Papa Francesco ha salutato personalmente questa domenica nella Basilica di San Pietro la suora colombiana Narváez, liberata in Mali dopo il suo rapimento durato quasi cinque anni. La missionaria oggi cinquantanovenne delle Suore Francescane di Maria Immacolata era stata rapita nel febbraio 2017 a Karangasso, nel sud-ovest del Mali, nelle zone di confine con la Costa d'Avorio e il Burkina Faso.
In una recente intervista con France Presse, suor Carmen Isabel Valencia, superiora delle Francescane di Maria Immacolata, ha sottolineato il "coraggio" della suora al momento del rapimento. Gli uomini armati che avevano preso d’assalto la missione avevano l’intenzione di rapire due suore più giovani, ma Suor Gloria Cecilia si è consegnata ai rapitori dicendo: "Sono la superiora, prendete me".
Nel dicembre 2018, il gruppo jihadista Nusrat al Islam wal Muslimin (Gruppo di sostegno all'Islam e ai musulmani), attivo nella regione del Sahel e alleato con Al Qaeda, aveva pubblicato i nomi di cinque persone che tenevano in ostaggio e tra di loro c’era la suora colombiana della quale si erano quasi perse le tracce.
Il saluto è avvenuto durante la messa con cui il pontefice ha aperto il Sinodo dei vescovi domenica, come ha confermato sui social network l'ambasciatore colombiano presso la Santa Sede.
La suora, uscita molto provata da questa esperienza come lei stessa ha detto, si trova ad ogni modo in accettabili condizioni fisiche.
Fonti: El Colombiano - El Comercio
L'incontro fra papa Francesco e suor Gloria Cecilia Narváez domenica 10 ottobre. Foto vaticannews.