Ecco una testimonianza diretta di padre Gigi Anataloni, da Nairobi:
"La situazione non è buona per niente.
In Kisumu c'è il caos e il coprifuoco (anche se pensiamo che le nostre missioni, essendo più periferiche non corrano pericolo, ma certamente la gente soffre e molto...).
A Mombasa c'è la caccia al Kikuyu e al Meru proprio nella nostra zona di Likoni, case sono state bruciate e la gente cerca rifugio nella missione...
A Maralal i samburu si stanno dedicando al saccheggio dei negozi di coloro che sostengono Kibaki, cominciando dai Kikuyu in avanti... la tensione è altissima, tutti son tappati in casa, si spara che è un piacere, manca la benzina, niente si muove, i negozi sono bruciati...
Qui a Nairobi c'è tensione in tutte le periferie e zone slum. Case son state bruciate a Kibera, Kangemi e altri posti. La polizia è fuori in forze. Le strade sono semideserte, negozi chiusi, non arrivano i camion dei soliti rifornimenti, manca pane, latte e altri generi di prima necessità. La gente sta tappata in casa. Ci sono aree più tranquille, come la nostra... ma la paura è tanta. I mezzi di trasporto pubblico non girano e i pochi che vanno si fan pagare cifre da capogiro.
Nella Regione Centrale, attorno al monte Kenya, la situazione è diversa, è tutto tranquillo, anzi, la gente è in festa. Ma chi è andato a casa per le vacanze e/o le votazioni ora si trova bloccato. Certamente non vedremo alcuni dei nostri lavoratori fin dopo l'Epifania.
E' stata imposta la censura sulle radio e televisioni, e giornali escono ma la distribuzione è limitata. Stamattina c'erano alcuni supermercati aperti.
Il numero dei morti cresce. La KTN parla di 124 morti in tutto il paese.
Le chiese stanno chiamando alla pace. E' in atto un'iniziativa congiunta da parte di tutte le Chiese. Il Cardinale spinge per una presa di posizione comune. Intanto si invitano i preti ad aprire le chiese a chi ha bisogno, oltre che a pregare. Per domani si aspetta una presa di posizione comune di tutte le chiese. Stanno cercando di muoversi in fretta, per quanto è possibile nella situazione.
La gente prega, e tanto...
Noi con loro.
Son solo flashes... cercherò di aggiornarvi appena possibile.
Intanto vi chiediamo di pregare tanto e far pregare per la gente del Kenya.
Sarebbe davvero un suicidio gettare via in poche ore quanto è stato conquistato con tanta fatica in molti anni."
Padre Gigi