Si tratta di far bollire la zanzariera che si applica sul letto, in una soluzione chimica che penetra nella rete stessa e il cui effetto è di uccidere le zanzare che tentano di penetrarla, oppure allontanarle per l’odore che la rete emette e che non piace all’anofele. L’effetto di questa procedura dura per mesi e si può ripetere finché la zanzariera non si sfilaccia. Di questo problema il nostro sito ne ha parlato il 3/10/2006 nell’articolo: Una nuova strategia per prevenire la malaria.
Questo metodo è stato recepito dai medici e dalle compagnie farmaceutiche con molto scetticismo, e quasi con disprezzo, come se fosse una …stregoneria. Ma il WHO non desistette, e sperimentò la procedura specialmente in Kenya. Dopo diversi mesi di sperimentazione, ha voluto presentare il successo ottenuto con una conferenza stampa dove erano presenti giornalisti, medici e compagnie mediche al Pan African Hotel di Nairobi. La presentazione fu fatta dal Dr. Arata Kochi, il direttore del programma mondiale contro la malaria del WHO. Con lui erano presenti il Ministro della Sanità del Kenya, la Sig.ra Charity Ngilu, il Segretario permanente Hezron Nyangito e il direttore dei servizi medici James Nyikal.
{mosimage} Con un’aria un po’ ironica per la sconfitta degli scettici ed anche baldanzosa per la vittoria del WHO, il Dott. Kochi ha aperto il suo intervento con queste parole: “Il Kenya ha ridotto il numero di bambini morti a causa della malaria di circa il 50%. Il WHO ha identificato come fattore numero uno di questo calo, la distribuzione massiccia di zanzariere trattate chimicamente. In un anno di sperimentazione, le vittime tra i bambini morti sono scese da 34,000 a 16,000. Gli impressionanti risultati degli esperimenti in Kenya, tramite questo metodo raccomandato dal WHO, chiaramente confermano che questo è un mezzo per controllare velocemente e con ottimi risultati questa piaga che ha per molto tempo devastato l’umanità, e colpito specialmente i bambini e gli anziani poveri”. Dopo questo grido di vittoria, il Dr. Kochi ha annunciato la sua strategia per il futuro. “Basandoci sugli inaspettati ma tanto benvenuti risultati degli esperimenti del Kenya, il WHO ha emanato la seguente policy per il futuro: per la prima volta il WHO raccomanda a tutte le nazioni l’uso di questo metodo antimalarico preventivo e la sua distribuzione ad un prezzo molto basso e dove possibile, gratuita”.
E’ chiaro che una notizia simile, in un anno di elezioni presidenziali e generali nel Kenya, non poteva arrivare in tempo migliore e in qualche modo bisognava sfruttarla! Ed ecco che il Ministro della Sanità, Sig.ra Ngilu, va al podio e conferma ciò che il Dr. Kochi aveva appena terminato di dire, ma poi diventa il “Cicero pro Domo Sua” e dichiara ad alta voce: “Il mio ministero ha distribuito gratis e ai più poveri 3,4 milioni di zanzariere trattate chimicamente. E sono felice di dirvi che quest’offerta di zanzariere ha salvato la vita di 7 bambini ogni 1,000 zanzariere. Ma noi dobbiamo fare di più. Per continuare questi risultati positivi, il mio ministero offrirà ogni anno 2 milioni di zanzariere a donne incinte e a bambini di qualsiasi età.”
Alla domanda insistente dei giornalisti, sui motivi per i quali il Governo del Kenya e il WHO non usano il DDT, che è molto potente nella lotta contro l’anofele, sia il Dr. Kochi, che il Ministro Ngilu hanno dato la seguente risposta. E’ vero che il DDT è molto efficiente contro l’anofele, ma in molti studi è risultato che può creare il cancro nella gente che lo respira; per cui il WHO sta facendo un esperimento in Uganda per vedere se questa possibilità di cancro sia molto alta, oppure se si può usare almeno sotto controllo questo insetticida molto controverso.
Uscendo dalla conferenza stampa, il commento più comune che si ascoltava era: quello che sembrava una stregoneria, sta diventando un’ancora di salvezza per milioni di persone che hanno la possibilità di usare queste zanzariere, inclusi i poveri, i bambini e i vecchi!