La Giornata Missionaria Mondiale è un evento forte che:
1. Bussa anche
quest’anno, con la stessa identità delle sue origini, alle porte del cuore, della mente e della fede dei
membri della Chiesa, grande famiglia dei figli di Dio, che porta nel suo grembo figli di molteplici culture, colori,
età e condizioni sociali;
2. Arriva con il chiaro obiettivo di
ricordare ad ognuno di noi che:
- Abbiamo dei fratelli che non godono degli stessi beni di grazia, che per pura sua
bontà Dio Padre ha versato abbondantemente nella nostra vita, sia singolarmente, sia come comunità e sia
come Chiese locali;
- Siamo frutto di una
Chiesa missionaria;
- Siamo chiamati a
continuare l’opera della Vergine Maria, degli Apostoli, dei martiri, dei santi conosciuti e anonimi, che presso Dio
lodano il Signore e intercedono per noi;
3. Ci trova mentre stiamo vivendo tempi di forti sfide nei quali la croce è una possibile realtà di
ogni giorno, che siamo chiamati a portare con determinazione e ad aiutare con amore i fratelli e le sorelle, che non ce la
fanno, a portare la loro. Come Missionari della Consolata, l’abbiamo sperimentato, vicini alle nostre sorelle
Missionarie della Consolata, quando abbiamo visto cadere sulla breccia della missione tra i più bisognosi, la
nostra consorella, Sr. Leonella Sgorbati. 4. Ci sprona, ancora una volta, ad essere coerenti e fedeli
alla vocazione e missione che il Signore, tramite i nostri fondatori e fondatrici, ha dato alla Chiesa: essere santi
evangelizzatori tra i lontani che non conoscono la persona di Gesù e il suo Vangelo. 5. Ci fa pregare gli
uni per gli altri, come fratelli e sorelle, che nella gioia e nel dolore sono chiamati a dare la vita, nel nome del
Risorto, per coloro che siamo chiamati ad evangelizzare.
P. Aquiléo Fiorentini, IMC
Superiore Generale