Italia (Nepi): Unite come Sorelle, credenti e missionarie

Published in I missionari dicono
Fotografie della messa

Parole di Madre Gabriela Bono, mc
Superiora Generale delle Missionarie della Consolata

{mosimage} Mentre nella liturgia domenicale veniva proclamata la Parola di Gesù: “chi vuole salvare la sua vita la perderà; chi invece perderà la sua vita per causa mia e del Vangelo, la salverà” (Mc.8,35), la nostra Sorella Sr. Leonella Sgorbati offriva la sua vita come martirio di amore nella terra somala, che ha ardentemente amato.

In questo momento, ci sentiamo particolarmente unite, come Sorelle, come credenti e missionarie, nel mistero della Pasqua vissuto dalla nostra carissima Sr. Leonella. con la certezza che la Croce del Signore, assunta e vissuta con l'amore più grande,
é seme di Risurrezione.

Il Signore ha bussato alla porta della nostra Famiglia e ha trovato Sr. Leonella pronta, con la lampada accesa, cinta la veste per il servizio...


Non é stata una sorpresa... non é stato un "incidente di percorso"; Sr. Leonella si era preparata al Suo Incontro con Gesù, appassionatamente amato!

Il suo SI di Fedeltà a Dio l'aveva rinnovato, con l'ardore del suo cuore di donna tutta d'un pezzo, decisa a donare tutto, con quel sorriso sulle labbra, con quella positività, entusiasmo e dinamicità, quella tenacia (fino alla testardaggine!) quel suo cuore aperto agli altri senza misura e dimentico di sé, quella gioiosa passione per la vita che ha caratterizzato ogni momento della sua esistenza.

Le nostre Sorelle hanno scelto di rimanere in Somalia, anche lungo i 16 anni di guerra, per servire il più poveri tra il popolo, i più indifesi, i bambini e le mamme, i più esposti alla violenza. La loro vita è donata coscientemente, fino alla fine, dal momento in cui hanno accolto, come MISSIONE, l’essere presenza di vita, consolazione e speranza in Mogadiscio.

A livello personale e come Comunità, Sr. Marzia Feurra, Sr. Maria Bernarda Roncacci, Sr. Annalisa Costardi, Sr. Gianna Irene Peano e Sr. Leonella Sgorbati, hanno detto il loro SI a Dio nel servizio quotidiano ai più poveri tra i Somali e, recentemente dando vita alla scuola per Infermieri come segno concreto di un futuro migliore per i giovani.

Il loro cammino di questi anni è stato un martirio quotidiano di amore, e il sangue di Sr. Leonella è come il sigillo al dono di vita offerta nella Consacrazione missionaria.

{mosimage} Le ultime parole della nostra Sorella sono state di perdono per i suoi uccisori e questo raccoglie il messaggio della sua vita di donna coraggiosa nell’amore, gioiosa e positiva nel dono di sé, accogliente e semplice, aperta a tutti.

Sr. Leonella si era preparata per questo momento, pareva che da tempo lo presentisse, non per particolari minacce (la situazione in Somalia è sempre rischiosa) ma quasi come una chiamata nella chiamata. Voleva vivere, fino alla fine, con l’intensità d’amore al suo Signore e la passione di donna a Lui totalmente data, che l’ha caratterizzata lungo tutta la sua vita.

"Dove tu andrai andrò anch'io... dove ti fermerai, mi fermerò...
dove tu morirai... morirò anch'io..."

Come fuoco che poco a poco si consuma, così, nel martirio di amore Sr. Leonella si é offerta al Signore, perdonando... perdonando... perdonando... Tanti anni fa aveva scritto:"Vorrei che attorno al Signore, davanti a Lui, noi tutte potessimo cantare quello che a volte cantiamo in Chiesa e che io non trovo il coraggio di dire: - con cuore semplice e gioioso, ho dato TUTTO, Signore mio Dio - devo sempre dire... - ...desiderato darti tutto... Ma io spero che un giorno il Signore nella sua bontà, mi aiuterà a darGli tutto o... se lo prenderà.... perché Lui sa che questo io realmente lo voglio... Lui sa!"

GRAZIE, Sr. Leonella carissima, tu hai dato tutto senza risparmiarti, ti sentiamo in mezzo a noi, più viva che mai, e continui la tua missione tra i giovani studenti infermieri ai quali hai dato una nuova visione di futuro e la tua testimonianza d'amore fino alla fine...

Nel cammino verso il centenario, come Famiglia, ci siamo interrogate ripetutamente: "Che cosa chiede oggi lo Spirito di Dio all'Istituto?" Sr. Leonella carissima, aiutaci ad ascoltare lo Spirito, a cogliere il Dono pasquale che tu sei, l'invito a vivere con intensità e passione, personalmente e comunitariamente, il nostro SI quotidiano, fino alla fine, perché venga il Suo Regno di pace, giustizia e fraternità. Ti sentiamo tanto viva tra noi, cara Sr. Leo.

Nel suo telegramma il Santo Padre esprime l’auspicio che “il tuo sangue versato diventi seme di speranza per costruire autentica fraternità tra i popoli, nel rispetto reciproco delle convinzioni religiose di ciascuno.”

