«Quando io studiavo in seminario, avevo un fratello che studiava all’Università, e veniva tutti i giorni a trovarmi. E io gli ho detto: “Questo non va bene, dà nell’occhio…” – “Ma se non vengo qui dove vado…”. Finché i superiori mi hanno poi imposto di [riceverlo] tutti i giorni, perché dicevano che potevo dargli un po’ di aiuto e di consiglio». «Eravamo tre fratelli, uno dottore, l’altro avvocato ed io. Quello avvocato non aveva un braccio, amputatogli in conseguenza di un forte stiramento avuto mentre suonava le campane. Ora sono tutti morti, rimango solo più io».
[Raccomandando alle preghiere il cognato che era moribondo] «Sono stato a vederlo ieri a Castelnuovo; mi fermai solo poche ore; alle due pomeridiane ero ancora a Torino ed alle sette avevo già finito il mio viaggio. Da ben quindici anni non ero più stato a Castelnuovo».
L’Allamano ci insegna come amare la nostra famiglia: «E riguardo ai parenti, sì, dobbiamo amarli. Vogliamo bene ai parenti, amiamoli più che tutti gli altri. Nostro Signore per primo ce ne ha dato l'esempio, ed Egli la Madonna e S. Giuseppe li amava con tutto il cuore. «Il lasciare i parenti non toglie l’affetto; si amano sempre». «Se possiamo conciliare l'amore di Dio con l'amore dei parenti, tanto bene, se no, ci vuole una santa crudeltà. Nostro Signore vuole il merito del sacrificio dei parenti e di noi; e in questo ci vuole energia: il distacco.
«Ho da dirvi che quest'oggi ho ricevuto una grande consolazione: mi ha consolato molto il vedere una madre veramente cristiana: sono andato per consolarla [per la partenza del figlio per le missioni], ma non ne aveva bisogno, è la madre qui del nostro P. Benedetto. Ella disse: Sono contenta che vada, proceda bene, se il Signore lo chiama!... Ah! non è così facile trovar delle madri così! Capisce che cos'è il prezzo delle anime, madre veramente cristiana, madre che guarda col lume della Fede... Portatene l'esempio quando parlate coi vostri parenti, ... madre secondo il cuore di Dio... […]. È una consolazione che il Signore dà di tanto in tanto nel mio difficile ministero!».
«E voi, o genitori, che non badando ai sacrifici fatti per il figlio, gli concedeste di seguire la voce di Dio che lo chiamava a missionario della Consolata, abbiate l’abbondanza delle benedizioni celesti. Dio […] vi riserverà parte ai meriti ed al premio promesso a chi si sarà votato e sacrificato nella conversione delle anime infedeli».
Preghiamo:
«O Padre, fonte di ogni bene,
salga a te il nostro inno di lode
per i doni che hai concesso
al Beato Giuseppe Allamano.
Degnati di benedire le nostre
e tutte le famiglie della terra,
e di concederci i favori che ti chiediamo
per sua intercessione.
Amen».