Fotografo italiano, cresciuto artisticamente a New York, dove ha vissuto diversi anni e dove ha iniziato ad esprimere la sua creatività, perfezionando il suo modo personalissimo di fotografare e rielaborare le immagini con tecnica innovativa. Ha realizzato alcune immagini d'impatto per lo stilista Piercouture, autore, tra l'altro, di abiti creati con capelli naturali (progetto artistico promosso da L'Oreal). Ha collaborato con la Levi's Strauss per l'allestimento di una campagna pubblicitaria, realizzando due collage Polaroid (dal titolo "Dina wore them" e "Leveyes"). Ha partecipato con la Young & Rubicam di New York ad uno speciale progetto pubblicitario dal titolo "Artvertising". Nel 2000 il suo lavoro è stato pubblicato nel libro "Fashion Photography Now" (Harry N. Abrams, Inc. – New York), una compilation di alcune delle più innovative e provocanti immagini di moda degli ultimi anni.
Da giugno 2003 una selezione delle sue immagini è entrata a far parte della Polaroid Collection, una tra le più prestigiose collezioni d'arte negli Stati Uniti d'America. Dopo l'America, la scoperta del Giappone che, con la sua luce e i suoi colori, ha ulteriormente condizionato l'evolversi della sua arte fotografica intimamente legata alle magie della pellicola a sviluppo immediato Polaroid. Durante l'anno 2004, si sono svolte ad Atami e a Tokyo (in collaborazione con la Nippon Television), due mostre per la celebrazione del trentesimo anniversario di Zoom International e Umberto Stefanelli è stato tra i dieci fotografi selezionati per esporre le proprie opere. Tra gennaio 2005 e gennaio 2006, ha tenuto tre conferenze sulla fotografia creativa tra avanguardia e tradizione, al Politecnico di Milano. Da gennaio 2006 una selezione delle sue opere è entrata a far parte della Collezione del Museo Nazionale della Fotografia di Brescia. I suoi lavori sono stati pubblicati su numerose riviste italiane ed internazionali. A settembre 2006 ha collaborato con la Nokia per un progetto multimediale, sull'uso artistico delle fotocamera integrata nel telefonino. Nel mese di novembre 2006, è stato presentato il suo libro: "...io sto alla porta e busso" (Ap 3,20). Una monografia, pubblicata da Grafiche Vianello, un percorso multi-etnico tra le nuove generazioni, una sorta di flashback fotografico, contemporaneo all'annuncio della scomparsa del Santo Padre Giovanni Paolo II.
Il prodotto attuale è un'immagine singolare, risultato della fusione tra la pellicola gelatinosa ed i supporti di carta decorati con foglie d'oro, d'argento o con intarsi di carta, creati in base ai colori ed alle forme dell'immagine di partenza: lavoro paziente, minuzioso, dove ogni dettaglio riceve tempo, attenzione, cura artigianale.
Ne scaturiscono opere, uniche, vive, vibranti, fortemente tridimensionali, caratteristiche che rendono questa tecnica ideale per i ritratti fotografici e che hanno fatto di Umberto Stefanelli uno dei più innovativi ritrattisti nel panorama artistico internazionale.