XXVI Domenica del Tempo Ordinario

Hits: 2332 times
{mosimage}

Lo spirito di Dio spira con libertà


Nm 11,25-29;

Gc 5,1-6;
Mc 9,38-43.45.47-48

Il messaggio divino di questa domenica ci ricorda anzitutto che lo Spirito di Dio spira dove e come vuole, e che Egli agisce con libertà sovrana per la salvezza di tutti gli uomini. Gesù Cristo è il primo e vero cattolico che si è offerto come vittima di espiazione per tutti gli uomini.

La prima lettera dice che il popolo ebreo prosegue il suo esodo: oggi lo incontriamo nella nuova tappa che va dal monte Sinai al deserto di Cades. Il popolo è irrequieto e brontolone. Mosè si sente affranto e invoca la morte. Dio ascolta il grido accorato di Mosè ed interviene: gli ordina di eleggere settanta anziani che lo aiutino nel governo del popolo; e quando li convoca alla tenda del convegno il Signore partecipa loro lo Spirito che aveva abbondantemente concesso a Mosè – ma anche ad altri che stavano nell’accampamento Dio concede il potere di profetizzare.

La gente si meraviglia e Giosuè che era al servizio di Mosè pensando che venisse meno la di lui autorità corre a dire: “Mosè, mio signore, impediscili”, ma egli “fossero tutti profeti nel popolo del Signore e volesse il Signore dare loro il suo Spirito”. Mosè da uomo saggio non mostra nessuna preoccupazione del prestigio personale davanti agli uomini, dimostra piuttosto di aver cura del bene spirituale di tutto il popolo.

Nel racconto dell’evangelista Marco incontriamo un episodio molto simile. Quando Gesù inviò gli apostoli a due a due dando loro il potere sul demonio, Giovanni e Giacomo incontrarono un giudeo che scacciava il demonio invocando il nome di Gesù – si erano risentiti e gli hanno vietato di continuare in quella pratica “glielo abbiamo impedito perché non era dei nostri”.

Tornati a casa raccontarono l’accaduto a Gesù e pensavano che Gesù li avrebbe lodati, invece deplorò la loro iniziativa dicendo “non glielo proibite”. La risposta di Gesù riprende ed amplifica l’apertura mostrata da Mosè verso chi già agiva mosso dallo Spirito di Dio.

Gesù è venuto a liberare l’uomo dal male e dai condizionamenti del demonio, chi coopera a questa azione di Dio non può essere contro Gesù.

Gesù insegna che nessuno deve essere allontanato dal bene che in parte possiede, anzi deve essere invitato a ciò che ancora gli manca. In quel giudeo c’era una fede incipiente in Gesù che gli permetteva di esperimentarne l’efficacia – e Gesù apprezza le sue buone disposizioni: proprio Gesù che è venuto a cercare e salvare ciò che era perduto, che diceva di non spegnere il lucignolo fumigante.

La replica di Gesù è ferma e infrange la grettezza della visione dei discepoli “glielo abbiamo impedito perché non era dei nostri”: chi fa il bene con cuore sincero appartiene già alla comunità dei credenti in Cristo. C’è un legame segreto ma autentico che unisce a Gesù e alla sua salvezza tutti coloro che operano per sostenere confortare, guarire e far vivere e sperare (Gianfranco Ravasi).

Non per nulla nel capitolo 25 di Matteo si ricorda che nel giorno del giudizio molti si accosteranno domandando il perché di una ricompensa ricevuta nel nome di Cristo quando essi non hanno neppur conosciuto quel nome. E la risposta sarà “ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli l’avete fatto a me”.

È privilegio essere nel numero dei discepoli di Gesù, ma tanti lo seguono senza saperlo: sanno scacciare il demonio che paralizza la libertà dell’uomo; sono avversari del male perché fanno prevalere il servizio sull’egoismo; fanno trionfare la speranza sul senso della fatalità – quindi sono alleati della missione di Gesù “chi non è contro di noi, è con noi”.

Gesù ci esorta ad accogliere la libertà dello Spirito di Dio: questi agisce sempre nella Chiesa e fuori dei confini di essa “sacramento universale della salvezza” per il bene di tutti gli uomini cristiani e non cristiani.
“Maestro dove abiti?”, “venite e vedrete” (Gv 1,38), era il tema del cardinale di Vienna che predicava gli esercizi al papa: per dire che abita nella sua Chiesa ma il suo spirito agisce ovunque.

“Lo Spirito non si lascia rinchiudere nei registri dell’archivio parrocchiale” (Luigi Pozzoli).

Ecco, Mosè e Gesù con le loro risposte celebrano lo splendore della libertà e della generosità di Dio – c’è l’assoluta libertà di Dio e la sua inimmaginabile misericordia per cui agisce con il suo spirito e con la sua grazia oltre ogni confine. Gesù apre la mente al rispetto di tutti, il cuore al soccorso generoso, soccorso espresso in quella felicissima immagine: “se uno darà un bicchiere d’acqua perché è mio discepolo...” non solo fa opera buona ma partecipa della diffusione del Vangelo. Il bicchiere d’acqua dice che il Signore guarda le opere buone fatte nel silenzio, nascondimento, umiltà.

