Dopo un breve intervallo, il resto della mattinata è stato dedicato ad affrontare
temi comuni e a dare informazioni circa la situazione di tensione che in questi giorni si sta vivendo nella terra indigena
Raposa Serra do Sol, dovuto all’avvicinarsi della scadenza del 15 aprile che, secondo il decreto presidenziale
prevede l’uscita dei non indigeni dall’area fisica di Raposa Serra do Sol.
{mosimage}Alla
sera, in una cattedrale gremita e con la presenza di oltre trenta sacerdoti, il vescovo Roque ha presieduto la messa
crismale.
Nella sua riflessione, tutta incentrata sulla figura del sacerdote, il suo pensiero di gratitudine e di
speranza si è rivolto a tutti i missionari che, spesso oggetto di calunnia e diffamazione, ogni giorno spendono la
loro vita al servizio degli esclusi ed emarginati. Nelle sue parole, non è mancato un riferimento di speranza
all’incipiente clero diocesano e alle vocazioni, a cui è seguita una forte e vibrante esortazione alle
comunità cristiane affinché accolgano, collaborino e accompagnino con la preghiera l’azione dei loro
pastori.
Il clima festivo che ha accompagnato la celebrazione è continuato in un simpatico
convivio fraterno nella casa del vescovo con lo scambio degli auguri pasquali prima di fare ritorno alle rispettive
comunità per le celebrazioni della passione, morte e resurrezione del Signore.