Insieme a Sr. Leonella, un Somalo, un uomo musulmano, ha versato il suo sangue nel tentativo di salvarla, dopo che il primo sparo l'aveva raggiunta. Si chiama Mohamed Mahamud, sposo e padre di 4 figli. Ci sentiamo unite a lui, alla Sua Famiglia che piange e soffre per la sua morte. Mohamed Mahamud ha dato la sua vita, in un gesto estremo, per difendere Sr. Leonella e, in quel gesto, anche il suo sangue si é mescolato a quello della nostra Sorella, bagnando ancora la Terra Somala, già intrisa del sangue di Mons. Colombo, Annalena Tonelli, di Graziella Fumagalli e tanti e tante altri/e... che per sempre resteranno legati alla Terra e al Popolo somalo.

Tu, Leonella, “fedele discepola del vangelo” tu che con gioia ti sei donata fino alla fine, aiutaci a saper leggere in profondità quanto è avvenuto, in ascolto attento dello Spirito, ogni tassello di questo mosaico di Vita e d'Amore, senza perdere nulla....perché tutto ci parla, ci stimola al dono, alla fraternità, alla riconciliazione, alla speranza, alla pace...

Sr. Leonella e Mohamed Mahamud, hanno donato la loro vita...
Lei offrendola per i suoi Figli e Figlie Somali, Lui in un gesto estremo per tentare di salvarla...
Lei, donna cristiana, fedele al Suo Signore e alla Missione, Lui musulmano, certamente fedele ad Allah ed al Profeta, uniti nel servizio al loro Popolo, sognando la Pace, la fratellanza...
C'é un dialogo di vita, stupendamente in atto in questo gesto c'é il superamento di barriere, c'é il dono di sé, per sempre...
Mistero dell'Amore... Mistero di Pasqua, di Risurrezione... speranza e consolazione...

Il dono della vita di Sr. Leonella e anche quello di Mohamed Mahamud ci stimolano a vivere la Missione cercando strade di comprensione, riconciliazione e dialogo, nella certezza che solo quando sapremo unire cuore e forze, vita e... sangue, potremo costruire il Regno a cui tutti, musulmani e cristiani, uomini e donne di ogni religione, che credono nella Vita, sono chiamati a dare il proprio apporto.

GRAZIE, Sr. Leonella, fedele e gioiosa discepola del Vangelo, prega per noi!  


* * * * *

Parole di P. Aquileo Fiorentini, imc

Superiore Generale dei Missionari della Consolata

Tra tanti argomenti, mi soffermo alla sostanza vera della vita di una consacrata a Dio, per la missione, che ha trovato il suo significato più profondo nel dono della vita, che spiega anche il significato della sua morte.
“Se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto” (Gv. 12, 24). Chi muore dando la vita per gli altri, per pura carità, dà frutti di vita!

Il nostro Beato Fondatore, P. Giuseppe Allamano, parlando dello zelo missionario, così affermava: Bisogna avere tanta carità, da dare la vita. Noi missionari siamo votati a dare al vita per l'umanità. Amare il prossimo più di noi stessi, dev'essere il programma di vita del missionario e della missionaria.

Senza questo amore potrete avere il nome, ma non la realtà, la sostanza dell'apostolo. Noi dovremmo avere per voto di servire la missione anche a costo della vita, contenti di morire sulla breccia. Quando emettete i voti o li rinnovate, ricordatevi che si intende anche tutto questo (cf VS p. 461).

Messaggio chiaro, forte, totalizzante! Per tutti noi che abbiamo voluto, e per quanti vogliono fare parte dei nostri due Istituti, le parole del nostro Fondatore hanno un tocco di puro realismo! Suor Leonella ha ascoltato le parole di Gesù, e certamente non gli sono passate inosservate quelle dell'Allamano; e le ha messe in pratica.Il messaggio di Gesù, che ha vissuto nella propria carne il martirio, fu ascoltato e seguito da lei e da tanti, in tutti i tempi dell'era cristiana - e adesso non meno che anticamente - in tutte le parti del mondo, dove i figli della Chiesa hanno sofferto e soffrono persecuzioni perché seguaci di Lui, crocifisso, morto e risorto per la salvezza dell'umanità.

Difficile seguirlo? E seguirlo, per raggiungere quale obiettivo? Il giusto cerca di conoscere e amare nell'intimità il suo Creatore, e di farlo conoscere ed amare da tutti.

{mosimage} Nella prova, Dio ha trovato degna di sé, la sua missionaria Sr. Leonella!
...
A voi Cara Madre Gabriella, Consiglio Generale ed ogni Missionaria della Consolata, ai familiari, amici, collaboratori, le più sentite condoglianze da parte di tutti noi, Missionari della Consolata. Il sangue dei martiri è seme di nuovi cristiani. Possa il sangue di Suor Leonella versato in terra di missione fare germinare nuovi cristiani e nuove vocazioni per l'Istituto e la Chiesa.

Vi affidiamo a Maria, Madre delle Consolazioni, segno di sicura speranza, che veneriamo con il titolo soave di “Vergine della Consolata”. Sia di consolazione per tutte e tutti. Lei che ha certamente accompagnato Suor Leonella nel suo pellegrinaggio in questa terra e l'aiutò sempre, vi sia sempre di madre e vi accompagni sempre con la sua protezione!
Last modified on Thursday, 05 February 2015 20:29

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