L'ambasciatore spagnolo e tutto il personale è stato messo in salvo dall'ONU, e purtroppo nella giornata di ieri erano lì in ambasciata anche una delle coppie di laici spagnoli, Susi e David, che quindi sono stati portati alla base ONU e tuttora sono sorvegliati lì. Anche P.Mario Barbero è stato bloccato alla nunziatura Apostolica dove ieri stava lavorando, dove ora è con la presenza dei caschi blu. Il superiore purtroppo in questi giorni è a Neisu ed Isiro, nel nord del paese, ma ci è vicino ogni momento col telefono.
Noi fortunatamente siamo a 25 kilometri da quella zona per cui qui non ci sono rischi, abbiamo solo sentito un pò di cannonate stanotte nei pressi dell'aeroporto. Purtroppo sono qui anche, oltre a noi, la Silvia e la mamma di Deborah col suo compagno... noi li stiamo tranquillizzando perchè comunque qui non c'è pericolo.
Per il momento non si sentono commenti ufficiali. L'ambasciata italiana ci ha chiamati dicendoci di non andare in centro città oggi e domani, e che ci terranno informati, ma che la situazione è comunque sotto controllo.
Noi siamo sereni, comunque speriamo vivamente che tutto si risolva in pace già entro oggi o domani, sia per non vanificare tutti i passi fatti in questi ultimi mesi per la costruzione della pace, sia per evitare che si ritorni a parlare del Congo come un focolaio di guerra e ribellioni. Sarebbe la fine davvero, anche per i risvolti politici e soprattutto economici (fuga di tutti gli investitori).
Vi chiediamo una preghiera particolare in questi giorni, soprattutto per il bene del Congo, per la pace, per la popolazione intera, e per le persone che stanno morendo ancora senza averne colpa.
Un abbraccio a tutti voi!
Marco, Deborah e Stefano