettera ai suoi missionari che erano sparsi in diverse missioni. A quel...

Un pellegrinaggio nel cuore del Beato Giuseppe Allamano

11-07-2024 Allamano sarà Santo

Un pellegrinaggio nel cuore del Beato Giuseppe Allamano

In una edizione speciale interamente dedicata alla figura di Giuseppe Allamano, la rivista “Dimensión Misionera” curata della Regione Colombia, esplora...

XV Domenica del TO / B - “Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due"

10-07-2024 Domenica Missionaria

XV Domenica del TO / B - “Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due"

Am 7, 12-15; Sal 84; Ef 1, 3-14; Mc 6, 7-13 La prima Lettura e il Vangelo sottolineano che la chiamata...

"Camminatori di consolazione e di speranza"

10-07-2024 I missionari dicono

"Camminatori di consolazione e di speranza"

I missionari della Consolata che operano in Venezuela si sono radunati per la loro IX Conferenza con il motto "Camminatori...

Un faro di speranza per le persone che vivono per strada

10-07-2024 Missione Oggi

Un faro di speranza per le persone che vivono per strada

I Missionari della Consolata dell'Argentina accompagnano le “Case di Cristo” a “Villa Soldati” Nel cuore di Villa Soldati, a Buenos Aires...

Santo (in punta di piedi)

09-07-2024 Allamano sarà Santo

Santo (in punta di piedi)

Il 23 maggio scorso la sala stampa del Vaticano annunciava che papa Francesco aveva approvato l’avvenuto miracolo della guarigione dell’indigeno...

onlus

onlus

consolata news 2

 

Contatto

  • Viale Mura Aurelie, 11-13, Roma, Italia
  • +39 06 393 821