“Il Vangelo si propone di fare i santi che raggiungono la perfezione nell’umiltà, nel nascondimento, nel servizio delle anime e non alle luci di una ribalta” (Salvatore Garofalo).

Poi il Vangelo dice della responsabilità verso i piccoli. Il ragionamento di Gesù si muove su due piani simultaneamente: il primo è che i piccoli devono essere oggetto di attenzione privilegiata da parte di chiunque voglia seguire Gesù, il secondo è che i discepoli devono farsi “piccoli” – se volessimo tradurlo in beatitudine “beati quelli che hanno cura dei piccoli” e “beati i piccoli”.

I piccoli sono tutti quelli che per qualche ragione hanno più bisogno di aiuto e di attenzione; i piccoli sono anche i discepoli di Gesù, nella loro qualità di persone senza potere, come il loro maestro che non ha dove posare il capo e si è fatto servo di tutti.

Gesù è forte contro coloro che scandalizzano i piccoli che credono: coloro che distolgono dalla fede, ostacolano di andare al Signore.

San Paolo “mi son fatto debole coi deboli per guadagnare i deboli, mi son fatto tutto a tutti per salvarne ad ogni costo qualcuno” (1 Cor 9,22).

Poi si parla dello scandalo, quello di cui ognuno può essere strumento a se stesso “se la tua mano ti scandalizza...” – tre sentenze forti che inculcano il dovere di non badare a sacrifici di ogni genere pur di tenersi al riparo del peccato. San Domenico Savio, morto a quindici anni, detto “il piccolo gigante” diceva: “i miei amici sono Gesù e Maria – la morte ma non peccati”.

L’affetto che Teresa Bracco aveva per Gesù e il ricordo di Domenico Savio l’aiutarono ad essere martire della purezza.

Tutte queste immagini sono come illustrazioni delle parole di Gesù “il tempo è compiuto e il Regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo” (Mc 1,15) – conversione e fede vissuta sono la via maestra per entrare nel Regno di Dio.

La legge del prendere la croce è, secondo il Vangelo, la legge fondamentale per ogni crescita spirituale, e il suo più genuino sapore (Salvatore Garofalo).

Gesù ha parlato non per atterrire, ma per illuminarci e incoraggiarci nelle scelte supreme.

Gli ultimi articoli

Missionari laici della Consolata in Venezuela

16-07-2024 Missione Oggi

Missionari laici della Consolata in Venezuela

Prima di tutto vogliamo essere grati a Dio, alla Chiesa e ai Missionari della Consolata; la gratitudine è la nostra...

Mozambico. Non è mediatica, ma è una guerra

16-07-2024 Notizie

Mozambico. Non è mediatica, ma è una guerra

Una regione del Paese africano alla mercé della guerriglia islamista C’era ottimismo a Maputo, la capitale mozambicana. La guerriglia a Cabo...

Giustizia Riparativa e la “pedagogia allamana”

15-07-2024 Missione Oggi

Giustizia Riparativa e la “pedagogia allamana”

La Corte di Giustizia dello Stato del Paraná (Brasile) ha tenuto dal 3 al 5 luglio l'incontro sulla Giustizia Riparativa...

Perù: prima assemblea dei popoli nativi

14-07-2024 Missione Oggi

Perù: prima assemblea dei popoli nativi

I rappresentanti dei popoli nativi dell'Amazzonia peruviana, insieme ai missionari, si sono riuniti nella Prima Assemblea dei Popoli Nativi, che...

Padre James Lengarin festeggia 25 anni di sacerdozio

13-07-2024 Notizie

Padre James Lengarin festeggia 25 anni di sacerdozio

La comunità di Casa Generalizia a Roma festeggerà, il 18 luglio 2024, il 25° anniversario di ordinazione sacerdotale di padre...

Nei panni di Padre Giuseppe Allamano

13-07-2024 Allamano sarà Santo

Nei panni di Padre Giuseppe Allamano

L'11 maggio 1925 padre Giuseppe Allamano scrisse una lettera ai suoi missionari che erano sparsi in diverse missioni. A quel...

Un pellegrinaggio nel cuore del Beato Giuseppe Allamano

11-07-2024 Allamano sarà Santo

Un pellegrinaggio nel cuore del Beato Giuseppe Allamano

In una edizione speciale interamente dedicata alla figura di Giuseppe Allamano, la rivista “Dimensión Misionera” curata della Regione Colombia, esplora...

XV Domenica del TO / B - “Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due"

10-07-2024 Domenica Missionaria

XV Domenica del TO / B - “Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due"

Am 7, 12-15; Sal 84; Ef 1, 3-14; Mc 6, 7-13 La prima Lettura e il Vangelo sottolineano che la chiamata...

"Camminatori di consolazione e di speranza"

10-07-2024 I missionari dicono

"Camminatori di consolazione e di speranza"

I missionari della Consolata che operano in Venezuela si sono radunati per la loro IX Conferenza con il motto "Camminatori...

onlus

onlus

consolata news 2

 

Contatto

  • Viale Mura Aurelie, 11-13, Roma, Italia
  • +39 06 393 821