Ha lavorato tra gli indios del Parà (nella regione dell’Amazzonia), anche come assessore del Consiglio Indigeno Missionario; attualmente è professore di Missiologia, ha fondato due facoltà di Missiologia e tra i libri scritti c’è “Introduzione alla Missiologia”, libro che parecchi di noi hanno acquistato a buon prezzo. I vari temi trattati includono la gratuità, l’inculturazione e l’evangelizzazione di culture, l’Ad Gentes e l’Inter Gentes, la pastorale missionaria, ecc. Oltre a darci dei contenuti su questi temi, ci ha invitati a riflettere sulla nostra esperienza missionaria, collocandoci delle domande precise ed incise sul nostro fare e vivere la missione. Ci siamo anche radunati alcune volte per continenti, in modo da condividere l’esperienza personale e comunitaria dei problemi, speranze e possibilità per il futuro di ogni regione dove lavoriamo. L’ulteriore condivisione sugli obbiettivi del nostro lavoro, le priorità personali e la situazione del continente dove ognuno lavora è stata molto arricchente, offrendo la possibilità agli altri di conoscere un po’ meglio la realtà dei Paesi dove lavoriamo. Poi, padre Suess ha anche risposto a delle domande su temi che ci interessavano di più. Purtroppo, il tempo è stato poco per coprire tanti temi, ma la valutazione nostra è stata molto positiva.
Il 7 Settembre, venerdì, è giorno di festa qui in Brasile: si celebra il Giorno dell’Indipendenza. Oltre alle varie manifestazioni ufficiali realizzate un po’ in tutto il Brasile, c’è stata anche la “Marcha dos Excluidos” (Marcia degli Esclusi), organizzata da vari movimenti sociali ed ecclesiali. Questa “Marcha” è realizzata da 13 anni ed il programma ecclesiale incominciava con la messa… alle 7 del mattino, in cattedrale! Ovviamente, c’era poca gente, anche perché molti erano partiti verso il mare per godersi il lungo weekend, ma poi il numero è aumentato considerevolmente. Ha presieduto uno dei vescovi ausiliari, assieme a vari preti. Dopo la Santa Messa, la gente si è concentrata davanti all’entrata della cattedrale e, due ore dopo (circa le 10 del mattino), è arrivato un altro gruppo e cosi siamo usciti verso Ipiranga, dove si situa il Parco dell’Indipendenza. Là si sono poi trovati tutti i gruppi che, assieme, radunavano circa 10 mila persone. Un elemento interessante di questa marcia è stato vedere gruppi molto diversi ideologicamente: della Chiesa cattolica, del MST, dei senza casa, dei moratori di strada e tanti di linea leninista-marxista, tra altri. Il tema centrale della marcia era la protesta contro la privatizzazione della Compagnia della Valle del Fiume Doce, in origine dello stato e poi venduta a poco prezzo: adesso la gente vuole che sia nuovamente statale. La marcia è finita verso le due del pomeriggio. Questa è stata per tutti un’esperienza molto gradita, poiché spesso sentiamo parlare di movimenti di forte connotazione sociale e politica del Brasile, ma cosi abbiamo avuto la possibilità non soltanto di vederli insieme, ma anche di prendere parte ad una marcia molto significativa. Alla sera, abbiamo persino visto alcuni di noi nel telegiornale nazionale.
Poi, questo ultimo weekend è stato davvero speciale: siamo andati a visitare la “cidade maravilhosa” (città meravigliosa), cioè, Rio de Janeiro. Siccome abbiamo lì una parrocchia, la comunità ci ha accolti molto bene con una colazione davvero gradita da tutti, dopo 6 ore di viaggio notturno. Siamo rimasti stupiti dall’identificazione profonda che la gente ha col nostro Istituto, con la Consolata ed il carisma missionario. Anche perché siamo lì da oltre 50 anni. Peccato che… stiamo per lasciarla l’anno prossimo, ma la missione è cosi, vero? La parrocchia ha varie comunità sparse in diverse “favelas” (baraccopoli) e una di queste l’abbiamo visitata la domenica mattina. Dopo aver lasciato i bagagli dalle Suore di Maria Immacolata, dove abbiamo trascorso la notte, siamo andati verso Tijuca e le famose spiagge di Ipanema e Copacabana. Purtroppo, il tempo era poco e abbiamo potuto goderle soltanto… dall’autobus. Nemmeno la “ragazza dell’Ipanema” si è fatta vedere! Dopo pranzo, abbiamo visitato il famoso Pao de Açucar, da dove abbiamo contemplato la bellezza della città in tutto il suo splendore. È veramente una città meravigliosa. Tornati in parrocchia, abbiamo celebrato l’eucaristia con la gente; per la cena, siamo stati ospiti da una famiglia. La domenica è stata vissuta in parte nella parrocchia, con la messa dei bambini e poi la visita alla favela di Mangueira. Dopo pranzo, siamo andati a visitare una delle nuove 7 meraviglie del mondo: il Cristo Redentore, nel Corcovado. Che spettacolo! Ringraziamo ancora una volta di cuore i nostri padri Franco Piccoli e Ronildo e tutta la comunità che ci hanno accolti cosi bene e in un clima di famiglia. Speriamo che continuino con questo entusiasmo verso la Consolata e la missione dopo che i nostri saranno andati via da lì.
Poi, altre 6 ore di viaggio e siamo arrivati bene a casa, dove ci aspettava una deliziosa pizza: nonostante fosse già mezzanotte e qualcosa, l’abbiamo mangiata come se fosse mezzogiorno!
Carissimi, saluti a tutti e auguri di buona missione.