Brasile: XII settimana di corso

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Ciao a tutti da Goiàs, città patrimonio dell’UNESCO, soprattutto per la sua architettura in stile coloniale. Per me, che sono portoghese, sembra di essere non in Brasile, ma in Portogallo, nell’Alentejo (zona sud del Paese). Dopo un lungo viaggio di circa 16 ore in pullman, siamo arrivati al monastero dell’Annunciazione del Signore stanchi ma contenti… di essere finalmente arrivati. Dopo aver salutato i monaci, incluso padre Marcelo Barros, alcuni hanno potuto vedere la conclusione inaspettata del mondiale di… Formula 1! Si, perché sport non è solo calcio! Auguri a Raikonnen, ma per adesso ci concentriamo nel creare il clima necessario per un buon incontro con Dio nella preghiera, meditazione e riflessione.


I monaci di questo monastero sono in quattro, uno dei quali padre Pedro, un francese del gruppo degli 8 fondatori dei benedettini qui in Brasile, con la bella età di 84 anni. Questi primi monaci, del monastero di Tournay (vicino a Lourdes) sono arrivati in Curitiba (sud del Brasile) nel 1961, attendendo una richiesta del Papa Giovanni XXIII. Poi, nel 1977 quel primo monastero fu trasferito qui a Goiàs. All’inizio, i monaci vivevano in una casa popolare, come tutta la popolazione. L’attuale monastero, situato dentro la città, è del 1985. I vicini di casa sono proprio… vicini! Infatti, ogni tanto si sente la musica di forró alla sera, cosi come la pubblicità ambulante che sfida anche la pazienza dello Spirito Santo!


Sera della domenica 21: dopo cena abbiamo dato inizio al ritiro; mancavano ancora i padri Ramon Cazallas e Carlos Santos, che arriveranno domani. Il tema del ritiro è “La Spiritualità dell’Alleanza”. Padre Barros si è rivelato di uno spirito molto aperto e molto slegato dalla tradizione che riguarda i ritiri: troppe regole, troppa rigidità, troppi orari, ecc. Credo che sono tutti contenti col suo metodo ed atteggiamento semplice. Abbiamo anche deciso di seguire il programma liturgico di questa comunità monastica, anche perché vogliamo condividere un po’ della loro vita. Riguardo ai contenuti, bisogna aspettare e vedere. Per oggi mi fermo qui, anche perché ho un sonno terribile. Spero che le zanzare ci lascino dormire, cosi come il caldo. Infatti, c’è un’umidità molto forte e un caldo pazzesco. Non piove da più di 4 mesi, dicono… e le zanzare sembrano contenti di aver a disposizione un banchetto “self-service” di sangue originario di vari Paesi.

Lunedì 22: ci siamo radunati al mattino per la prima riflessione. È stata molto semplice e condotta sotto lo stile di Lectio Divina. Il tema presentato è stato “La Promessa di Dio”. Dopo aver visto degli esempi sul tema, abbiamo avuto tempo per la meditazione personale. Prima di pranzo, c’è stata la condivisone in gruppo. Il pomeriggio ha seguito questo stesso ritmo, ma la condivisione è stata fatta dopo cena.

Martedì 23: abbiamo seguito lo stesso schema di presentazioni e momenti di condivisione di ieri. Il tema prende poi esempi di alcuni personaggi biblici, soprattutto di alcuni profeti, e si connette anche con il tema dell’Alleanza, della ricerca di Dio, delle crisi di fede dei santi e le nostre, ecc. Abbiamo anche pregato in modo speciale per il nostro fratello padre Ferney, il quale compie 8 anni di ordinazione sacerdotale. Seguendo il ritmo di preghiera del monastero, la messa sarà celebrata soltanto domani e venerdì.

Mercoledì 24: oggi, padre Marcelo Barros ha celebrato il 38mo anniversario di ordinazione. Nella presentazione del mattino, lui ha centrato la riflessione su Mosè. Nel pomeriggio, al posto della condivisione delle 5, abbiamo ascoltato fratel Celso, l’unico non prete dei 4 monaci del monastero. Ci ha parlato un pò della storia del monastero e del rapporto con vari movimenti legati agli agricoltori, ai senza-terra, ecc.

Fratel Celso segue vari gruppi di studio della Bibbia, oltre ad essere coinvolto con vari movimenti: CPT (Commissione della Pastorale della Terra), MST (Movimento dei Senza-Terra), tra gli altri. Poi, alla sera abbiamo ascoltato un altro elemento di questa comunità, padre Marcelo Guimaraes, priore del monastero. Il tema è stato l’educazione per la pace, anche perché lui è dottore in questo campo. Ha preso parte alla commissione nazionale contro le mine anti-persone e siccome ha fatto il dottorato sul tema dell’educazione per la pace, insegna in una università. Il punto centrale del suo lavoro è quello di aiutare nella creazione di una coscienza e cultura della pace e non-violenza. E cosi, prendendo spunto da questi temi ascoltati oggi, credo che la nostra riflessione sia diventata più ricca, anche perché alcuni di noi lavorano in posti dove temi come il dialogo e la pace sono centrali e anche parte della nostra missione.

Giovedì 25: al mattino, abbiamo ascoltato P. Pedro, il “nonno” francese, che ci ha parlato della sua lunga esperienza e sulla preghiera. Poi, nel pomeriggio abbiamo ripreso le riflessioni con padre Marcelo Barros. Alla sera, ci siamo radunati ancora una volta col priore, per parlare sulla risoluzione di conflitti a livello di comunità. Certo, non abbiamo adesso tutte le risposte, ma abbiamo appreso alcune linee generali sui metodi che possono aiutare a trovare una soluzione non-violenta dei conflitti.

Venerdì 26: al mattino abbiamo concluso la serie di incontri di riflessione sul tema del ritiro, accennando alla figura dello Spirito Santo. Per la condivisione abbiamo anche fatto un piccolo esercizio, il quale vuole aiutarci a comprometterci di più con Dio nella missione.

Nel pomeriggio, abbiamo fatto una visita alla città, guidati da una signora amica dei monaci. Siamo rimasti incantati dalla bellezza di questa città, che ha mantenuto le sue caratteristiche originali del tempo del colonialismo. Tornati in monastero, abbiamo concluso questa indimenticabile settimana con l’eucaristia. È stato un momento di fraternità e di ringraziamento mutuo, al quale hanno partecipato anche quattro simpatiche signore che ogni tanto prendono parte ai momenti di preghiera della comunità. Poi, dall’agape eucaristica all’agape fraterna, con tanto di sapori e novità culinarie, preparate di cuore dai nostri fratelli monaci.

Siccome ci aspettava un lungo viaggio di ritorno, abbiamo lasciato Goiàs dopo le 10 di sera, felici e contenti dell’esperienza vissuta, un bel regalo di Dio a tutti noi. Se per caso qualcuno di voi viene destinato in Brasile, vi consiglio vivamente di andarli a trovare, sia per pregare che per un gustare la loro ospitalità semplice e familiare, come quella della città.

Sabato 27: E… niente, siamo arrivati bene al Castelinho verso le 3 del pomeriggio. Adesso ci mancano le conclusioni e…. prossima settimana vi racconterò ancora qualcosa. Ai nostri compagni di comunità da dove proveniamo… preparate bene gli abbracci e le lacrime! Stiamo arrivando!!!

Ciao a tutti!!!

Uniti nella missione
Last modified on Thursday, 05 February 2015 20:29

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