Siamo stanchi di cercare o di trovare?
Es 17,3-7. Ricordiamo il canto: quanta sete nel mio cuore, solo in Dio si spegnerà. Invece ci sentiamo di volta in volta sempre più avviliti e delusi. E come gli Ebrei diciamo: ma allora Dio c’è o non c’è tra noi? Ci chiediamo perché Dio non interviene almeno a favore dei più deboli, delle vittime, di chi sta per scomparire. Il nome di quel posto è Massa che vuol dire sfida. Possiamo anche vedere una presentazione differente di Dio: con lui possiamo lamentarci e fare un dialogo come si farebbe con una persona a cui vogliamo bene.
Rm 5,1-2.5-8. Dio non ama soltanto i buoni ma il suo amore diventa la strada maestra perché tutti incontrino una via di uscita, una risposta positiva, un cammino di speranza. La relazione tra Dio e l’uomo si basa nel riconoscimento dell’amore gratuito di Dio che avvicina tutti perchè ama tutti.
Gv 4,5-42. La conversazione di Gesù con la samaritana ci mostra Gesù maestro che insegna la verità sui fatti e gli avvenimenti, superando ogni cerchio che abbia tendenza a rinchiudersi su delle verità che sono diventate solo posizioni comode.
L’acqua zampillante è lo Spirito di Dio che Gesù vive pienamente e che vuole darci. È lo spirito d’amore, di liberazione, di fiducia totale in Dio. Non è stato Dio ad allontanarsi dall’uomo e non è vero che Dio taccia di fronte alle nostre sofferenze e ai nostri desideri. Lui è presente, parla e si da senza limiti a tutti e a ciascuno. Non ci da l’acqua che chiediamo, ci da l’acqua autentica e il pane vero. Lui è lo spirito d’Amore, è veramente l’acqua, il pane, la parola per l’umanità, l’acqua nuova di Dio, una fonte che arriva a dare la vita eterna. Quelli che vivono in questo modo superano i limiti dei Samaritani, di Gerusalemme e di qualsiasi oscurantismo umano. Diventano adoratori del Padre in Spirito e Verità. Rivediamo il cammino fatto. Prima domenica: abbiamo imparato a distinguere tra una proposta credibile e un’altra solo fantastica. Noi vogliamo la proposta di Gesù. Tutte le altre solo pretendono di ingannarci con promesse fraudolente. Seconda domenica: se accettiamo la proposta di Gesù entriamo in una identificazione chiara con copertura totale: tutta la vita per sempre. Terza domenica, oggi: bisogna conoscere il dono di Dio e chi ce lo offre; poi si deve approfondire e crescere nel riconoscimento e finalmente passare a vivere il dono ricevuto. Il primo dono di Dio è il Battesimo. L’acqua è l’elemento visibile. L’acqua del pozzo non è l’acqua di Gesù Cristo. L’acqua che ci offre Gesù è lo stesso Spirito Santo. Un’acqua che ci pulisce e ci libera da tutte le finzioni per potere ricevere qualità vere, sicure che sono i doni dello Spirito Santo. È un’acqua che ci toglie tutte le incrostazioni, aggiunte false, accidentali, perfino opprimenti, certamente inutili, per ricomporci e renderci liberi di ricevere le vere qualità e prima di tutto la capacità di discernere.
Quando Gesù dice:’’se tu conoscessi il dono di Dio’’ anche per noi diventa una impostazione magnifica. Vuol dire pensare, decidere, camminare, scegliere, vivere in altro modo. I nostri atteggiamenti cristiani debbono diventare i seguenti: possiamo guardare tutto con visione piena di speranza sapendo che il dono è molto di più di quello che possiamo dare. In questo modo la carità, l’impegno, il sacrificio non mi pesa e non mi duole, mi fa diventare migliore, mi sana, mi qualifica e mi rende capace di qualificare.