"Il nostro appello è: fermate gli arresti illegali di cittadini compiuti nella notte. Continueremo ad alimentare il Movimento di Disobbedienza Civile che migliaia di persone di buona volontà, di ogni cultura, classe sociale, etnia, religione, stanno portando avanti in tutto il Myanmar. Vogliamo esprimere il nostro pacifico ma fermo dissenso verso il governo militare. Vogliamo ispirarci a Gandhi e alla non-violenza del Vangelo": così Joseph Kung Za Hmung, laico cattolico birmano, direttore del giornale cattolico birmano "Gloria News Journal" descrive all'Agenzia Fides, la situazione sociale che si vive nel Myanmar all'indomani del colpo di stato militare che il 1° febbraio ha sovvertito i risulti delle elezioni democratiche di novembre.